Conferenza Crotone-Inter, Conte: “Vicini a traguardo storico”

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È cominciato il conto alla rovescia dell’Inter per lo scudetto: Conte (intervenuto oggi in conferenza) punta al successo domani a Crotone e sarebbe tricolore già questa settimana in caso di successo nerazzurro e di mancata vittoria dell’Atalanta con il Sassuolo. Sono infatti 11 i punti di vantaggio sugli orobici, con gli scontri diretti a favore. Lukaku e compagni vogliono inoltre allungare l’imbattibilità che dura da 14 partite, praticamente da quando è iniziato il girone di ritorno. 

Crotone-Inter, Conte in conferenza: “Stiamo per fare qualcosa di straordinario”

Le parole del tecnico nerazzurro Antonio Conte nella conferenza stampa alla vigilia della sfida con i calabresi: “I ragazzi sanno che domani dovremo giocare da Inter, con ferocia e determinazione, se pensiamo di fare qualcosa di diverso potremmo incappare in brutte sorprese. Il Crotone è motivato nel dimostrare di poter giocare ancora in Serie A, dunque quale occasione migliore contro la prima in classifica che sta cercando di vincere lo scudetto.

L’arrivo di Zhang alla Pinetina? È stata una semplice visita, non accadeva da tempo e ci ha augurato buona fortuna. Il presidente stesso sa che non abbiamo vinto ancora niente. La stanchezza c’è per noi come per gli altri, magari le avversarie la stanno accusando di più perché il distacco è ampio. Stiamo per fare qualcosa di storico e straordinario per il club, dunque se qualcuno è stanco me lo deve dire e va in panchina. Speriamo che questa annata ci ripaghi dei tanti sforzi e di tante notti insonni.

Come ho detto all’inizio della stagione, le fortune dell’Inter potevano passare dalla crescita dei singoli giocatori che avrebbe fatto crescere la squadra, e così è stato. Tutti i ragazzi sono cresciuti, acquisendo una maggiore responsabile e capendo quale percorso bisogna fare per essere protagonisti. Anche Pinamonti, che fino ad ora non ha avuto spazio perché ha davanti a sé grandi giocatori, è diventato molto più forte rispetto a quando è arrivato.

Ci sono diversi momenti chiave che in questa stagione hanno accresciuto la consapevolezza della squadra. Non solo la partita con la Juventus, ma anche quando eravamo dietro. Un momento cruciale è stato il sorpasso in vetta alla classifica, dove possono succedere due cose: o reggi la pressione per continuare a stare lì oppure vieni risucchiato dalla pressione stessa. I ragazzi in questo sono stati bravi a recepire il messaggio”.

Fatica, sudore e sacrificio: come essere vincenti secondo Conte

Aggiornamento sulle condizioni di Vidal: “Arturo ha avuto un contrattempo a livello di infortuni. Sul ginocchio che era stato operato c’è una zona andata in sovraccarico e si è formato un edema, situazione che ha rallentato il suo rientro. Non si allena con la squadra ma lavora ancora a parte, spero possa rientrare per questo finale di stagione”.

Su Sanchez: “Nel momento in cui è finito il calciomercato, ci ha messo anima e corpo per la squadra. Aldilà del fatto di giocare titolare o meno, qui ha trovato un ambiente familiare dove ha potuto offrire il suo contributo. Sono soddisfatto di lui e spero di dargli maggiore spazio nelle ultime partite”.

Fatica e sacrificio sono la ricetta di Conte per essere vincenti: “Quando ti avvicini a un traguardo l’attesa va gestita per se stessi e per il gruppo. Noi lo stiamo facendo nella giusta maniera. Chi lavora alla Pinetina sa che quest’anno stiamo per concludere qualcosa di straordinario. In tutte le squadre in cui sono andato, il mio credo è stato sempre portare il mio bagaglio di esperienza e un percorso che porta sudore, fatica e sacrificio. Io penso che questa sia la strada per essere credibili e vincenti e si vuole rendere onore alla storia dell’Inter.

Qui ho trovato gente che ha voluto seguirmi, magari non sempre trovi persone disposte a fare sacrifici preferendo invece stare più tranquilli nella loro mediocrità. Aldilà del fatto di vincere lo scudetto o meno, in questi due anni abbiamo restituito credibilità all’Inter a livello nazionale e internazionale. Abbiamo anche giocato una finale di Europa League che forse è stata sottovalutata”.

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