Si è da poco conclusa la conferenza stampa di Luciano Spalletti in vista di Genoa-Napoli, in programma domani alle 18:30 presso lo stadio “Luigi Ferraris“. Di seguito riporteremo quanto detto dal tecnico dei partenopei.
L’allenatore toscano in apertura ha detto cosa si aspetta dalla sua squadra. “Domani mi aspetto che diamo seguito al lavoro che stiamo facendo e al gioco che vogliamo proporre, ci sono cose che dobbiamo migliorare. Spezzettiamo la gara al momento e parliamo con i calciatori per tante cose che stanno facendo bene, abbiamo avuto riscontro dai calciatori nel dover migliorare in qualcosa”.
Luciano Spalletti ha poi proseguito dicendo: “Ci deve essere la personalità di non andare dietro a quello che fanno gli avversari ed è una cosa che abbiamo fatto bene contro il Venezia, anche dopo il rigore sbagliato. C’erano state altre cose prima e poteva essere la goccia che faceva traboccare il vaso ed invece non è stato così”.
Napoli, chi al posto di Victor Osimhen?
Non prenderà sarà della partita Victor Osimhen. L’attaccante nigeriano è stato espulso nel match precedente contro il Venezia mettendo in seria difficoltà il Napoli. La domanda che infatti ora tutti si fanno è: “Chi prenderà il posto di Osimhen?”. L’allenatore del campani ha risposto dicendo: “Ogni tanto ascolto e guardo qualcosa e mi sono accorto che avete le sentinelle. Il dubbio è quello, se giocare con la punta o con il tridente leggero“.
Al calciatore partenopeo è stata inflitta una squalifica di due giornate. Se la pena dovesse essere confermata Osimhen non ci sarà nemmeno per la delicatissima sfida con la Juventus. Luciano Spalletti ha commentato dicendo: “Abbiamo ufficializzato il ricorso, stiamo buoni fino al ricorso. Casomai se ne parla la prossima volta. Lo spogliatoio ha reagito sulla questione, abbiamo parlato e hanno fatti un cartello da appendere dove tutti hanno firmato. La cosa è stata approfondita da noi internamente“.
Conferenza Genoa-Napoli, Luciano Spalletti sui rossoblù
Il tecnico ex Inter ha poi proseguito il suo intervento parlando degli avversari. “Meglio non studiare il Genoa con l’Inter. Sarà un Genoa diverso. Lì c’è un ambiente dove si crea un atmosfera particolare e dobbiamo essere pronti. Riescono a dare energia alla squadra. Il Genoa non ha fatto tutto male, ma ha trovato di fronte una squadra fortissima. Personalità è anche non dover giocare nel tuo stesso modo con ogni avversario. Dobbiamo mettere in atto le qualità e saper prendere la forma dell’ambiente della partita che si va ad affrontare. Affrontiamo una squadra forte con tradizione di calcio in città, penso che ci sarà poco da sperimentare domani.”
Luciano Spalletti si è poi espresso su quella che secondo lui sarà la lotta per lo scudetto. “Ci sono sette squadre che sono di un livello superiore, ma devono dimostrarlo sul campo. Sarà il comportamento nella lunghezza del tempo che farà la differenza. Sarà la forza della rosa a vincere lo scudetto e non la rosa più forte. Ci saranno tante difficoltà per tutti nel corso della stagione, dipenderà da molte cose. Sono però sette le squadre che possono puntare al livello di classifica più alto”.
Mercato Napoli, chi parte e chi arriva
Proseguendo con il discorso relativo alla rosa a disposizione, Luciano Spalletti ha detto: La catena dove mi sono incatenato era lunghissima (ride, ndr). Sono di quelli fortunati, come spesso mi accade. Alla fine non è partito quasi nessuno e sono contento così. Altre squadre si sono rinforzate bene. Ho sempre detto che mi aspettavo e che desideravo lavorare con questi calciatori che erano in rosa. Però sono partiti tre come Hysaj, Maksimovic e Bakayoko che in tre hanno fatto 100 partite, segno che erano importanti per la rosa. Questo significa che se la società farà qualcosa sarà buono per noi. Ounas resta con noi, è un buon giocatore e può darci una mano importantissima”.
In chiusura l’allenatore ha commentato le ambizioni della squadra e di Lorenzo Insigne.
Il tecnico ha detto: “La squadra vuole fare cose importanti per la città. Insigne vuole scrivere pagine importanti nel calcio e gli risulta facile andare a prendere nuovamente la palla dopo un rigore sbagliato. Il capitano è condannato a dare continuamente carica alla squadra e avere comportamenti da dover distribuire a tutti quelli che lo guardano e lo seguono. Lui sta facendo questo e ha dato un segnale importante alla squadra che lo sta seguendo“.