Il tecnico della Sampdoria Claudio Ranieri è intervenuto alla vigilia della gara contro il Genoa, analizzando il momento della sua squadra. I blucerchiati che si trovano al momento in una situazione tranquilla di classifica e ci terranno a portarsi a casa questa sempre sentita stracittadina.
Ranieri alla vigilia di Genoa-Sampdoria
Il primo pensiero è rivolto all’assenza dei tifosi: “Sarà una gara falsa. Un derby senza tifosi non è un derby. Manca il pathos, l’odore della battaglia. Rischi di viverlo come un’amichevole, mentre il derby non è mai un’amichevole. È una sfida che ti fa bollire il sangue. Bisogna agire nella loro testa. I nostri giocatori lo sanno cosa significhi affrontare il Genoa, quanto sia importante batterlo, per i tifosi, per la società, per loro stessi. Sono consapevoli dell’importanza della gara, per cui sono convinto che lotteranno sino alla fine e daranno il massimo. Dovessero cadere in tentazione, ci sono qui io”.
Aggiunge il tecnico sulla mancanza dei tifosi:
“Bisogna essere onesti, le porte chiuse cambiano tutto. Il derby ti fa fare cose che in altre partite non proveresti nemmeno, l’urlo della gente, la carica, l’incitamento ti fa andare facilmente oltre. Normalmente è semplice dare qualcosa in più, il silenzio è tremendo. Ti mancano persino i sostenitori avversari. Anche loro, paradossalmente, ti caricano. Con lo stadio vuoto lo vivi in un’altra maniera. Più ovattata. Brutta“.
Per quanto il clima surreale di questo derby
Ranieri in vista di questo Genoa-Sampdoria: “Ci saranno due squadre che lotteranno, correranno come non mai, si affronteranno con ardore. Cercheranno d’immaginarsi l’urlo della gente, tenteranno di farne a meno. Mi aspetto una gara molto tattica, senza un favorito, visto che siamo vicini in classifica e abbiamo un valore simile. In gioco ci sarà la supremazia in città, è lo scontro che decide“.
Conclude sui cali della Sampdoria nel girone di ritorno:
“La Sampdoria si è fatta la nomea di squadra che, quando raggiunge la salvezza, molla. Io non ci sto. Voglio che i miei giocatori si comportino in campionato come in allenamento, quando non accettano la sconfitta nelle partitelle e combattono sino alla fine. Bisogna lottare per tutto il campionato, lo pretendo. Conta il carattere, la motivazione dell’uomo, lo stimolo. Senza queste doti, sei un calciatore a metà. E questo io non lo accetto”.