Conferenza Inter-Genoa, Inzaghi: «Importante partire bene»

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Prima gara ufficiale per Simone Inzaghi alla guida dell’Inter: il tecnico nerazzurro, intervenuto oggi in conferenza stampa, ha presentato la gara di domani a “San Siro” contro il Genoa, che apre le porte della Serie A 2021/2022 assieme a Verona-Sassuolo.

Inter-Genoa, Inzaghi in conferenza stampa: «Siamo ambiziosi, ma niente proclami»

Per Inzaghi subito esordio alla ‘Scala del Calcio’: «Domani sarà un’emozione per me e per i giocatori ritrovare il pubblico dopo un anno e mezzo di calcio in stadi vuoti, sarà bellissimo e non vedo l’ora. Affronteremo una gara non semplice contro una squadra con un tecnico che in passato mi ha allenato, è molto preparato e riesce a tirare fuori il meglio dalle sue squadre. In campo voglio vedere quello su cui abbiamo lavorato in questi 45 giorni, i ragazzi si sono allenati molto bene.

Sarà importante partire nel migliore dei modi: all’inizio abbiamo un calendario discreto, anche se le partite non sono mai semplici. Chi parte favorito? Fare griglie adesso è prematuro, comunque penso ci siano sette squadre attrezzate come nella scorsa stagione. Dopo aver perso Hakimi, Eriksen e Lukaku magari qualcuno vede altre squadre davanti a noi, ma per quello che ho visto in questi giorni di preparazione sono tranquillo».

Conferenza Inter-Genoa, Inzaghi: «Importante partire bene»

Gli obiettivi dell’Inter per questa stagione secondo il tecnico: «Siamo ambiziosi: non mi piace fare proclami, a fare la differenza saranno le motivazioni dei ragazzi. In questi giorni lo hanno dimostrato, quindi sono fiducioso: faremo di tutto affinché la stagione vada al meglio. L’eredità di Conte? Quando ho accettato divenire all’Inter sapevo che sarebbe stata una sfida molto importante. I tifosi e l’ambiente stanno andando tutti nella stessa direzione e c’è vicinanza attorno alla squadra. Nelle difficoltà bisognerà fare la differenza ed essere tutti uniti».

Il tecnico sul reparto offensivo: «Arriverà un altro attaccante»

Inzaghi analizza il mercato in entrata fino a questo momento: «In rosa manca ancora qualcosa ma sono contento di quello che abbiamo fatto in entrata. Ci sono state cessioni dovute come quella di Hakimi, quella inaspettata di Lukaku più l’episodio di Eriksen. Sono arrivati però sostituti forti: Dzeko sarebbe stata a prescindere una mia richiesta, Calhanoglu lo conosco molto bene e Dumfries è un ragazzo molto interessante che avrà bisogno di tempo per ambientarsi. E poi c’è Dimarco che viene da due campionati positivi a Verona».

Reparto attaccanti: «Dzeko è tra i migliori centravanti in circolazione, è stata una mia richiesta esplicita alla società a prescindere dalla situazione di Lukaku. È un giocatore completo che fa reparto da solo. Domani mancheranno Lautaro e Sanchez, abbiamo Pinamonti e Satriano che si sono allenati con noi e arriverà un altro giocatore in reparto. All’occorrenza posso avanzare Sensi o Calhanoglu».

Su Lukaku: «È stata una partenza inaspettata. Con Marotta e Ausilio abbiamo cercato di convincerlo a restare, ma il ragazzo è stato molto sincero dicendoci che il Chelsea era il suo sogno. Ho avuto modo di apprezzare per una settimana quanto sia un giocatore straordinario e come mai il Chelsea l’abbia pagato 115 milioni. È venuto da me con molta educazione, è un ragazzo splendido e di principi».

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