Conferenza Juventus-Napoli, Pirlo: «Non è decisiva»

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pagellone della giornata 31

Momento cruciale per la stagione della Juventus, che domani nel recupero contro il Napoli non può permettersi ulteriori passi falsi dopo la sconfitta col Benevento e il pareggio con il Torino: a Pirlo (intervenuto oggi in conferenza stampa) serve una vittoria per staccare gli Azzurri e restare aggrappato alla corsa per un posto in Champions League. I partenopei hanno gli stessi punti dei bianconeri e sono reduci da quattro vittorie consecutive.

Juventus-Napoli, Pirlo in conferenza: «Ci aspettiamo una partita aperta»

Nella conferenza stampa della vigilia, mister Andrea Pirlo ha presentato la sfida: «Sarà una gara importante per la classifica, il Napoli sta attraversando un ottimo momento e viene da risultati positivi. Vorrà fare risultato a Torino ma anche noi abbiamo la stessa ambizione di fare la partita e portare a casa punti. Ci aspettiamo una sfida aperta in cui entrambe le squadre vorranno imporre il proprio gioco, speriamo sia una bella gara. Il nostro avvio di manovra dipenderà da come verranno a prenderci: nella partita di campionato sono venuti con due esterni e due attaccanti, in Supercoppa non lo hanno fatto proprio.

In ogni caso ci siamo preparati per venirne fuori. Non sarà una partita decisiva per raggiungere un posto in Champions, mancano ancora diverse partite. È normale che ci sia pressione, prima l’avevamo per il primo posto ora invece per raggiungere la Champions. È una pressione diversa, non dobbiamo guardare solo a quelli davanti ma soprattutto a quelli che stanno dietro».

Scelte di formazione: «In porta confermato Szczesny, dopo una brutta prestazione c’è sempre voglia di riscatto. Cuadrado? Stiamo valutando alcune soluzioni sia in difesa che in posizione più avanzata. In Supercoppa ha giocato da terzino, da quella parte c’era Insigne ma non facciamo la formazione in base a come giocano gli altri. Dybala sta bene, si è allenato col gruppo in questi giorni e ha cominciato a calciare il pallone senza avvertire più dolore. Non ha i novanta minuti nelle gambe perché è fermo da quasi tre mesi, ma già averlo a disposizione è tanta roba».

La squadra sta col tecnico

Su Kulusevski e Morata: «Con Kulu ho parlato, l’ho rassicurato e deve stare sereno perché capita a tutti di fare errori. Bisogna però andare avanti e rialzare la testa perché dopo uno sbaglio puoi fare gol all’azione successiva. È un ragazzo di vent’anni, ha la fiducia della società e dello staff. Alvaro non fa gol da quattro partite ma potrebbe anche farne due domani, non siamo preoccupati dal punto di vista realizzativo. Non è importante solo che finalizzi ma che sia presente nello sviluppo del gioco».

Pirlo sul momento della squadra: «Avverto la fiducia dei giocatori, sono sempre in contatto con loro e mi piace parlare sia prima che dopo gli allenamenti. Mi seguono, hanno voglia di rivalsa e sanno che non stiamo attraversando un buon momento, loro per primi sono tristi. Quando ci siamo parlati è stato sempre per essere costruttivi e migliorarci, devo ringraziarli perché mi hanno dato sempre un grande apporto anche nei momenti difficili.

Nelle ultime partite c’è stato un calo nella qualità del gioco, anche per via delle tante partite e dei diversi infortuni siamo stati costretti a cambiare continuamente formazione. Adesso non ci sono più scuse: dobbiamo onorare questa maglia, stiamo facendo alti e bassi e io non sono abituato a questo. Sono esigente e sono il primo a non essere felice, consapevole di aver sbagliato in certe occasioni. Ora però bisogna voltare pagina e pensare al futuro che è la partita di domani».

Juventus-Napoli, Pirlo in conferenza parla dell’incontro tra Agnelli e Allegri

Sull’incontro tra Agnelli e Max Allegri, il tecnico bianconero precisa: «Non c’è stata alcuna presa di posizione della società nei miei confronti, sono stato avvertito dal presidente in persona di questo incontro. Aldilà del calcio l’amicizia resta, è come se andassi a cena con Maldini e il giorno dopo venisse scritto che potrei diventare l’allenatore del Milan. Ho un contatto quotidiano con il presidente, sono al corrente della sua fiducia e questo mi dà grande serenità. È normale che i risultati cambiano il lavoro degli allenatori, sta a me far sì che possa essere l’allenatore della Juve anche l’anno prossimo».

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