Conferenza Manchester City-Chelsea, le parole di Guardiola

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Prima finale di Champions League in assoluto per il Manchester City di Guardiola (intervenuto nella conferenza della vigilia), che a Oporto sfiderà il Chelsea e dopo la vittoria in patria della Carabao Cup e della Premier League sogna il Triplete a coronamento di una stagione memorabile. Gli Sky Blues sono la 42ª squadra a raggiungere la finale di Coppa dei Campioni, nonché la terza esordiente in tre stagioni consecutive dopo il Tottenham nel 2019 e il Paris Saint-Germain nel 2020.

Manchester City-Chelsea, Guardiola in conferenza: «Essere qui è un privilegio»

Nella conferenza stampa della vigilia, l’allenatore degli inglesi Josep Guardiola racconta di avere un bel ricordo del Portogallo: «Ricordo Luís Figo, Fernando Couto, Vítor Baía e penso che abbiano una mentalità speciale. Amo questo paese: sono stato a Lisbona alcune volte, in Algarve. Mi trovo molto bene con i portoghesi, soprattutto in questa stagione con Rúben Dias e João Cancelo. Sono abbastanza sicuro che domani saranno pronti. Sono l’uomo più felice del mondo ad essere qui: è un privilegio, un onore. Il prolungamento del contratto? Qui ho tutto, mi sento incredibilmente a mio agio e non posso chiedere di più per svolgere al meglio il mio lavoro».

Testa alla finalissima di Oporto: «Sono sicuro che dovremo soffrire per vincere la finale. Ai giocatori dico di divertirsi, ma a volte non è possibile. Bisogna soffrire, tenere duro e adattarsi ai momenti brutti: succederà. Alla fine dovremo cercare di fare del nostro meglio, essere noi stessi e fare una bella partita. Ai ragazzi che sono ansiosi e nervosi, dirò loro che è normale. A quelli che sono più rilassati, dirò che va bene anche così. Cercheremo di giocare il nostro miglior calcio. Stiamo insieme da molti anni: quando raggiungi la finale di Champions League, finisci una parte del percorso che hai iniziato quattro o cinque anni fa. Vincerà la squadra che meriterà di più: probabilmente nessuno dominerà per 90 minuti ma quando arriverà l’occasione dovremo coglierla. Rigori? Possiamo allenarci, ma ho molte cose a cui pensare più di un tiro dal dischetto».

Fernandinho: «Per il mister sarà difficile scegliere l’undici titolare»

Il tecnico spagnolo ricorda le sfide contro Borussia Dortmund e PSG riportando altresì alla mente la sua ultima finale di Champions nel 2011: «Non ho dimenticato il primo tempo contro il Dortmund e quello a Parigi. L’avversario era migliore, ma in quel momento siamo rimasti uniti. Barcellona? Naturalmente ho bei ricordi. Sono già passati dieci anni, è molto tempo fa. In quella finale abbiamo espresso molto bene ciò su cui abbiamo lavorato durante quei quattro anni a Barcellona».

In conferenza stampa c’è anche il centrocampista Fernandinho: «Adesso è importante gestire la pressione e cercare di rilassarsi. Dobbiamo cercare di ripetere ciò che abbiamo fatto durante tutta questa stagione senza cambiare nulla: questo è il modo migliore per gestire la finale. Quest’anno, soprattutto nelle partite a eliminazione diretta di Champions League, abbiamo dimostrato quanto siamo capaci: lo abbiamo dimostrato contro il Borussia Dortmund e il PSG, quando pur avendo subito gol per primi Giocando in trasferta con il Dortmund quando abbiamo subito gol per primi abbiamo continuato a giocare allo stesso modo. Questa è stata una delle chiavi del successo di questa squadra».

Come ammette Fernandinho, mister Guardiola avrà come sempre un’ampia scelta per la formazione di partenza: «Come brasiliano, avere l’opportunità di vincere e alzare il trofeo è motivo di orgoglio. Spero che giocheremo bene e di goderci questo momento. Sarà uno dei momenti più belli e intensi della mia vita. Tutta la squadra è stata importante in questo percorso e in finale non sarà diverso: per il mister non sarà facile scegliere l’undici titolare ma fa parte del gioco. Ogni partita ha la sua storia: la Premier League è già finita e abbiamo festeggiato, domani sarà una partita diversa contro una squadra di vertice che ha giocatori fortissimi».

Manchester City-Chelsea, con Guardiola e Fernandinho in conferenza c’è anche De Bruyne

Il brasiliano su Foden, autore di una stagione straordinaria: «Sta per compiere 21 anni, ma è maturato nella comprensione del gioco: come gioca questa squadra, quando passare il pallone. Ha imparato tanto in questi ultimi anni tenendo i piedi per terra, e credo che sia uno dei motivi del livello che ha raggiunto. È un giocatore molto importante per questa squadra, spero possa continuare così».

In conferenza stampa alla vigilia di Manchester City-Chelsea, assieme a Guardiola e Fernandinho, è presente anche Kevin De Bruyne: «La finale di Champions era uno degli obiettivi del club e dei giocatori: giocare sul palco più importante del mondo è un privilegio. Tutti capiscono la pressione che ne deriva, dovremmo prenderla con un sorriso. Vogliamo fare del nostro meglio: come giocatori comprendiamo l’importanza della partita. Se vinci sei un eroe, se perdi è come sei avessi fallito. Arrivare a questo punto è incredibile ma la sconfitta è qualcosa che non vogliamo sperimentare. Differenze rispetto al passato? Abbiamo fatto meno errori. L’atteggiamento della squadra è lo stesso, ma nei momenti difficili non abbiamo commesso troppi errori».

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