Dopo Pioli, tocca a Ole Gunnar Solskjaer presentare in conferenza stampa la sfida tra Milan e Manchester United, valida per il ritorno degli ottavi di Europa League. I Red Devils hanno vinto l’ennesima gara contro il West Ham, ma la vetta occupata dai cugini del City è ormai lontana. Si parte dall’1-1 dell’Old Trafford.
Conferenza Milan-Manchester United, Solskjaer: “San Siro spettacolare”
Nella conferenza di Milan-Manchester United, Solskjaer inizia facendo il punto sulle condizioni dei suoi giocatori. “Stiamo valutando la disponibilità di un paio di giocatori. Per Martial è un no definitivo, altri avranno bisogno della conferma mentre sono in viaggio. Pogba, Cavani e Van De Beek giocheranno? C’è sempre molta speculazione a riguardo. Come detto, stiamo valutando. Si sono allenati, vedremo domani se ci saranno o meno. Donny ha dato molto per esserci, è quello il nostro obiettivo. Shoretire e Bailly? Shola giocherà con l’Under 23, abbiamo deciso fosse meglio così, Eric lo stiamo valutando. Vedremo domani per decidere chi giocherà“.
Il norvegese ricorda una sua esperienza a Milano. “Penso di aver giocato solo una volta a San Siro, un’amichevole. Mi sentivo quasi come uno spettatore, è uno stadio ricco di storia ed è fantastico quando è pieno di tifosi. Purtroppo, giocheremo in un’atmosfera differente. Stasera andremo a familiarizzare con lo stadio, ci faremo una passeggiata cosicché i ragazzi possano approcciarsi con l’ambiente“. Dalot avrà altre opportunità in Inghilterra. “L’obiettivo di Diogo per questa stagione consisteva nel tornare in forma, con i suoi infortuni qui non era riuscito. Per il Milan è sempre stato disponibile, gioca in un club con grandi ambizioni, quindi è stata un’ottima annata per lui. Sono sicuramente soddisfatto della sua crescita in questa stagione. Il giocatore è nostro e non vediamo l’ora di averlo nuovamente con noi“.
Conferenza Milan-Manchester United, Solskjaer: “Vedo molti miglioramenti”
Secondo Solskjaer, lo United ha fatto notevoli passi in avanti. “Vedo molti miglioramenti nella routine, nel lavoro giornaliero. I ragazzi hanno portato molto avanti quello che voglio, sta agli altri decidere quanto siamo migliorati. Abbiamo 12 punti in più rispetto alla scorsa stagione, sicuramente vogliamo tutti vincere dei trofei. Però delle volte possono nascondere quello che realmente accade nel club. Delle volte nei tornei si può essere fortunati, ma anche sfortunati con pareggi e partite decise da altri fattori. Ma l’obiettivo è la vittoria, è quello che si richiede nel calcio“. Cavani con la sua esperienza può aiutare? “Edinson si allena da un paio di giorni e lo stiamo ancora valutando. La sua esperienza e la sua influenza per il club sono fantastiche, in partita i giocatori si affidano a lui. Speriamo possa tornare a disposizione“.
Una vittoria potrebbe portare benefici per la stagione. “Abbiamo visto tutti la scorsa settimana la difficoltà della partita. Hanno molta energia e qualità, dobbiamo giocare al massimo livello. Non siamo mai troppo fortunati coi pareggi, ma questa partita servirà ai giocatori per capire se sono pronti a salire di livello. Domani avremo bisogno di qualità, esperienza, di una buona gestione e un buon approccio. Preferisco sempre giocare in trasferta nel ritorno perché se segni un gol significa molto. Ne hanno segnato uno all’andata, quindi avremo bisogno di almeno un gol“.
“C’era bisogno di ricostruire”
Il Manchester United non vince trofei da quattro anni. “Sono qui da due anni e mezzo e come ho detto molte volte, c’era la necessità di ricostruire. Per me, ci sono già stati progressi con la classifica in campionato. Questo è essenziale per la stagione, capisci anche come reagire ai momenti no. Magari giocare nelle coppe può regalarti un trofeo, ma spesso tutto diventa una cosa egoistica per poter dire: “Ho vinto qualcosa”. Dobbiamo vedere i progressi e, se giocheremo bene, i trofei torneranno. Ma non sarà un singolo trofeo a dire che siamo tornati. No, sarà la costanza nell’essere tra i migliori club in Premier, e poi a seguire i trofei“.
Si chiosa con una riflessione su cosa serva per essere considerati dei buoni allenatori. “Ogni allenatore vuole vincere tutte le partite e noi vogliamo lottare su tutti i fronti. Poi arriva un punto della stagione in cui si dice: “Ok, questa non la possiamo vincere e non possiamo raggiungere quell’obiettivo”. Delle volte è necessario sacrificare un campionato per arrivare alla fine di una competizione. Questo ancora non può succedere. Dobbiamo provare a vincere ogni singola partita, ogni calciatore deve imparare ad affrontare le aspettative. Si vincono trofei se si è persistenti e fortunati, in alcune circostanze”.