Conferenza Parma-Inter, Conte: «Diffidati? Niente calcoli»

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Capolista con quattro punti di vantaggio sul Milan, l’Inter vuole proseguire la sua marcia verso lo scudetto e allungare il filotto di vittorie consecutive, ora fermo a cinque: la squadra di Conte (oggi intervenuto in conferenza stampa) è attesa nel posticipo di domani sera dalla trasferta in casa del Parma. Un testacoda che può riservare delle trappole, come ha dimostrato già la gara di andata quando i ducali hanno strappato il pareggio a “San Siro”, facendosi rimontare un doppio vantaggio.

Parma-Inter, Conte in conferenza stampa: «Da qui alla fine le pressioni aumenteranno»

Nella conferenza stampa della vigilia, il tecnico nerazzurro Antonio Conte analizza le caratteristiche degli emiliani: «Ci aspettiamo una gara difficile. In questo anno e mezzo da quando sono alla guida dell’Inter il Parma ci ha creato difficoltà, abbiamo vinto una sola volta e pareggiato nelle altre due sfide. Affrontiamo una squadra che in questo momento ha una classifica pesante ma ha in rosa elementi di esperienza e giocatori di qualità, veloci e tecnici, con un ottimo allenatore. Dovremo fare attenzione e giocare con il giusto approccio. Il Parma sa proporsi bene e dovremo essere attenti anche in fase offensiva, perché ha giocatori veloci in grado di ripartire e fare male. In fase realizzativa dobbiamo essere più efficaci e determinati, creiamo tante situazioni da gol con tutta la squadra e bisogna essere più cinici».

Barella, Brozovic, Bastoni e Lukaku sono diffidati ma l’allenatore salentino sembra voler riproporre tutti: «L’esperienza mi porta a non guardare oltre la prossima partita. Non possiamo fare calcoli stupidi e rischiare di lasciare punti per strada. Se dovesse arrivare un’ammonizione per chi è diffidato allora nella gara successiva giocherà qualcun altro. Ho piena fiducia in tutta la rosa».

La squadra è cresciuta rispetto alla stagione precedente: «Rispetto all’anno scorso quando abbiamo fatto un buonissimo campionato, ora ci troviamo in una situazione diversa. Stavolta siamo noi in testa, ma dovremo dimostrare da qui alla fine di saper gestire la pressione, che aumenterà, e dimostrare di aver raggiunto quella maturità necessaria per arrivare al successo. Nel campionato italiano è difficile non lasciare punti, ogni partita nasconde delle insidie per la preparazione delle squadre a livello tattico. Dovremo mantenere un buon ritmo e giocare ogni partita come se fosse una finale. Da qui alla fine entrano in gioco anche aspetti psicologici».

Le parole di Conte su Vidal e Sanchez

La vittoria sulla Juventus in campionato è stato uno spartiacque importante nel campionato nerazzurro: «Rispetto all’anno scorso abbiamo battuto la squadra che per nove anni ha vinto il campionato e punta a conquistarlo per la decima volta di fila. Nella passata stagione la Juve ci aveva battuto sia all’andata che al ritorno, consolidando il suo strapotere da ogni punto di vista. Credo che la nostra vittoria di quest’anno abbia portato autostima e consapevolezza nei nostri mezzi. Dopo un anno e mezzo di lavoro insieme, per forza di cose la squadra doveva crescere nei singoli, nell’organizzazione e nella mentalità».

Su Vidal: «Arturo si sta allenando con continuità. Da quando è arrivato all’Inter ha avuto diversi problemi al polpaccio, al tendine e al ginocchio. E’ un ragazzo generoso che non si è mai voluto fermare per curarsi, pur di essere sempre a disposizione della squadra e mettere in campo la sua esperienza. Per questo lo ammiriamo e lo ringraziamo. Però era giusto che a un certo punto iniziasse a recuperare la condizione almeno fino all’ottanta per cento. Ora è a disposizione e vedremo quanto potrà giocare».

Il ritorno di Sanchez è un’arma in più per l’attacco dell’Inter: «Alexis in questo momento è nella condizione psicofisica migliore da quando è con noi. Quando è arrivato all’Inter veniva da due anni tribolati al Manchester United dove giocava poco ed era ai margini, poi ha avuto anche un problema alla caviglia e lo abbiamo aspettato. Inizio a rivedere sprazzi del vecchio Alexis, merito suo per aver continuato ad allenarsi. Lui sa benissimo che parte alle spalle di Romelu e Lautaro che stanno facendo benissimo. Anche loro però sanno che dietro hanno un giocatore che da qui alla fine può dare un grande apporto».

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