Prima trasferta in questo campionato per la Roma di Mourinho (intervenuto oggi in conferenza stampa) che, dopo il successo all’esordio contro la Fiorentina, si prepara ad affrontare la neopromossa Salernitana, sconfitta di misura a Bologna dopo una partita gagliarda. I giallorossi vogliono proseguire la striscia positiva di risultati dopo il buon avvio di stagione, che conta anche le due vittorie in Conference League contro il Trabzonspor.
Salernitana-Roma, Mourinho in conferenza: «Mayoral resta, abbiamo bisogno di tre attaccanti»
L’allenatore portoghese analizza la sfida di domani: «Quali soluzioni adotteremo contro una squadra chiusa? Magari la Salernitana ci fa una sorpresa e gioca con una strategia diversa, non si sa mai. Castori è un allenatore con tanta esperienza e conoscenza del calcio. Se davvero giocheranno a cinque in difesa allora per noi sarà la prima volta in questa stagione contro un avversario così, perché Fiorentina e Trabzonspor si sono schierate a quattro. Loro sono bravi in difesa, e anche i tre/quattro di centrocampo sanno muoversi bene: sarà una partita dura ma dobbiamo trovare contromisure. In tutte le partite giochiamo per vincere, non ci interessa se l’avversario è una neopromossa come la Salernitana o l’Inter campione d’Italia».
Il portoghese blinda Borja Mayoral: «Conto su di lui. Abbiamo bisogno di tre attaccanti, giocare solo con due in tutta la stagione è un rischio troppo grande, anche perché qualche volta potremmo giocare con due attaccanti contemporaneamente. Mayoral è un giocatore di qualità, l’anno scorso si è adattato bene e ha fatto diversi gol. È un bravo ragazzo e un serio professionista, non mi piacerebbe se andasse via».
Mourinho sugli esuberi: «Qualcuno vuole giocare, altri preferiscono cose diverse»
Sul calciomercato: «Se il mercato è aperto per tutti durante il campionato allora va bene, se invece è aperto solo per pochi allora no. In Inghilterra ho vissuto questa situazione, ovvero noi non potevamo prendere giocatori mentre altre squadre potevano comprare da noi. A tutti gli allenatori piacerebbe avere la rosa completa all’inizio di luglio, o arrivare con il mercato chiuso un giorno prima dell’inizio del campionato. Gli esuberi? Situazione difficile da commentare. Se per esempio devo parlare di Pedro, lui voleva giocare: è una decisione che bisogna rispettare, dunque si trova una soluzione. Qualcuno vuole veramente giocare, altri preferiscono cose diverse. Ognuno è libero di fare quello che crede, stessa cosa per la società e per me, sono libero di prendere le mie decisioni».
Il tecnico si esprime sull’addio di Ronaldo: «Se la Juventus è felice, se Cristiano è felice, se il Manchester United è felice, allora è il business perfetto. Non credo sia necessario parlare di Ronaldo, che da anni vince e fa la storia. Se la sua partenza cambia qualcosa nella lotta per lo scudetto? È una domanda da fare a Inzaghi».