La brutta sconfitta con il Milan ha complicato la rincorsa della Juventus alla Champions League: ora la squadra di Pirlo (intervenuto oggi in conferenza stampa) non può più permettersi passi falsi a cominciare dalla difficile trasferta di domani contro il Sassuolo, in piena corsa per un posto in Conference League.
Sassuolo-Juventus, Pirlo in conferenza: «Non importa chi gioca, voglio riscatto da tutti»
Nella conferenza stampa della vigilia il mister bianconero Andrea Pirlo prova a scuotere la sua squadra in vista di domani: «Dovremo fare una grande partita, non voglio vedere rassegnazione nei giocatori ma possibilità di farcela, siamo la Juventus. Dobbiamo dare tutto noi stessi, siamo a un punto dalla zona Champions e mancano tre partite. Sono nel calcio da tanti anni e ne ho viste di tutti i colori, si sono vinti campionati all’ultima giornata e io stesso ho perso una finale di Champions nonostante vincevamo 3-0 nel primo tempo. Dopo il Milan eravamo arrabbiati, abbiamo perso uno scontro diretto ma adesso dipende da noi, dobbiamo vincerle tutte e sperare in un passo falso degli altri. Il calcio può regalare soddisfazioni anche all’ultimo minuto della stagione».
Possibili scelte di formazione: «Ronaldo ha giocato tante partite quest’anno e le ha fatte bene, segnando anche tanti gol. Oggi abbiamo l’allenamento e vedremo come da farsi, poi decideremo per la formazione. Spero di avere tutti a disposizione per la partita di domani. Danilo sta bene, ha avuto un problema all’adduttore che si portava dietro da alcune partite quindi contro il Milan ho preferito non rischiarlo. Anche Arthur sta bene, domani potrebbero partire dall’inizio. Non importa comunque chi gioca, voglio un riscatto collettivo e non possiamo più permetterci altre prestazioni come quella dell’altra sera».
Pirlo guarda avanti: «Non ho paura, darò tutto fino a quando sarò qui»
Il tecnico non si arrende in merito al suo lavoro: «Non ho paura. Penso solo al bene della Juventus poi saranno i risultati a decidere se continuerò ad essere l’allenatore di questa squadra. Finchè sono qui darò il meglio per il club. In questa stagione mi sono dovuto adattare per cause interne dettate da infortuni e covid, non ho mai messo la stessa formazione perché non ho avuto tutti i giocatori a disposizione. Con la società c’è sempre stata sintonia, anche nelle due sessioni di mercato. Abbiamo provato a prendere un attaccante in più dopo l’infortunio di Dybala, ma non si è presentata l’occasione giusta e siamo rimasti così».
I bianconeri non sono più la miglior difesa del campionato a causa delle reti incassate con troppa continuità nelle ultime partite: «Gli ultimi gol subiti sono disattenzioni collettive oppure situazioni da palla inattiva, non sono dovuti a errori tattici o di reparto. A volte facciamo anche falli stupidi, come quello di Chiesa contro il Milan poco prima del terzo gol oppure quello di McKennie a Udine o ancora quello al limite dell’area contro il Parma. Falli dovuti a un pallone perso in attacco che poi si cerca di recuperare rincorrendo. Squadra senza grinta? Si diceva nel calcio di cinquant’anni fa ma oggi non è sufficiente. Ho sempre chiesto alla squadra di avere la bava alla bocca e il sangue negli occhi. Bisogna sentire un fuoco dentro per cercare di raggiungere certi risultati».
Sulla presunta lite tra Paratici e Nedved dopo la sconfitta con il Milan, Pirlo precisa: «Non entro in merito a gossip e fatti inventati. Le parole di Gravina? Sono cose esterne che dobbiamo lasciarci da parte, il nostro obiettivo è dimostrare sul campo che possiamo meritare la Champions. Stipendi? Tutto regolare, andiamo avanti sereni».