A una settimana di distanza dall’impresa del “Meazza”, dove i nerazzurri sono riusciti ad imporsi sul Barcellona per 1-0, il tecnico dell’Inter Simone Inzaghi ha parlato nella conferenza stampa antecedente la gara di ritorno in terra spagnola. Il calcio d’inizio al “Camp Nou” è previsto domani sera alle 21:00, con la partita trasmessa in esclusiva su Prime Video. Ecco le parole dell’allenatore nerazzurro alla vigilia della sfida.
Barcellona-Inter, Inzaghi in conferenza stampa: «Dovremo soffrire tutti insieme»
L’allenatore piacentino ha cominciato la conferenza cercando di spiegare cosa servirà domani sera all’Inter e le similitudini e differenze che ci saranno rispetto alla partita di San Siro: «Domani un ulteriore step di crescita? Vediamo, all’andata ho detto che era una grande opportunità: l’abbiamo sfruttata bene. Adesso sappiamo che la gara di domani è importantissima per la qualificazione. Il giorno del sorteggio, sapevamo che avendo preso Bayern e Barcellona, bisognava fare qualcosa di straordinario: ci stiamo giocando il girone con tutte le nostre armi. Domani sarà dura, ma siamo l’Inter e dobbiamo cercare di fare la nostra partita, sapendo che ci saranno difficoltà, ma dovremo essere bravi a soffrire tutti insieme. Metteremo in campo corsa e determinazione: il Barça ha qualità, ma abbiamo visto che possiamo fare la partita. Molto passerà dalla nostra fase di possesso: il Barcellona è una squadra che da anni predilige il possesso palla, però anche noi abbiamo tanta qualità. Dobbiamo cercare di tenere la palla il più possibile, cercare di palleggiare ancora meglio rispetto alla partita d’andata.
Xavi ha parlato di “Inter difensiva”? Non sono d’accordo. Nei primi 6/7 mesi dell’anno scorso abbiamo giocato un bellissimo calcio. Ci sono partite che vengono in un momento particolare: noi arriviamo da un momento particolare e all’andata venivamo da due sconfitte. Nel secondo tempo la squadra mi ha soddisfatto come nel primo: abbiamo sofferto insieme con un blocco basso, perché in quel momento volevamo togliere spazi al Barcellona, che sappiamo quanta qualità ha. Io dico che gran parte del merito mercoledì scorso è stato dell’Inter, che ha fatto una partita da grande squadra, determinata. Ho visto le ultime gare del Barcellona, anche domenica sera col Celta ha giocato un buon calcio, come nelle due sconfitte di Monaco e Milano. Noi a San Siro abbiamo fatto un’ottima fase di non possesso e abbiamo concesso poco, perché obiettivamente Onana non ha fatto grandissime parate. Sappiamo che domani sarà diverso, una partita importante in uno stadio che sarà caldo e spingerà il Barcellona. Noi dovremo essere squadra, avremo i nostri tifosi che ci accompagneranno e dovremo fare un’impresa. Ogni partita fa storia a sé: se vai a vedere la partita di Monaco dove il Barcellona esce sconfitto 2-0 è decisa dagli episodi. Lì sono stati favorevoli al Bayern. Domani purtroppo non si gioca di nuovo a San Siro, ma ci siamo preparati per fare una partita all’altezza dell’Inter».
«Sulla formazione titolare ho ancora dei dubbi»
Sulle scelte di formazione, il tecnico nerazzurro non si è sbilanciato, preferendo descrivere l’atteggiamento che l’Inter dovrà avere domani sera per resistere alla furia del Barcellona: «Domani giocherà un pivot difensivo? La formazione non la sanno ancora i miei giocatori, mi porto dei dubbi e posso cambiare: ho ancora un po’ di tempo per decidere. Ho 2 attaccanti di ruolo, che vengono da 3-4 partite consecutive. Posso decidere di alzare Çalhanoğlu o Mxit’aryan per farli rifiatare, altrimenti ho Curatolo o Carboni, che sono molto giovani, in panchina. Mi sarebbe piaciuto affrontare il Barcellona con l’Inter al completo.
Come riuscire a giocare tranquilli? Dipenderà dalla partita: in squadra ho giocatori abituati a questo tipo di gare, che hanno vinto trofei e giocato partite di altissimo livello. Abbiamo una certa esperienza, sappiamo che bisogna essere lucidi, essere compatti: ci saranno momenti in cui dovremo soffrire tutti insieme e dovremo essere bravi e lucidi a fare quanto preparato. Dovremo fare una partita attenta, nei dettagli, essere bravi a evitare i cross, a marcare dentro l’area, a fare pressione anche noi perché vogliamo fare il massimo. Ci aspettavamo altro dai sorteggi, ma sapevamo di essere in 3ª fascia: da quando è uscito il girone ai sorteggi sapevamo di dover fare del nostro meglio. Dieci punti potrebbero bastare, ma anche no, visto che il Plzeň è fermo a 0: domani sarà decisiva per la qualificazione».
Conferenza stampa Barcellona-Inter, Inzaghi: «Gli arbitri? Non voglio parlarne»
Infine, Inzaghi ha voluto rispondere alle critiche mosse dall’ambiente blaugrana (Xavi in particolare) all’arbitraggio della gara d’andata, nonché commentare la scelta del club spagnolo di impedire l’ingresso nei settori neutrali dello stadio ai tifosi nerazzurri: «Io non parlo mai degli arbitri, ho solo visto che arbitro e VAR di San Siro saranno in campo domani: l’UEFA ha giudicato positiva la prestazione di San Siro. I colori nerazzurri non verranno ammessi se non nel settore ospiti? Io la vivo serenamente, posso solo dire che quando giochiamo noi in casa i tifosi ospiti sono sempre graditi. A fine gara ho trovato massima disponibilità da parte del Barcellona inoltre».