Conferenza stampa Bologna-Inter, Inzaghi: «Sfida complicata»

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Dopo la sosta natalizia ritorna la Serie A 2021/22. Una delle due partite che inaugureranno il girone di ritorno sarà Bologna-Inter: oggi l’allenatore nerazzurro Simone Inzaghi ha parlato nella conferenza stampa della vigilia. Tra le file nerazzurre spiccano le assenze di Çalhanoğlu, squalificato, nonché di Dzeko, positivo al Covid-19 insieme a Satriano e Cordaz. Il fischio d’inizio è previsto per le ore 12:30 al “R. Dall’Ara” di Bologna: in tv la gara sarà trasmessa da DAZN e Sky Sport.

Conferenza stampa Bologna-Inter, Inzaghi: «Se dovesse giocare, Dimarco batterà le punizioni»

Simone Inzaghi ha presentato in conferenza stampa la partita di domani in casa del Bologna: «Sfida complicata, affrontiamo una squadra che nell’ultima partita dell’anno ha vinto meritatamente a Sassuolo su un campo tutt’altro che semplice. Sappiamo il valore dell’avversario, conosco molto bene l’allenatore: è preparato, organizzato. Servirà una partita importante. Per la formazione un’idea ce l’ho, me la porto avanti. Nonostante gli assenti ho i sostituti, domattina parlerò con i ragazzi e deciderò all’ultimo. Se dovesse giocare Dimarco, penso che le punizioni le batterà lui visto che manca Çalhanoğlu, altrimenti abbiamo altri specialisti sulle palle inattive. A causa del Covid c’è un clima d’incertezza che non fa bene al calcio. Noi abbiamo 3 positivi, il Bologna ne ha 8. Poi ci sono le autorità che decidono, sia io che Mihajlović sappiamo che fino al fischio d’inizio dobbiamo essere pronti a qualsiasi cosa. In questi 2 anni ci è capitato spesso, ma è un problema che coinvolge tutte le squadre. Ci hanno detto che domani si gioca, così come la Supercoppa. Poi vedremo di volta in volta».

«Apprezzamenti e giudizi devono essere uno stimolo»

Il tecnico piacentino ha poi parlato della lunga striscia di ottimi risultati dell’Inter in campionato, commentando i giudizi positivi degli addetti ai lavori: «“Euforia di vittorie” pericolosa? Penso che debba essere uno stimolo aver vinto il “titolo d’inverno”, anche se non conta: ma essere in testa ci fa piacere. Gli apprezzamenti e i giudizi devono essere uno stimolo, consapevoli che gli avversari faranno di tutto per metterci in difficoltà. Noi favoriti per lo Scudetto? Due mesi fa qualcuno non lo diceva più, adesso lo stanno dicendo di nuovo perché siamo tornati in testa. Per me deve essere uno stimolo: fa piacere, non mi mette pressione. So di essere in una società forte con tifosi straordinari e grandissimi giocatori. Abbiamo perso qualche punto all’inizio ma a livello di prestazioni è dal 23 agosto che giochiamo con una certa continuità.

Il mio auspicio è di ritrovare domani la squadra come l’avevo lasciata la vigilia di Natale. Veniamo da un’ottima striscia e siamo coscienti che affronteremo una squadra in salute. Dopo le prime 2-3 sedute i ragazzi hanno lavorato nel migliore dei modi. Il premio di “Allenatore del Mese” fa piacere, significa che io e il mio staff stiamo lavorando bene. Penso però che gli obiettivi migliori siano quelli collettivi, ossia di alzare qualche trofeo, cosa che mi è riuscita in passato e che voglio che accada anche qua. Se ero più convinto di vincere lo Scudetto nel 2020 con la Lazio o oggi? Di sicurezze ce ne sono poche. Sono molto soddisfatto di quello che sto facendo, ma nei pronostici non sono mai stato bravissimo. Dobbiamo continuare a lavorare in questo modo come abbiamo fatto negli ultimi 5 mesi. Abbiamo visto come cambia velocemente la classifica: dobbiamo essere sempre pronti».

Bologna-Inter, Inzaghi in conferenza sul mercato: «Brozović? Penso che rinnoverà»

Infine, Inzaghi ha speso alcune parole per commentare la situazione di mercato in casa-Inter, strizzando l’occhio al rinnovo di Brozović che sembrerebbe in dirittura d’arrivo: «Riguardo al mercato aspettiamo l’arrivo del nostro Presidente a Milano. Abbiamo la fortuna di avere Marotta, Ausilio e Baccin che lavorano nella stessa direzione. Ci stiamo guardando intorno, ma siamo concentrati anche sugli impegni ravvicinati in campo. Secondo me Brozović è molto contento ed è un giocatore importantissimo, l’ho già ribadito. Io penso che rinnoverà, poi potete chiedere a Marotta e Ausilio, perché io guardo più il campo. Non mi va di parlare di Lukaku, non è una cosa di mia competenza. Posso solo dire che è un grandissimo giocatore che qui all’Inter ha fatto due anni straordinari e che con me è rimasto 10 giorni lavorando nel migliore dei modi. Ora gioca in un’altra squadra e spero possa essere molto utile. Anzi, ne sono certo, perché è un top player che sa spostare gli equilibri di una squadra».

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