Domani, alle ore 21:00, Inter e Juventus si contenderanno presso lo stadio “G. Meazza” in San Siro la 34ª edizione della Supercoppa Italiana: oggi il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi ha parlato in conferenza stampa della sfida. Nelle file bianconere spiccano assenze illustri quali quelle di Cuadrado, De Ligt (squalificati) e Chiesa, infortunatosi gravemente durante l’ultimo turno di Serie A. Per il Biscione è invece importante il recupero di Çalhanoğlu dopo il turno di squalifica, nonché la completa guarigione di Džeko dopo il Covid-19. La partita sarà trasmessa in chiaro su Canale 5.
Inter-Juventus, Inzaghi in conferenza stampa: «Noi e la Juve siamo entrambi migliorati»
Soffermandosi sull’importanza di fare una buona prestazione per non sfigurare davanti a Presidente e tifosi, il tecnico nerazzurro ha commentato: «Il Presidente Zhang adesso è qui a Milano, ma in realtà presente lo è sempre, perché ci sentiamo prima e dopo ogni partita. Sono contento che sia qui con noi, speriamo domani di fare una grande gara per lui e per i nostri tifosi. Ci prepareremo al meglio perché sarà sicuramente una grande partita: sarà una finale, perciò non ci sono favoriti. Loro vengono da 8 risultati utili di fila e hanno ribaltato la Roma in una partita complicatissima: hanno fatto qualcosa di straordinario. Sono abituati a giocare le finali con giocatori di esperienza, noi ce la giocheremo sperando di regalare una gioia ai nostri tifosi. Conteranno gli episodi, oltre che le motivazioni.
Simone Inzaghi ha poi proseguito parlando dei suoi precedenti, con l’Inter e con la Lazio, contro i bianconeri: «Come si batte la Juve? Una partita così può essere decisa dal singolo episodio: servono corsa, intensità e determinazione. Siamo due squadre abituate a giocare gare del genere. In alcuni momenti può darsi che andremo in difficoltà, ma dovremo essere bravi a venirne fuori subito. In campionato pensavamo di averla vinta, poi ci fu l’episodio del rigore. Entrambi siamo migliorati: eravamo in ritardo in classifica e perciò la partita fu giocata al di sotto delle possibilità delle due squadre. Ricordo una gara contratta, domani invece sarà una finale che giocheremo di fronte ai nostri tifosi, anche se, giustamente, lo stadio sarà diviso con quelli della Juventus. Chi vince, alzerà il trofeo: penseremo solo a questo. Quando ho giocato le due finali di Supercoppa con la Lazio eravamo sfavoriti in entrambi i casi e abbiamo giocato due ottime gare, contro Allegri e Sarri. Anch’io però ho perso contro la Juventus in finale di Coppa Italia. Domani cercheremo di dare questa soddisfazione ai tifosi: non sarà semplicissimo, ma daremo il centoventi per cento».
«Chiesa patrimonio del calcio italiano, spero torni presto»
L’allenatore piacentino ha poi commentato l’attuale situazione infortuni delle due squadre, senza però sbilanciarsi sui possibili titolari di domani «La Juve ha una rosa importante e Allegri saprà come sostituire gli assenti Cuadrado e De Ligt. Recuperano anche Bonucci e Chiellini e sicuramente avranno una squadra molto competitiva. Faccio un grosso in bocca al lupo a Chiesa: non conosco il ragazzo, ma ho giocato con suo papà. È un patrimonio del calcio italiano e spero torni in fretta in campo. Noi abbiamo giocato domenica: ieri ho al massimo intravisto chi è partito dall’inizio, lavorando con chi ha giocato meno, come Džeko e Correa. Tutti gli attaccanti stanno bene, ma solo due giocheranno. Di volta in volta ruoteranno sulla base della loro funzionalità. Abbiamo grandissime risorse davanti e le sfrutteremo tutte».
Conferenza stampa Inter-Juventus, Inzaghi: «In campionato sarà lotta aperta fino alla fine»
Infine, il tecnico della Beneamata ha parlato dello stato di forma della squadra e della lotta per lo Scudetto: «Non c’è timore nell’essere la squadra che tutte inseguono in campionato, anzi è uno stimolo. Il primato ci deve far migliorare. A inizio stagione la netta favorita mi sembrava fosse la Juventus. Comunque fino alla fine sarà una lotta aperta anche con Milan, Napoli e Atalanta. La Juventus ha pareggiato col Napoli, ma poi ha vinto le ultime 6. Il mio ambientamento ad Appiano? Ho avuto fin dal primo giorno grandissima disponibilità da parte di tutti, anche dei nostri tifosi quando a luglio sono venuti a sostenerci alla Pinetina. In carriera ho anche avuto la fortuna di giocare con Handanovič e Kolarov, che mi spiace non aver fatto giocare abbastanza finora».