Conferenza stampa Inter-Porto, Inzaghi: «Avversario di valore»

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Conferenza Inter Porto Inzaghi

L’ultima squadra italiana a giocare l’andata degli ottavi di finale della Champions League 2022/23, sarà, domani sera, l’Inter di Simone Inzaghi, che oggi ha parlato ai microfoni dei giornalisti nella consueta conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Porto. Archiviata – non senza qualche difficoltà – la pratica Udinese in campionato, infatti, i nerazzurri se la vedranno domani alle 21:00 con i lusitani a San Siro. La diretta della sfida sarà visibile solo in streaming su Prime Video, che detiene i diritti esclusivi per la partita.

Inter-Porto, Inzaghi in conferenza stampa: «La testa farà la differenza»

In apertura della conferenza stampa in vista della sfida con il Porto, Inzaghi ha definito qual è l’atteggiamento con cui l’Inter dovrà approcciare la partita: «Sappiamo che importanza ha questo ottavo di finale: nel nostro percorso abbiamo affrontato partite di questo tipo. Penso alle 2 gare col Liverpool dell’anno scorso o a quelle di quest’anno con Barcellona e Bayern Monaco. Domani servirà tanta testa: a questo livello dovremo usarla in diversi momenti e uscire da squadra da alcune situazioni di difficoltà. Per la partita di domani la testa ci servirà tantissimo, oltre al cuore: in determinate partite, la testa è quella che fa la differenza. La gara si giocherà sui 180′: il 1º round lo giochiamo a casa nostra e vogliamo fare una gara di corsa, aggressività, determinazione, sapendo che abbiamo di fronte un avversario di enorme valore che ha fatto benissimo contro le squadre italiane negli ultimi anni. Ricordo Milan, Juve, Roma, Lazio: speriamo di invertire la tendenza, stiamo cercando di prepararci al meglio.

Queste sono partite internazionali, un ottavo di finale è diverso dalla gara del girone. Qui c’è andata e ritorno, dovremo affrontarla nel migliore dei modi. Sappiamo le difficoltà oggettive che troveremo: l’avversario è abituato a fare queste partite, 2 anni fa è riuscito a battere il Chelsea che avrebbe poi vinto la coppa. Adesso viene da 10 vittorie consecutive: è un avversario di valore, ma troverà un Inter che sta bene ed è in salute. È normale che ci saranno diverse fasi della partita: il Porto in determinati momenti ci verrà a prendere e in altri dovremo farlo noi. Dovremo capire quando alzare il baricentro e quando essere più accorti».

«Chi non partirà titolare sarà utile a gara in corso»

In seguito, il tecnico nerazzurro ha parlato del suo rapporto col tecnico del Porto Sergio Conceiçao, suo ex compagno di squadra ai tempi della Lazio, e delle qualità della sua squadra: «Domani ritrovo Sergio Conceiçao con grande piacere: è stato un ottimo compagno di squadra e adesso da allenatore sta facendo un grandissimo percorso. Ha avuto esperienze in Portogallo e in Francia, ora è tornato al Porto e sta facendo grandi cose. Gioca un calcio fisico e tecnico: a parere mio il Porto è una squadra fortissima, ha giocatori tecnici e fisici. Come tutte, anche loro hanno un paio di giocatori in dubbio. Siamo due allenatori abbastanza giovani, questa è la similitudine. Io l’ho incontrato casualmente a Roma un anno e mezzo fa, ci siamo salutati con grande piacere e lo rivedo con piacere domani. Sergio a livello professionale farà le scelte migliori per il suo futuro, sta facendo benissimo da tanto tempo al Porto e allena la squadra più titolata del Portogallo. La squadra favorita? Non sono bravo nei pronostici. So che affrontiamo una squadra di assoluto valore, che rispettiamo molto e che ha tanta esperienza, tanta tecnica, tanto fisico, ma anche tanta qualità. Il Porto ha grandissima qualità, un attaccante come assist-man che è il migliore della Champions. Ha giocatori internazionali, esperienza in difesa e un portiere in grandissima ascesa».

Poche, invece, le parole spese da Inzaghi riguardo alla formazione titolare di domani e ai dubbi riguardanti due giocatori su tutti, Lukaku e Brozović: «La coppia d’attacco titolare? Ho dei dubbi… Ma non solo in attacco: chi giocherà a centrocampo, chi farà il quinto, chi sarà in difesa… È il mestiere dell’allenatore, che quotidianamente deve scegliere e cerca di fare sempre il meglio per il bene dell’Inter. Lukaku e Brozović stanno molto bene, fisicamente stanno recuperando. Marcelo è stato fuori tantissimo, a parte la parentesi mondiale. Adesso sta migliorando il suo minutaggio: con l’Udinese ha fatto bene. Lukaku lavora da più tempo e sta migliorando: ci sta mettendo grandissimo impegno. Per quanto riguarda entrambi, domani si cercherà di fare le scelte migliori per l’Inter: chi non partirà inizialmente sarà utile a gara in corso. In partite come queste, i minuti finali sono quelli in cui si possono verificare azioni decisive e si liberano spazi da sfruttare».

Conferenza stampa Inter-Porto, Inzaghi: «Nell’Inter vedo ancora tanta ambizione»

Infine, il mister piacentino – sulla panchina dei nerazzurri da un anno e mezzo –ha parlato del processo di crescita della sua Inter: «Non dimentichiamo che l’Inter non arrivava agli ottavi di Champions da 11 anni. L’anno scorso col Liverpool è stata una grandissima palestra e c’è stato grande rammarico per l’andata. Determinate partite ti fanno crescere in tutte le componenti: domani abbiamo grande fiducia, ma anche grande rispetto nei confronti dell’avversario. Io di “punti” non ne devo mettere: spero nella crescita della squadra sempre. Affrontiamo questo ottavo con grandissima fiducia, l’abbiamo conquistato con un percorso incredibile, sulla carta il Barcellona e il Bayern Monaco erano squadre che tutte volevano evitare. Vediamo cosa sta facendo il Barça in Liga e sappiamo cosa è il Bayern. Adesso siamo lì, l’abbiamo voluto con tutte le nostre forze, cercheremo di giocarci questo ottavo con le nostre chance.

Cosa chiedo alla squadra dopo un anno e mezzo? Un miglioramento continuo: è un lavoro che va avanti nel tempo e si cerca sempre di migliorarsi quotidianamente. I ragazzi mi hanno dato sempre grandissima disponibilità: siamo insieme da 18 mesi, ci siamo tolti diverse soddisfazioni, ma vedo tanta ambizione in tutte le componenti. Sappiamo che siamo carenti nell’1vs1, però è anche il nostro modo di giocare, è una statistica che stiamo guardando e vogliamo migliorare».

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