Mancano poco più di 24 ore a Inter-Roma, anticipo delle 18:00 del sabato di Serie A, che ritorna dopo la sosta per le nazionali. Cornice della sfida sarà il “Meazza” di Milano, con la diretta della gara che sarà trasmessa sulla piattaforma streaming di DAZN. Di seguito le parole del tecnico nerazzurro Simone Inzaghi, che ha parlato nella conferenza stampa alla vigilia di Inter-Roma, partita in cui dovrà fare a meno degli infortunati Lukaku e Brozović.
Conferenza stampa Inter-Roma, Inzaghi: «La Roma si è rinforzata»
Simone Inzaghi ha iniziato la conferenza stampa parlando della Roma e di come l’Inter cercherà di affrontare la gara: «Sarà una gara molto impegnativa, fatta di duelli. Incontriamo una squadra forte, che si è rinforzata. Ha qualità e un grande allenatore: dobbiamo prepararci bene Ieri è stato il primo giorno in cui ho rivisto tutti i ragazzi dopo la sconfitta di Udine: si è analizzata quella gara e nel frattempo si è cercato di preparare una partita importante nel nostro stadio. La Roma è una squadra forte, fisica: l’anno scorso insieme a Milan e Inter è stata l’unica italiana che ha vinto. Ci siamo incontrati tante volte: troveremo una squadra migliorata, che ha inserito giocatori importanti, che sta avendo un buon cammino in campionato e in Europa. Ha avuto, come noi, tanti giocatori fuori con le Nazionali. Ora bisogna vedere chi arriva pronto sul campo.
Sapremo domani se la pausa avrà fatto bene, anche dopo la partita. Noi sappiamo che la sconfitta di Udine è arrivata a causa nostra: siamo stati sotto il nostro standard e abbiamo preso due gol su palla inattiva per disattenzioni nostre. Abbiamo concesso una punizione e un calcio d’angolo da palla nostra, ci abbiamo messo del nostro. Sappiamo di dover fare di più. Che la squadra non vada tutta dalla stessa parte è una sensazione che arriva da fuori, probabilmente sbagliata. Andiamo tutti nella stessa direzione, lavorando come si è sempre lavorato: in questo momento stiamo pagando l’episodio della singola partita».
«Asllani comincerà la partita»
Queste le parole dell’allenatore nerazzurro riguardo ai giocatori a sua disposizione e agli assenti: «Asllani è un giocatore scelto da me e dalla società, che sta facendo bene. Sta lavorando bene, domani sicuramente comincerà la partita. A centrocampo ho delle difficoltà perché ho solo Asllani, Mxit’aryan, Barella e Çalhanoğlu in questo momento. Sono in quattro, tre cominceranno e uno no, perché anche Gagliardini negli ultimi due giorni non è riuscito ad allenarsi. Vediamo se riuscirà a venire in panchina almeno.
Lukaku? C’è stato un rallentamento che ci toglie un giocatore importante. È passato un mese, ma servirà un po’ di tempo ancora. Gosens o Dimarco? Ho dei giocatori che stanno bene in quel ruolo. Sono contento che Robin si sia rimeritato la nazionale, perché ha fatto bene in Champions. Ho lui, Dimarco e Darmian per la fascia sinisitra: dopo l’allenamento di oggi sceglierò chi schierare».
Inter-Roma, Inzaghi in conferenza stampa: «Si paga ogni disattenzione»
Il tecnico piacentino ha poi affrontato lo spinoso tema degli scontri diretti, spesso persi a causa di errori di giocatori fondamentali. L’Inter infatti ha già perso quelli con Milan e Lazio in questo inizio di campionato: «La difficoltà nei big match? Dobbiamo fare di più e meglio, io in primis. Lascerei da parte il Bayern Monaco, squadra di un altro livello: con Milan e Lazio dovevamo e potevamo fare meglio. Lo sappiamo: domani abbiano un altro scontro diretto contro una squadra forte e cercheremo di portarlo dalla nostra parte. La prima disattenzione la paghi, sia in Serie A che in Champions. Il nostro percorso in Europa lo stiamo facendo, in campionato abbiamo qualche punto di ritardo rispetto alle avversarie.
Ci sono state tante critiche: ho ascoltato quelle costruttive, quelle fatte ad arte le ho lasciate stare. Però la squadra è matura, sa di dover e poter fare di più Probabilmente, in una buonissima parte dello scorso anno, quando vi siete divertiti tanto a vedere giocare l’Inter, non prendevi gol sul singolo errore: ora siamo puniti puntualmente. Abbiamo analizzato e visto che dobbiamo dare di più tutti, a partire da me e da giocatori fondamentali per noi in questo anno e mezzo, che in questo momento devono ritrovare la forma giusta. Però sono grandissimi professionisti e lo hanno sempre dimostrato all’Inter».
«La società è sempre presente»
Infine, il mister nerazzurro ha voluto commentare il suo rapporto con la società e le differenze fra i momenti difficili all’Inter e quelli alla Lazio: «La società è sempre presente, ha fiducia. Per me parla la mia storia: dopo che lavoro io aumentano i ricavi, dimezzano le perdite e arrivano i trofei. Così è stato alla Lazio, così all’Inter. Sappiamo di avere qualche punto di ritardo, ma ci stiamo lavorando: il tempo nella sosta non è stato tantissimo, avendo avuto via tanti giocatori. Però già da ieri l’analisi di Udine è stata lucida, l’allenamento mi ha confortato: ora facciamo parlare il campo. Io mi sento sempre “a rischio”: noi allenatori lo siamo sempre. In ogni partita, in ogni allenamento, vanno prese decisioni. In ogni caso sono tranquillo, lavoro giornalmente con il mio staff e i miei giocatori: ho la tranquillità giusta.
Cosa cambia in questi momenti difficili dalla Lazio all’Inter? Io ho avuto un buonissimo rapporto con Lotito e ce l’ho buonissimo con Zhang, che è un presidente presente. È sempre accanto a me, al mio staff: abbiamo la fortuna di avere una società presente. Nel calcio contano vittorie, sconfitte e trofei: fortunatamente in questi sette anni sono sempre riuscito a portare trofei, ricavi e poche perdite alle mie società. Spero di continuare a farlo. Adesso abbiamo qualche punto di distacco dai primi, ma tutto sommato mi sembra una classifica che vede Atalanta e Napoli avanti con merito: poi altre squadre hanno perso qualche punto vuoi per episodi e vuoi per infortuni, ma col lavoro risaliremo».