Conferenza stampa Inter-Salisburgo, Inzaghi: «Gara non semplice»

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Torna la Champions League per le italiane: ad inaugurare la 3ª giornata della fase a gironi sarà, in contemporanea a Galatasaray-Bayern Monaco, la partita fra l’Inter di Inzaghi e il RB Salisburgo di Struber. Il fischio d’inizio a San Siro è previsto domani per le 18:45, con la diretta della gara che sarà visibile in TV su Sky Sport e in streaming su NOW e Infinity+. Ecco le parole del tecnico dell’Inter Simone Inzaghi nella conferenza stampa alla vigilia della sfida con il RB Salisburgo.

Conferenza stampa Inter-RB Salisburgo, Inzaghi: «Bisognerà fare una partita da vera Inter»

Innanzi tutto, l’allenatore nerazzurro ha spiegato le difficoltà della gara di domani, che vede l’Inter affrontare in casa il RB Salisburgo dopo la sosta nazionali e la partita vinta in casa del Torino: «Arriviamo bene alla partita: sabato abbiamo vinto una partita importante, non semplice. Domani è importantissima, in un girone molto equilibrato, dove bisognerà tenere molto alta la concentrazione. Il Salisburgo è una squadra non semplice da affrontare, che ha vinto a Lisbona contro il Benfica. Temo questo avversario come tutti gli altri. Questo ancora di più, perché in un girone così equilibrato come il nostro, con la Real Sociedad dalla 4ª fascia che abbiamo visto che tipo di squadra sia, sappiamo che ogni partita sarà molto molto importante: ci vorrà grandissima concentrazione, i ragazzi lo sanno e sanno che il tempo non è tanto, per noi e per i nostri avversari. Sappiamo che c’è tanto da fare e dovremo essere bravi a non guardare a 5 giorni, ma a domani. Il Salisburgo è una squadra che gioca bene a calcio, che ha un modulo aggressivo, anche se nella partita di pre-campionato avevano un sistema differente. Non è questione di numeri: è una squadra che sa variare, che conosce diversi moduli, che verticalizza quando è in possesso. Bisognerà fare una partita da vera Inter.

Per chi non va in nazionale l’allenamento durante la sosta è differente: non ci sono viaggi e non ci sono partite. I pochi rimasti qui si sono allenati nel migliore dei modi: sabato al posto di Lautaro ho inserito Klaassen che è rimasto qua e si è allenato bene. Per questo ho preferito inserire lui e non Sánchez, che è arrivato con 6 ore di fuso, dopo 15 ore di volo. Un allenatore deve fare le sue scelte anche pesando alla salute fisica e mentale dei suoi giocatori. Rotazioni? In conferenza oggi ho diversi dubbi di formazione, perché quando ho un giorno in meno a disposizione, come è capitato stavolta, ho potuto vedere solo 10 giocatori ieri ed erano quelli che non sono scesi in campo dall’inizio contro il Torino. Gli altri hanno fatto un grande lavoro di scarico, quindi il gruppo si unirà oggi: qualcosa cambierò, le rotazioni devono essere un valore aggiunto perché giocando ogni 72 ore la fatica fisica e mentale si fa sentire. In più ho tantissimi nazionali: dovrò valutare tutti bene».

«Cuadrado ha un’infiammazione»

Il tecnico piacentino ha poi commentato le ottime prestazioni fornite da Thuram in questo inizio stagionale, nonché della condizione di Sánchez e Arnautovic, per poi spiegare la sua gestione degli esterni: «Thuram? Le sue qualità penso che fossero note a tutti quanti. È normale che cambiando campionato o cambiando Paese si poteva pensare ci fosse qualche difficoltà d’ambientamento, invece è stato bravissimo e bravissimi sono stati i suoi compagni: l’hanno fatto sentire subito a suo agio e ci sta dando grandi risultati, ma deve continuare così. Sánchez è pronto: è un giocatore che ho voluto fortemente qua. L’anno scorso avevamo fatto una scelta diversa e ha voluto tornare con grande entusiasmo. Sta lavorando quotidianamente molto bene: non ha fatto grande preparazione, ma ha partecipato a entrambe le soste con la sua nazionale. Non so ancora se giocherà dall’inizio, ma so che Sánchez e Arnautovic sono due giocatori che abbiamo voluto: Marko ha già dimostrato il suo valore nelle prime partite, Alexis è già stato tanto tempo qui. Ci daranno entrambi grandi soddisfazioni.

Dumfries con Carlos Augusto? Per quanto riguarda i quinti, chiaramente sono quelli che spendono più di tutti gli altri per il sistema che adottiamo. Cercherò sempre di cambiarli a partita in corso: lo faccio quasi sempre, perché abbiamo necessità di averli e purtroppo in questo momento ci manca Cuadrado, che aveva fatto il primo mese molto molto bene e poi ha avuto questa infiammazione che non lo lascia lavorare come vorrebbe. Per fortuna ho Darmian, che ha fatto il terzo l’anno scorso perfettamente e in qualche partita, come a Torino o a Cagliari, per far rifiatare Dumfries, fa il quinto nel migliore dei modi. Siamo molto contenti di Pavard: è un giocatore perfetto nel nostro sistema e siamo contenti della scelta fatta. Ci sono determinate partite in cui ha fatto molto bene in quel ruolo, inserendosi e andando. Col Torino l’ha fatto meno: veniva da una partita impegnativa in nazionale. Poi ho deciso di toglierlo solo per una questione fisica rispetto a Darmian».

Inter-RB Salisburgo, Inzaghi in conferenza stampa: «Lautaro meriterebbe il Pallone d’Oro»

Infine, Inzaghi ha parlato di alcuni argomenti meno inerenti alla partita di domani, ma relativi piuttosto ai suoi principi di allenamento alla qualità degli attaccanti dell’Inter: «Mi capitava spesso di perdere la voce, adesso mi sta succedendo meno. Quest’anno mi è capitato una volta durante la settimana: sto cercando di migliorarmi perché ho questo problema e sto lavorando per migliorare. Non è cambiato molto da Onana a Sommer: sono rimasti gli stessi principi di gioco. Con Onana e Handanovič eravamo abituati bene: è stato scelto Sommer anche per quello. Yann coi piedi è bravissimo, si sta inserendo bene. Poi è normale che l’Onana di settembre non fosse l’Onana che ha chiuso ad aprile-maggio: le qualità tecniche le aveva già da allora, poi è cresciuto moltissimo col tempo, con l’allenamento, con l’aiuto di Handanovič. Sommer ha ottime qualità: sta capendo bene i nostri principi, come Audero.

Lautaro Martínez? Merita il Pallone d’Oro per il percorso fatto e i trofei vinti. Deve essere lì, quella notte. Poi non credo che vincerà, ma deve continuare così: sta facendo benissimo e in questi 2 anni con me ha fatto molto molto bene. Se ringrazio Lukaku per aver avuto in cambio Thuram? Per quanto riguarda Marcus, ho già risposto prima: sta facendo ottime cose. Poi alla Roma e a Lukaku ci penseremo tra 48 ore: adesso siamo concentrati sul Salisburgo e sappiamo che dovremo essere molto concentrati. È una squadra che vince il suo campionato da 10 anni, che fa la Champions da sempre: ha cambiato tecnico, ma è un allenatore che ha lavorato per anni nell’academy».

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