Conferenza stampa Inter-Sampdoria, Inzaghi: «Non dipende solo da noi»

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Domani, alle 18:00, l’Inter affronta in casa la Sampdoria per sperare nella vittoria del tricolore, che arriverà solo in caso di contemporanea sconfitta del Milan: queste le parole di Inzaghi in conferenza stampa.

Inter-Sampdoria, Inzaghi in conferenza stampa: «Sampdoria squadra libera di testa»

Il mister piacentino ha preparato così la delicata partita di domani contro la Sampdoria di Giampaolo, che sarà decisiva solo in caso di sconfitta del Milan contro il Sassuolo: «La squadra ha fatto una settimana come le altre per preparare la partita, abbiamo 90 minuti da giocare sapendo che non dipende soltanto da noi, ma daremo il 120% e poi vedremo cosa accadrà. Guardiamo solo alla Sampdoria: hanno fatto una grande partita contro la Fiorentina. Sono una squadra libera di testa, e sappiamo che il nostro destino non dipende solo da noi, ma passa dalla Samp. Affronteremo questa gara in modo serio, come sempre. Che gare faranno Sampdoria e Sassuolo? Inter e Milan devono preoccuparsi di loro, più che della squadra concorrente. In questo momento possono migliorare, daranno tutto in quei 90 minuti.

Il campionato può riservare sempre qualcosa: non dipende tutto da noi, io penso solo alla Sampdoria. Io la sto vivendo con grandissima serenità, con i ragazzi e in famiglia. La squadra ha fatto una grandissima annata e sono molto contento. Sarebbe straordinario vincere anche lo scudetto, ma abbiamo dato tutto e sappiamo di aver dato soddisfazioni al nostro pubblico. Perché di tutta la stagione rigiocherei la partita in casa con il Liverpool e non la trasferta di Bologna? Per come è stata in campo, ho rimpianto dell’andata contro il Liverpool, perché non era meritato quel 2-0. Ma la storia non si fa con i condizionali: io sono contento comunque così, nonostante Bologna».

«Perišić? Spero nella “fumata bianca”»

Il tecnico nerazzurro ha poi voluto commentare la situazione rinnovi in casa Inter, con Handanovič e Perišić che sembrano al momento vicini al prolungamento del contratto: «Samir ha fatto molto bene, è un giocatore fondamentale. Ivan ha fatto una stagione straordinaria, la prossima settimana con la società faremo un meeting per gli obiettivi e la crescita della squadra. C’è un rapporto grande, aperto: faremo il punto su tutto. Penso che Perišić sia andato oltre le mie aspettative iniziali: finché non alleni un giocatore non ti puoi rendere conto di come sia effettivamente, anche se da avversario è sempre stato un osservato speciale. La prossima settimana spero ci sia una fumata bianca: è un giocatore importante per l’Inter che verrà.

Škriniar futuro capitano? Si è confermato e si vuol sempre migliorare, però sono soddisfatto di tutta la rosa. Farei un plauso a tutti, anche a chi ha giocato meno, ma è sempre stato disponibile. Correa titolare domani? Ha grandissime qualità, è un giocatore serio. Vedremo oggi in allenamento, poi farò le scelte migliori per affrontare la Sampdoria».

Conferenza stampa Inter-Sampdoria, Inzaghi: «Siamo andati al di là delle aspettative»

Infine, Inzaghi ha svolto un’analisi complessiva della sua prima stagione nerazzurra, mettendone in risalto non tanto le difficoltà riscontrate, quanto le soddisfazioni ricevute: «I paralleli con Conte? Con Antonio ho un ottimo rapporto, c’è stima reciproca. Normali i paragoni, ma non ho mai dato loro alcun peso. La società è sempre stata con me, fin dal primo giorno. Sarà comunque stata un’annata soddisfacente per il nostro lavoro. Gli allenatori subiscono sempre lo scetticismo degli altri, noi sapevamo come stavano le cose e le richieste della società. Strada facendo poi ci siamo resi conti che stavamo andando al di là delle aspettative. La squadra è carica e concentrata. Il mio “fioretto” in caso di vittoria del titolo? Non ne ho ancora pensato uno.

Per rappresentare questa stagione sceglierei un episodio “a colori”, non “in bianco e nero” come tanti pensavano. Abbiamo vinto due trofei, trovato gli ottavi di Champions e siamo qui a giocarci lo scudetto all’ultima giornata. I voti alla stagione dateli voi. Io posso dire che gli obiettivi sono stati raggiunti, pur in un anno non semplice. Siamo stati bravi a vincere due coppe e a giocarci fino all’ultimo il titolo. Faccio i complimenti a tanti dei miei colleghi in Serie A, che hanno fatto molto bene. In questo momento penso a Nicola perché partiva da una situazione non semplice e con un ritardo notevole: ora per loro è ancora tutto aperto».

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