Conferenza stampa Italia-Germania, Mancini: «Sento la fiducia»

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Due giorni fa gli azzurri sono capitolati per 0-3 nella “Finalissima” di Coppa dei Campioni CONMEBOL-UEFA contro l’Argentina. Anche a livello di gioco, sono sembrati spesso succubi della Nazionale Albiceleste, che ha dominato per larghi tratti la gara. Domani, gli l’Italia tornerà in campo per il match di Nations League contro la Germania: ecco le parole di Mancini in conferenza stampa.

Italia-Germania, Mancini in conferenza stampa: «L’Argentina ci ha messo sotto»

Parola d’ordine del tecnico jesino in conferenza stampa è stata “ripartire”, cosa che gli azzurri cercheranno di fare già contro la Germania, a soli 3 giorni dal k.o. con l’Argentina: «Dobbiamo ripartire per tornare alla magia vissuta all’Europeo. Fiducia? Io la sento e non ho mai avuto questo tipo di problema. Nel calcio però quando vinci tutti sono con te, quando perdi quasi tutti contro. Contro l’Argentina abbiamo pagato le assenze di tanti giocatori, uno dopo l’altro: noi non eravamo un gruppo così enorme e gli infortuni ci hanno condizionato. L’Argentina stava meglio di noi, avevano giocatori più freschi: forse è la prima gara in 3 anni e mezzo dove troviamo una squadra che ci ha messo sotto, anche se abbiamo commesso due errori sui gol nel primo tempo. Ci vuole tempo: non ci inventiamo i giocatori e sappiamo che ci sarà da soffrire abbastanza. La ripartenza è da adesso: ciò non vuol dire che chi oggi non c’è non ci sarà in futuro, anzi. Però il nuovo ciclo riparte da domani.

Affrontiamo le 2 squadre più forti del momento, Germania e Inghilterra. Sono davvero tra le migliori: hanno grandi giocatori e noi cambiando molto ci prendiamo tanti rischi. Se queste partite dovessero andare bene a livello di gioco, potrebbe essere un buon inizio. La cosa più importante domani sarà difendere bene e attaccare meglio: affrontiamo una delle squadre più forti, con Brasile, Argentina, Francia… La Germania è tecnica, velocissima quando contrattacca, viene a fare pressing. È completa e matura al 100%: sarà tra le favorite per la vittoria del Mondiale in Qatar. Noi dobbiamo difendere tutti insieme e attaccare e pressare come fatto per 3 anni e mezzo con giocatori che non sembravano in grado di poterlo fare, eppure l’hanno fatto. Per me Italia-Germania è la sfida del 1982, ero ragazzo e nella lista dei 40 che potevano andare al Mondiale, nonostante fossi così giovane. Poi è chiaro: c’è stata quella del 2006, ma per me, come età, il ricordo è quello».

«Zaccagni e Lazzari hanno avuto problemi fisici»

A lungo Mancini ha parlato delle molte assenze che pesano sulle sue scelte in questo momento, nonché del suo progetto per la rifondazione azzurra dopo la sorprendente esclusione dal Mondiale: «Nelle prossime gare cambierò molto, anche 20 su 20 giocatori. Molti sono andati via: anche fisicamente avevano bisogno di recuperare e non erano nelle condizioni di giocare 4 partite. Avrei creato loro anche dei problemi per settembre: hanno bisogno di recuperare, hanno dato troppo in questi 2 anni e meritavano un po’ di recupero fisico. Che Zaccagni e Lazzari abbiano lasciato il ritiro ha sorpreso anche a me: mi sembrava stessero bene, ma ieri mi hanno detto di avere problemi e li abbiamo mandati a casa.

Cosa cambia nella ricostruzione rispetto a 4 anni fa? Adesso abbiamo chiamato quelli che anche fisicamente ci stanno, diversi di loro giocano in Serie A da tempo, qualcuno no, ma sono nella condizione di poter giocare queste gare. Il filo conduttore è lo stesso: cercare giocatori con qualità, velocità, che magari non saranno come Verratti e Jorginho – che giocavano già in certe squadre – e quindi ci vorrà un po’ più di tempo. Se riuscissimo a dare dei minuti a questi ragazzi che non hanno mai giocato in nazionale, e a vederli integrati bene, sarebbe meglio. Poi a marzo magari ritroviamo anche qualcuno di quelli che oggi non è disponibile. Il problema dei gol ci preoccupa, certo. Nel calcio per vincere devi fare gol e devi trovare attaccanti che in questo momento in Italia non ci sono. Se gli unici due sono ancora Belotti e Immobile, e l’unico che ha fatto gol in Serie A è Scamacca – che non ha una gara a livello internazionale – ci preoccupa. La speranza è che chi è in B possa arrivare in Serie A velocemente, giocare e fare gol. La nostra speranza è questa».

Conferenza stampa Italia-Germania, Mancini: «Se ci dovessero ripescare, andiamo»

Infine, il c.t. ha ribadito la sua ferma volontà di partecipare al Mondiale, nella remota eventualità di un ripescaggio: «Io ho detto che, se ci dovessero ripescare, andiamo… Ma non so le motivazioni, non ho parlato di possibilità. Sono cose che si sono viste poche volte, ma io ho solo detto che, se ci ripescano – per un motivo che non conosco – ci andiamo, visto che siamo la migliore squadra del Ranking tra le non qualificate».

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