Domani sera, alle 20:45, l’Italia sfida l’Inghilterra nel gruppo 3 della Lega A di Uefa Nations League: oggi il commissario tecnico azzurro Roberto Mancini ha parlato in conferenza stampa della gara. Il match sarà giocato in contemporanea all’altro incontro del girone fra Germania e Ungheria. Teatro della partita sarà lo stadio “G. Meazza” di Milano, con la diretta TV trasmessa in chiaro su Rai 1.
Italia-Inghilterra, Mancini in conferenza stampa: «L’Inghilterra è giovane e può migliorare ancora»
Il c.t. azzurro ha esordito la sua conferenza soffermandosi sulla forza degli avversari, che tuttavia non desta in lui preoccupazione, bensì entusiasmo: «L’entusiasmo c’è sempre, per forza, soprattutto in vista di una partita così bella. In palio ci sono punti per un gruppo che è apertissimo. Non sono preoccupato. È una partita che affrontiamo ed è un momento delicato per noi. Loro essendo a inizio stagione fisicamente stanno meglio, ma abbiamo entusiasmo per disputare una buona gara. La Nazionale inglese è una grande nazionale, lo era anche a Euro 2020 e qualche anno prima… È una squadra giovane e può migliorare ancora, anche se ha perso due gare con l’Ungheria. Spesso loro arrivano a fine stagione abbastanza stanchi, giocano tante gare durante l’anno. Ritengo l’Inghilterra una delle migliori squadre al mondo, piena di talento. In attacco ha tantissimi giocatori, sarà una partita difficile».
«Il modulo? Dipende dai giocatori che hai»
In seguito, l’allenatore jesino ha risposto ad alcune domande dei giornalisti riguardanti il sistema di gioco, per poi parlare dell’assenza pesante di Tonali e della chiamata in Nazionale di Gabbiadini: «Il modulo di domani? Se cambiando il sistema si riuscisse a vincere, allora verrebbe cambiato ogni partita… Io non credo cambi molto: la nostra Nazionale ha una identità che è quella che ci ha portato a far bene per tanto tempo. Io non penso che un certo modulo ci porti a vincere: l’allenatore si deve adattare al tipo di giocatori che ha. Quattro anni fa abbiamo costruito la squadra in questo senso, perché avevamo giocatori tecnici, e siamo passati per quella strada. Poi i sistemi si conoscono tutti: dipende dai giocatori che si hanno a disposizione. Oggi ci ritroviamo ad essere ancora in ballo. In questo momento si può anche cambiare, ma stiamo valutando fino alla fine. Andare alla fase finale di Nations League ci darebbe un po’ più di gioia e non è poco visto che fino a dicembre ci sarà da soffrire.
Uno spirito la squadra ce l’ha: giocano insieme da tanti anni e sanno che cosa devono fare in queste partite. Sarà una gara molto dura. Deve esserci lo spirito di squadra che ha sempre contraddistinto la nostra Nazionale e poi dobbiamo provare a giocare bene. Giocare semplice è sempre la cosa migliore. Tonali non si è mai allenato con noi: provavamo a recuperarlo per Budapest, ma non sta benissimo e credo lo rimanderemo a casa. Gabbiadini volevamo chiamarlo anche prima, ma ha avuto problemi fisici. Cercavamo un attaccante esterno mancino e non ce ne sono molti. Sta abbastanza bene e vedremo se avrà la possibilità di giocare».
Conferenza stampa Italia-Inghilterra, Mancini: «L’Europeo rimarrà nella storia»
Infine, Mancini ha voluto ricordare la vittoria in finale ad Euro 2020, arrivata proprio contro gli inglesi, per poi trattare anche argomenti quali la bassa percentuale di giocatori italiani in Serie A e i fischi ricevuti da Bonucci: «L’Inghilterra e i bei ricordi dell’estate 2021? L’Europeo rimarrà nella storia, averlo vinto dopo 50 anni credo sia stato qualcosa di importante. Il fatto di avere pochi giocatori italiani che giocano nel campionato italiano può essere un problema, ma non possiamo tornare su questo ogni volta. I fischi a Bonucci? Io credo che il calcio sia emozione e a volte un tifoso fischia perché si sente tradito dal suo idolo… Poi è chiaro che questa è la Nazionale, se si potesse non fischiare sarebbe meglio».