Conferenza stampa Italia-Malta, Spalletti: «Dobbiamo andare oltre il caso scommesse»

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conferenza Italia Malta Spalletti

Dopo il terremoto causato nel mondo del calcio italiano dallo scandalo scommesse che vede per ora coinvolti, oltre a Nicolò Fagioli, anche Zaniolo e Tonali – convocati e poi sostituiti da Spalletti – il c.t. azzurro è intervenuto questa sera nella conferenza stampa alla vigilia di Italia-Malta. La diretta della sfida, importantissima in chiave qualificazione ad Euro 2024, andrà in scena al “San Nicola” di Bari e sarà visibile in TV in chiaro su Rai 1, a partire dalle 20:45 di domani.

Italia-Malta, Spalletti in conferenza stampa: «Tonali e Zaniolo? Vogliamo dare un’immagine corretta della bellezza che ci è stata donata»

In primis, l’allenatore di Certado ha voluto subito chiarire il suo punto di vista sul caso scommesse che ha visto coinvolti, insieme a Fagioli, anche Zaniolo e Tonali: «Ora risponderò: si cercherà di approfondire, ma non si può rimanere incastrati in questa situazione. Bisogna andare oltre: abbiamo avuto tutto il giorno per riuscire ad analizzare questa cosa, per avere questo senso di dispiacere e di smarrimento. Però, domani dobbiamo andare ad agire: la cosa va lasciata fuori. Per quanto ci riguarda, purtroppo, per la situazione che si era creata, non c’erano altre soluzioni se non permettere a loro di raggiungere i propri cari, le proprie abitazioni e le proprie situazioni lavorative. In questo tipo di situazioni si sta bene a casa e mi auguro che loro possano chiarire tutto, possano dimostrare la loro estraneità e tornare tra noi: sono due calciatori forti, molto forti. Dopo averci lavorato la prima volta e averli avuti a disposizione questa settimana, mi ero reso conto ancora di più, quale possa essere la vera forza di Zaniolo, per esempio togliendogli qualche “vizietto” di campo.

Nessuno ci ha imposto niente, abbiamo deciso noi tutto. Vogliamo essere una squadra seria, vogliamo essere un gruppo che dà un’immagine corretta della bellezza che ci è stata donata: la possibilità di vestire la maglia della Nazionale. Poi è chiaro che qualcosa dentro lo spogliatoio gli si dice, anzi penso che spiegare alcune cose sia il tentativo non di trovare la soluzione, ma di far pensare le persone su quello che è il loro comportamento. Se riusciamo a farli riflettere sui vizi che si sono creati abbiamo fatto il massimo, poi chiaramente all’interno due cose vanno dette, perché ci sono tanti giovani che sognano di vivere quello che stiamo vivendo noi e non possono. Noi dobbiamo riconoscere di aver ricevuto questo dono, se qualcuno non lo sa riconoscere bisogna metterci mano: ci sono molti ragazzi che soffrono, molti giovani in difficoltà che non possono avere questi privilegi e questo stato di vita che ti dà tutto quello che è possibile ricevere. Questa cosa bisogna saperla riconoscere, e noi siamo a posto con le riflessioni che abbiamo fatto.

Dobbiamo andare oltre. Domani saremo prontissimi ad agire, perché sappiamo l’importanza della partita e non possiamo portarci dietro delle cose, o rimanere incastrati in quello che è successo ieri sera. Dobbiamo liberarci da queste cose, abbiamo il nostro percorso da fare. Ora non rispondo più su questa cosa».

«La consapevolezza della nostra forza è più importante che essere consapevoli della forza di Malta e dell’Inghilterra »

Luciano Spalletti ha poi parlato in conferenza stampa del percorso di crescita che l’Italia sta affrontando e dei prossimi ostacoli da superare in ottica qualificazione, Malta e Inghilterra: «Di solito non c’è mai un’altra partita dove si possa riprendere ciò che si lascia in quella precedente. Tutte le partite sono fondamentali e importanti, per qualsiasi competizione. Io penso che essere consapevoli della nostra forza e di dove vogliamo andare sia molto più importante che essere consapevoli della forza di Malta e dell’Inghilterra. Quando saremo consapevoli di dove vogliamo andare e di chi vogliamo essere, queste squadre saranno un ostacolo, durissimo, da dover assolutamente superare per andare a dare gioia a tutti quelli che ci vogliono bene. È facilmente toccabile questa felicità che noi dobbiamo andare a restituire: domani sera ci sarà lo stadio pieno, Bari ha risposto in maniera eccezionale alla venuta della Nazionale e noi la vogliamo ringraziare fin da subito per tutto il calore che questi tifosi ci faranno sentire. Per noi, loro saranno un aiuto fondamentale.

Rischi? Ce ne sono sempre, quando si gioca una partita di calcio. L’errore che non dobbiamo commettere è quello di essere presuntuosi. È una cosa da evitare sempre, perché là dove comincia la presunzione finisce la crescita, e io li ho visti molto in crescita. Il rischio è che qualcuno creda abbordabile la partita contro Malta, perché bisogna invece meritarsela assolutamente. Poi bisogna cercare di sviluppare il calcio che vogliamo offrire al pubblico. Ci siamo messaggiati durante le pause e parlati per telefono, durante la settimana si è parlato tanto e si è sviluppata come meglio non poteva: vanno riproposte queste cose, quelle di cui abbiamo parlato e che poi abbiamo messo in pratica in campo. Bisogna stare attenti a quella che sarà la qualità di Malta: Marcolini fa giocare bene la squadra e bisognerà vedere la motivazione che gli infonderà. Giocare contro l’Italia è un biglietto da visita fondamentale: già all’andata hanno giocato un’ottima partita nonostante il risultato, e l’hanno fatto per meriti loro. Per noi è una partita assolutamente da vincere: c’è da stare in ordine, senza creare quella confusione o quel pasticcio di lasciarsi coinvolgere troppo in un calcio offensivo senza ordine basato sulle ripartenze e su quello che sa fare Malta».

Conferenza stampa Italia-Malta, Spalletti: «Bonaventura domani avrà spazio. Ho rimandato a casa Chiesa perché era solo al 30%»

Infine, il c.t. azzurro ha commentato alcune delle sue scelte in merito ai convocati, soprattutto riguardo a Bonaventura, tornato in azzurro dopo 3 anni, e Chiesa, rimandato a casa per infortunio: «Bonaventura? Avrà spazio. È in un momento in cui sta giocando un grandissimo calcio, sta facendo vedere la maturazione di tutti gli insegnamenti che si è procurato da solo, perché è un ragazzo intelligente e in questo momento meritava. L’altra volta già meritava, io ho avuto più possibilità per convocarlo. Può far parte dell’undici iniziale, sicuramente. Non convocherò altri giocatori: già così mi tocca mandarne uno in tribuna. Noi abbiamo 5 centrocampisti di ruolo, e c’è Udogie che in Premier League sta facendo il centrocampista: ha quella fisicità che potrebbe servire in funzione delle partite che andremo a giocare. Oltre al giusto equilibrio rispetto a quelle che sono le qualità di altri centrocampisti che abbiamo. Io più di 23 non ne posso portare: ho un problema domani a dover chiamare uno e dirgli di stare fuori, è un grosso problema perché poi lo sguardo è di chi si chiede cosa abbia fatto di male

Chiesa rimandato a casa? Sono successe diverse cose che hanno chiarito quello che è il tipo di rapporto che vogliamo avere con le società: abbiamo rimandato a casa giocatori che per noi erano parzialmente infortunati e poi sono andati nel club e hanno giocato subito, anche segnando. Stavolta è successo che non ha giocato nel club, è venuto e ha provato: probabilmente Zaccagni completerà quello che speravamo succedesse con Chiesa, nel senso di averlo a disposizione per martedì. Chiesa oggi ha provato, era al 30% delle sue possibilità e sentiva un po’ di dolore: era inutile stare ad aspettare. Oggi doveva allenarsi al 60/70%, domani andare forte e dopodomani fortissimo per poi poter giocare. Serve coerenza, lui era molto dispiaciuto. Zaccagni ha fatto la cosa inversa, oggi stava benino e l’ho fatto venire: ha fatto l’allenamento che doveva fare. Se ci sarà la progressione naturale rispetto a quello che hanno visto i propri medici probabilmente sarà a disposizione per martedì. Con l’Inghilterra ci dovremmo ritrovare con Orsolini, Berardi, El Shaarawy e Zaccagni. Siamo nelle condizioni di poter fare tutto quello che si può fare, anche domani: abbiamo 2 dei 3 attaccanti centrali che possono giocare anche a sinistra, può farlo Orsolini e viene El Shaarawy che mi ha spiegato gli allenamenti che aveva fatto, ho parlato anche con Mourinho. Noi siamo a posto e siamo felici.

In questo momento mi sento fortissimo, perché i calciatori che ho qui li ho scelti io: il presidente mi dà questa possibilità di scegliere. Sono calciatori fortissimi: abbiamo tutti ambizioni straordinarie e me l’hanno fatto vedere in questa settimana. Conta il campo, e quello che stanno facendo nei rispettivi campionati: stanno facendo tutti bene e mi stanno facendo vedere una crescita. Noi durante la settimana lavoriamo come se si fosse un club: non sono d’accordo col fatto che l’allenatore della Nazionale deve solo gestire. Tutti debbono gestire, il c.t. se vuole fare qualcosa di differente deve saper anche allenare in quella settimana specifica».

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