Conferenza stampa Italia-Ungheria, Mancini: «Ci saranno molti cambi»

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Tre giorni dopo il pareggio per 1-1 contro la Germania, L’Italia di Mancini torna in campo al “D. Manuzzi” di Cesena per la sfida di Nations League contro l’Ungheria allenata da Marco Rossi: ecco le dichiarazioni del tecnico jesino nella conferenza stampa della vigilia.

Italia-Ungheria, Mancini in conferenza stampa: «L’Ungheria gioca un ottimo calcio»

Il commissario tecnico della Nazionale Azzurra ha voluto spendere alcune parole per elogiare il lavoro svolto dal connazionale Marco Rossi sulla panchina dell’Ungheria, squadra che agli ultimi Europei si è dimostrata ostica per tutti gli avversari: «Marco Rossi è stato un mio compagno di squadra. Anzi, credo di averlo preso io alla Sampdoria. È un ragazzo perbene e un bravissimo allenatore: grazie a lui l’Ungheria è migliorata tantissimo e sta facendo un lavoro straordinario. L’Ungheria ha battuto l’Inghilterra – e pure con merito –, ha pareggiato con Francia e Germania all’Europeo. È una squadra difficile da affrontare, è molto fisica e ha qualità importanti in attacco: non sarà semplice. Cercheremo di fare del nostro meglio per riuscirci. Hanno centrali alti e molto forti, e poi l’Ungheria sta giocando un ottimo calcio. Non sarà una gara semplice, anche perché gare semplici non esistono più».

«Non diamo troppa pressione a Gnonto»

Pur preannunciando molti cambi nell’11 iniziale, Mancini non si è voluto sbilanciare riguardo ai nomi dei titolari. L’allenatore ha poi parlato di alcuni giovani in rampa di lancio, su tutti Scamacca e Gnonto: «La formazione titolare? Eh no, adesso no. Magari domani… Un po’ di cambi ci saranno sicuro. Non credo tutti, ma molti. Locatelli può essere adattato nel ruolo che ha ricoperto Cristante con la Germania, ma Bryan ed Esposito sono gli unici in questo gruppo che possono giocare da play. Donnarumma per me rimane il miglior portiere d’Europa… il portiere soffre un po’ di più rispetto agli altri quando si alterna. Ha un piccolo problema, valuteremo domattina: se lui si sente di giocare e vuol giocare, giocherà. Qui in gruppo sono rimasti diversi, anche Belotti ad esempio a cui avevo detto di andarsi a riposare.

Scamacca? Ha tutto per diventare un centravanti molto, molto bravo: è veloce, potente e tecnico. Può migliorare nello stacco, anche se è alto. È reduce però dalla prima stagione da titolare in Serie A: ci vorrà un po’ più di tempo, ma può diventare davvero un grande attaccante. Gnonto è un ragazzo, ha 18 anni e non gli va data troppa pressione: deve crescere tranquillamente. Per l’età che ha, sa giocare a calcio come pochi altri giocatori ed è molto veloce. Se lui cresce con calma, senza mettergli addosso troppa pressione, può far vedere le sue qualità importanti ed è un ragazzo intelligente: può crescere. Il suo ruolo migliore è la seconda punta, ma può fare anche l’esterno».

Conferenza stampa Italia-Ungheria, Mancini: «Se ci saranno nuovi giovani, esordiranno»

Infine, il tecnico jesino ha ribadito ancora la sua ferma volontà di far esordire nuovi giovani con la maglia azzurra, chiedendo alla stampa di non caricarli con troppa pressione mediatica: «La nuova “filosofia” di gioco? Si può vincere in qualsiasi modo, non c’è una ricetta particolare: con tutti i sistemi si può vincere. Con la Germania nei primi 20 minuti non siamo riusciti a prenderli bene perché loro non erano male, mi sembra… In seguito invece la partita è stata in totale equilibrio. Erano tutti giocatori nuovi: è chiaro che ci vuole un po’ di tempo. È anche possibile che il gruppo si rinnovi ulteriormente nei prossimi giorni. Se ci saranno nuovi giovani nei 23, domani esordiranno: non è un problema far giocare calciatori esordienti e metterli alla prova in gare difficili».

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