Conferenza stampa Juventus-Inter, Inzaghi: «Juve in ripresa»

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Alle 20:45 di domani, bianconeri e nerazzurri si contenderanno nella splendida cornice dell’“Allianz Stadium” di Torino il primo Derby d’Italia stagionale. La diretta TV della gara (valida per il 13º turno di Serie A) sarà trasmessa in esclusiva sulla piattaforma streaming di DAZN. Oggi, il tecnico dell’Inter Simone Inzaghi ha risposto in conferenza stampa ai giornalisti in vista della gara contro la Juventus.

Juventus-Inter, Inzaghi in conferenza stampa: «La Juventus è una squadra in salute»

L’allenatore piacentino ha esordito presentando la difficile partita contro i bianconeri, spendendo alcune parole di encomio per la squadra allenata da Massimiliano Allegri, nonostante la recente eliminazione dalla Champions League: «Sappiamo la partita cosa rappresenta, è il Derby d’Italia, una partita molto sentita da tifoseria e società. Sappiamo che troviamo un avversario in salute, che come l’Inter ha vinto 4 delle ultime 5 gare. Conosciamo le difficoltà che ci saranno, troveremo una squadra in ripresa e uno stadio molto molto caldo. Sappiamo quanto conta per lo scudetto, ma anche che mancano 25 partite alla fine: fra una settimana ci sarà la sosta per il mondiale e poi ci sarà più di un girone. Domani è importantissima per entrambe, questo sì.

Dovremo muoverci, avere mobilità, perché la Juve ha ottimi difensori e alterna le due fasi: ha momenti in cui ti viene a prendere e altri in cui si abbassa con il baricentro. Abbiamo visto i dati: dovremo essere bravi a fare una buona gara a livello di possesso palla, perché si sanno difendere bene di squadra. Secondo Allegri l’organico dell’Inter è più forte? Ognuno ha la sua opinione, Allegri lo dice dall’anno scorso quindi immagino sia il suo pensiero. Il mio sulla Juve l’ho detto: hanno avuto dei problemi ma ha due squadre intere molto forti e in più sta lanciando giovani a ripetizione. Ha la rosa più lunga della Serie A e giovani che sono risorse importanti. Sappiamo che troviamo una squadra che è uscita dalla Champions, sarà ancora più avvelenata. Io ho grande stima per Allegri, ha vinto e riesce sempre a tirare fuori il meglio dalle proprie squadre. Dovremo fare una grandissima gara di corsa, di qualità e di attenzione e avere grande personalità».

«Lukaku e D’Ambrosio out, Brozović in panchina»

In seguito, Inzaghi ha parlato della situazione infortuni in casa nerazzurra, che condizionerà inevitabilmente la scelta dell’11 iniziale: «Domani giochiamo senza Lukaku e D’Ambrosio, con Bastoni che è da valutare perché stanotte ha avuto la febbre e non si è potuto allenare oggi. Valutiamo se portarlo già da stasera o da domani… un allenatore vorrebbe avere a sua disposizione tutte le “frecce”. Per quanto riguarda Lukaku, la prossima settimana farà un esame, però penso di non avere speranze per l’ultima partita. Dispiace per il ragazzo: in questi 60 giorni ha lavorato tantissimo per esserci e purtroppo non abbiamo potuto utilizzarlo e in Champions non l’abbiamo avuto, ma lo aspetteremo.

Brozović è un giocatore importantissimo nella nostra economia: in questi 2 giorni mi ha stupito per come ha lavorato. Non sono i 60 giorni di Lukaku, ma sono quasi 40: sono tanti giorni di assenza, ma in questi ultimi 2 ha lavorato molto bene. Non penso possa partire dall’inizio, però vedremo come andrà la partita e sono contento, perché è un giocatore fondamentale per noi. È un’assenza di cui si è parlato poco per fortuna, grazie ai suoi compagni. Ma speriamo di poterlo utilizzare al meglio nelle partite fino alla sosta».

Conferenza stampa Juventus-Inter, Inzaghi: «Le sconfitte negli scontri diretti? Con la Roma eravamo già in ripresa»

Il tecnico nerazzurro ha poi spaziato su varie tematiche, dagli scontri diretti (quest’anno spesso persi dall’Inter) alla sosta per il Mondiale, passando per i troppi gol subiti in trasferta: «Quest’anno abbiamo sofferto gli scontri diretti: l’ultimo che abbiamo affrontato è stato quello con la Roma dove avevamo già dimostrato di essere in ripresa. Poi abbiamo giocato con Barcellona e con Bayern con esiti diversi. Sappiamo che domani ci saranno due squadre in salute, che in campionato sono reduci da 4 vittorie e 1 sconfitta. Abbiamo avuto due percorsi diversi in Champions ma rispettiamo la Juventus. Sappiamo la forza di questa squadra, che ha avuto tanti infortunati ma ha trovato anche grande qualità nei giovani. Abbiamo rispetto, non paura.

I troppi gol subiti in trasferta? Se parliamo di Monaco, lì ho visto tantissime cose positive: se n’è parlato poco, ma abbiamo giocato contro una delle due squadre più forti d’Europa, insieme al City. Ci è stato negato il rigore e ci è stata negata l’occasione di Lautaro: magari sbloccandola sarebbe andata diversamente. Poi eravamo entrambe qualificate e se n’è parlato poco. Per i gol in trasferta, i dati vanno sempre guardati e io li guardo attentamente. C’è una differenza nei dettagli su cui dobbiamo lavorare: la differenza di gol è notevole e non deve esserci.

Se dispiace fermarci? La squadra sta bene, però lo sapevamo: mancano queste ultime 3 partite da qui alla fine: abbiamo qualche problemino ricorrente da inizio anno con giocatori importantissimi. L’augurio è di finire al meglio queste 3 partite e poi ripresentarsi a gennaio con tutta la squadra a disposizione, mai avuta durante l’anno. Secondo Sacchi giochiamo troppo in contropiede? Non rispondo. Ho risposto per la partita di Monaco, dalla quale ho avuto ottime indicazioni, perché ci sono stati giocatori giovani che hanno giocato contro una squadra fortissima e giocatori che non giocavano da tempo che mi hanno dato grandi risposte. Penso a Darmian da terzo di difesa o a Gagliardini che non giocava dalla 3ª di campionato. Mi dispiace per il risultato, però mi sono portato via cose molto positive da Monaco».

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