Conferenza stampa Lazio-Inter, Inzaghi: «Out Mkhitaryan»

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Domani sera, alle ore 20:45, l’Inter di Simone Inzaghi fa visita alla Lazio di Sarri: il tecnico piacentino ha parlato come di consueto nella conferenza stampa della vigilia. La gara sarà trasmessa in diretta da DAZN e teatro della sfida sarà lo stadio “Olimpico” di Roma. Ecco le parole del mister nerazzurro in press conference.

Lazio-Inter, Inzaghi in conferenza stampa: «Gagliardini potrebbe giocare al posto di Çalhanoğlu»

Inzaghi ha esordito analizzando punti di forza e debolezza dell’avversario che si troverà di fronte domani sera, la Lazio di Maurizio Sarri: «Affrontiamo una squadra forte, che quest’anno si è migliorata sicuramente nell’organico. Ha mantenuto tutti i giocatori più forti e sappiamo che dovremo fare una gara di personalità, perché troveremo una squadra preparata, organizzata, uno stadio importante con tanta gente. Dovremo fare una partita attenta. A Immobile mi lega un grandissimo affetto: ha fatto stagioni importantissime con me, l’ha rifatta l’anno scorso con Sarri. So che è una partita particolare per tutti, a cui teniamo tutti: spero che Ciro faccia sempre gol, ma che magari domani si riposi.

Queste sono partite sempre difficili da affrontare, personalmente ho affrontato Sarri quando era a Napoli, quando era alla Juve: ora alla Lazio. È un allenatore che dà un’impronta alle proprie squadre, poi abbiamo visto che ogni partita ha una storia a sé. L’anno scorso le due gare sono andate diversamente tra andata e ritorno. Gagliardini al posto di Çalhanoğlu per marcare meglio Milinković? Può essere un’opzione, Roberto ha fatto un buonissimo ingresso domenica. È partito in ritardo perché aveva un problema che si portava dietro, ma è un ballottaggio che ho in testa come tanti altri, sapendo che da domani c’è un tour de force. Ho tanti dubbi, ho la fortuna di averli e di allenare giocatori importanti che quotidianamente mi impongono di fare delle scelte e mi mettono in difficoltà».

«Tutti hanno giocato le prime due partite nel migliore dei modi»

Il tecnico piacentino ha poi parlato dei miglioramenti nella condizione di alcuni giocatori, su tutti Škriniar e Lukaku, confermando invece l’assenza di Mkhitaryan: «Škriniar? Lo vedo molto bene, concentrato, attento. C’è stato qualche problemino a inizio preparazione: veniva da un infortunio con la nazionale. Era una cosa nuova per lui perché non aveva mai saltato un allenamento negli ultimi anni. Invece questa volta ha dovuto rallentare per 40-45 giorni e la sua condizione sta crescendo ora. Penso che Lukaku abbia fatto le prime due gare nel migliore dei modi. Non è un discorso che riguarda solo Romelu, ma tutta la squadra. Sappiamo che la condizione sta migliorando e che abbiamo giocatori con fisicità importante: quindi sapevamo di avere bisogno di alcune partite importanti. Siamo partiti abbastanza bene, vogliamo proseguire cercando di migliorare tutti i nostri giocatori, Lukaku compreso. Vogliamo recuperare anche Mkhitaryan, che sarà molto importante. Saranno 19 partite con una sosta di seguito: dovremo cercare di avere tutti gli effettivi a disposizione. Domani partono tutti tranne Henrix».

In seguito ha fatto anche alcuni accenni in merito alla posizione in campo in cui intende utilizzare Asllani e Dimarco: «Asllani è un ragazzo che sta lavorando molto bene, è normale che sia arrivato con grandissime aspettative, ma mi sta soddisfacendo. È stato preso per aiutare Brozović in quel ruolo, ora non avendo Mkhitaryan e con una mezzala in meno può capitare che possa essere utilizzato lì, anche se personalmente lo vedo più come “play” davanti alla difesa. Dimarco è un giocatore moderno, con grandissima tecnica e mobilità: si sta ritagliando uno spazio importante. Io più che da mezzala lo vedo da quinto o da terzo, chiaramente di partita in partita che andremo ad affrontare lo valuteremo. È un giocatore che può fare entrambi i ruoli nel migliore dei modi, di volta in volta cercherò di utilizzarlo nel migliore dei modi».

Conferenza stampa Lazio-Inter, Inzaghi: «Scontro diretto? In Italia nessun avversario è scontato»

Interrogato dai giornalisti in conferenza stampa, si è “smarcato” agilmente da un argomento spinoso come quello del turnover preferendo parlare dell’importanza di questo primo scontro diretto: «Se quest’anno farò un turnover “scientifico”? Non mi piace come definizione, ma so che bisogna cambiare e l’anno scorso è stato fatto abbastanza. Adesso, come ho detto, siamo all’inizio: la squadra sta bene, ma sceglierò la formazione di volta in volta, senza stravolgere ma cambiando 3-4 elementi a seconda delle partite. Sappiamo quanto sono importanti gli scontri diretti, fino all’anno scorso a parità di punteggio sarebbero stati determinanti. Però già in queste due prime partite abbiamo visto come in Italia nessun avversario sia scontato: squadre importanti hanno perso qualche punto e quindi tutti gli scontri hanno grande importanza».

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