Conferenza stampa Lazio-Juventus, Sarri: «Immobile? Dipende da lui»

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Conferenza Lazio Sassuolo Sarri

Alle 18:00 di domani, lo stadio Olimpico di Roma sarà teatro del primo big match della 13ª giornata di Serie A. La Juventus di Allegri farà infatti visita alla Lazio di Sarri, che oggi ha parlato in conferenza stampa della gara. In classifica, le due squadre sono separate da soli 3 punti, con i biancocelesti a quota 21 e la Vecchia Signora a 18. La sfida sarà perciò importante per definire le ambizioni europee delle due compagini in vista del prossimo anno. 

Conferenza stampa Lazio-Juventus, Sarri: «Ronaldo non allenabile? Mai detto»

Il tecnico laziale ha rilasciato diversi commenti sugli avversari di domani, facendo anche riferimento al suo passato in bianconero che gli ha portato il 1º scudetto vinto in carriera: «Il punto di forza della Juventus non è solo l’attacco, ci sono singoli di alto livello in ogni ruolo: la Juve ha la squadra più profonda e forte del campionato. Dobbiamo evitare che abbiano troppo il possesso della palla, che invece dovremo cercare di avere noi. Rivalità con Allegri? Gli scontri tra gli allenatori sono tutti dei giornalisti: domani giocano Lazio e Juventus. Non ho mai detto che Ronaldo non fosse allenabile: sono dei virgolettati che i giornalisti mi attribuiscono. Dell’anno alla Juve mi è rimasto un campionato vinto: per uno come me che ha cominciato nelle categorie basse è qualcosa di importante, che chiude un cerchio di vent’anni pieni di sacrifici. Sono arrivato lì in un momento particolare, venivano da 8 campionati vinti: era inevitabile che dessero lo scudetto per scontato. Invece è stato un campionato difficile, c’è stato anche il lockdown. Non so sia attualmente più forte il nostro centrocampo o il loro, so solo che abbiamo entrambi ottimi giocatori. È tutto da vedere, anche loro stanno aprendo un ciclo nuovo. Saranno a metà del percorso, non sono quello che vogliono diventare. Io sono contento di quelli che ho, penso che possano ancora migliorare».

«Se Immobile ci sarà? Dipende da lui e dallo staff»

L’allenatore di origini toscane ha poi commentato la situazione della squadra al rientro della sosta nazionali, soffermandosi sullo stato di forma dei centrocampisti e sugli infortunati: «È sempre complicato rivedere i giocatori dopo la sosta: non è facile per loro spezzare l’equilibrio e ritrovarlo. La partita dopo la sosta è difficile per tutti: per noi soprattutto, visto che non abbiamo ancora una mentalità consolidata. Per noi Luis Alberto è un giocatore importantissimo. Non è un caso che la squadra stia giocando bene da quando lui ha cominciato a fornire prestazioni di alto livello. Stiamo impostando la squadra su di lui e Milinković-Savić, per farli rendere in maniera importante. È un percorso lungo, ma ci vogliamo provare. Inserire Basić per avere più fisicità? Io non voglio mai andare a giocare sulle qualità degli avversari. Anche se ne cambiamo 3 o 4, difficilmente avremo la fisicità della Juventus. Anzi, mi piace puntare sull’opposto: in alcune situazioni può essere un vantaggio, in altre uno svantaggio. L’edema di Immobile è risolto, ma c’è un piccolo segno che indica ancora qualche margine di rischio. Domani mattina farà un ulteriore controllo. Se può farcela? Dipende da lui e dallo staff medico. Ieri Marusić era ancora positivo al Covid, e con una carica morale bassissima. Spero rientri il prima possibile. Lazzari in allenamento va sempre bene, corre sempre a duemila: non penso che avrà grossi problemi a reggere il campo domani».

Lazio-Juventus, Sarri in conferenza stampa: «Con Lotito ottimo rapporto»

Infine, Sarri ha parlato dell’obiettivo 4º posto, del suo rapporto con il Presidente Lotito e del calendario complicato che attende la Lazio: «Obiettivo 4º posto in caso di vittoria? Dobbiamo risolvere i nostri problemi prima di pensare agli obiettivi materiali. Tre partite fatte bene significano poco. Avere continuità è una cosa diversa: essere tosti per 15 giorni riesce a tutti, farlo per 3 mesi no. Con Lotito parlo quasi tutti i giorni, ci scambiamo opinioni. Abbiamo un rapporto molto diretto, gli ho sempre detto quello che penso, poi deciderà lui quello che vorrà fare. Se voglio fare io le scelte economiche, devo comprarmi la società. Secondo me, comunque, ci sono i margini per crescere. Il trittico Juventus-Lokomotiv-Napoli? È dura per tanti motivi, giocheremo a Mosca e poi a Napoli. Tre partite per noi importantissime le giochiamo con un calendario difficile: cronologicamente diventa dura recuperare tra una gara e l’altra. Per il momento pensiamo solo a domani, senza pensare oltre: spendiamo tutto ciò che c’è da spendere, poi penseremo alla Lokomotiv».

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