Domani sera, alle 20:45, gli azzurri allenati dal nuovo c.t. Luciano Spalletti affronteranno all’“Arena nazionale Toše Proeski” di Skopje la nazionale macedone in una gara preziosissima per il cammino di qualificazione ad EURO 2024: l’allenatore di Certaldo ha parlato ai microfoni dei giornalisti nella conferenza stampa alla vigilia di Macedonia del Nord-Italia.
«Chiesa e Pellegrini assenti? Ce ne sono anche altri»
Prima di iniziare la conferenza stampa vera e propria di Macedonia del Nord-Italia, Spalletti ha rilasciato alcune dichiarazioni a Sky Sport e alla Rai, soffermandosi soprattuto sull’emozione che la Nazionale dovrà trasmettere agli italiani e sulle defezioni di Chiesa e Pellegrini: «Bisogna riuscire a far emozionare tutti gli italiani, noi siamo il gruppo di tutti gli italiani: oltre a fare risultato dobbiamo far nascere questo amore. Per il momento siamo i “selezionati della Nazionale”: sarà il campo a dire se saremo l'”Italia”. La nostra storia come Nazionale è importantissima: ci è stata data dai mitici di cui fa parte Gigi Buffon. È una storia bella con qualche ferita. Noi dobbiamo pensare a rimettere a posto queste ferite che ha il calcio italiano.
Cercheremo di essere squadra e di fare la gara contro la Macedonia. Proveremo a avere un ordine ma dobbiamo lasciare la possibilità all’estro e alla fantasia di alcuni giocatori di uscire. Noi abbiamo ricevuto la totale disponibilità da parte dei ragazzi, sono stato felicissimo di averli visti in campo e sono fiducioso per la gara.
Le assenze non spostano nulla, non cambia niente. Noi abbiamo a disposizione 30 calciatori e ci fidiamo di tutti loro, ce ne sono anche altri. Poi è la prima volta che ho un Presidente che mi prende tutti quelli che volevo… non ho mai avuto un presidente così (ride n.d.r.). Me li ha comprati tutti: meglio di così, più tranquillo di così, come devo essere? Sono cose che ci dispiacciono, ma abbiamo usato i metodi di un club. Non abbiamo insistito e al primo avvertimento di un piccolo problema li abbiamo lasciati liberi. Potevamo pensare anche di forzare per martedì, ma abbiamo deciso di fare così perché abbiamo anche altri calciatori. Chi al posto di Chiesa? Quello è il ruolo di Zaccagni, Raspadori lo sa fare perché anche a Napoli ultimamente ha giocato lì. E poi ce ne sono anche altri…».
Conferenza stampa Macedonia del Nord-Italia, Spalletti: «Mi emozionerò sentendo l’inno»
L’ex tecnico del Napoli ha poi ribadito in modo simile i concetti espressi in conferenza stampa: «Mi emozionerò quando sentirò l’inno. È la prima volta che ho un presidente che mi compra tutti i giocatori che chiedo e mi ha detto che ne può comprare anche altri… Questo mi rende molto tranquillo, perché li ho scelti tutti io e voglio da loro la giusta risposta.
Domani sopra ogni altra cosa conta l’atteggiamento: non dobbiamo mai sentirci vittime, ma andare sempre alla ricerca di quello di cui abbiamo parlato per tutta la settimana. La speranza è sempre che il risultato sia una conseguenza di questo atteggiamento. Abbiamo calciatori forti: tutto ciò che serve per fare un buon calcio. Ci saranno anche momenti in cui dovremo difenderci, ma il nostro obiettivo è sempre quello di far innamorare i tifosi della Nazionale».