Coppa Italia: Atalanta-Napoli, le parole di Gasperini alla vigilia

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In palio la finale di Coppa Italia del prossimo 19 maggio contro la vincente di Juventus-Inter: l’Atalanta di Gasperini e il Napoli di Gattuso si ritrovano faccia a faccia per il ritorno della semifinale, dopo lo 0-0 dell’andata al “Maradona”. Risultato che favorisce i partenopei, i quali possono giocare anche per il pareggio (tranne lo stesso dell’andata che porterebbe ai supplementari). Dal canto suo però, la Dea ha segnato 15 volte (almeno due reti a gara) nelle ultime 16 partite casalinghe nella competizione. Attualmente in campionato vanta il secondo miglior attacco con 48 gol segnati, alle spalle dell’Inter (51).

Sarà la terza sfida tra le due squadre in Coppa Italia in casa dei nerazzurri. 1-1 nel 1973 e vittoria 1-0 dei partenopei nella finale di ritorno del 1987, con gol di Bruno Giordano. Gli orobici hanno superato la semifinale della coppa nazionale quattro volte su sei, l’ultima volta nel 2019 quando poi persero in finale con la Lazio. L’Atalanta ha inoltre vinto la competizione in un’unica occasione, nel 1963. Il Napoli, invece, potrebbe raggiungere la seconda finale consecutiva di Coppa Italia per la prima volta nella propria storia, dopo il successo dell’anno scorso contro la Juventus.

Atalanta-Napoli, Gasperini: «L’accesso alla finale conta tanto per noi»

Le parole di mister Gian Piero Gasperini alla vigilia della sfida: «Penso che sarà una partita diversa rispetto all’andata. Domani ci giochiamo, per così dire, il secondo tempo di queste semifinali e sarà quello decisivo. Ogni situazione andrà sfruttata al massimo e i margini di errore si ridurranno. Abbiamo visto però all’andata che siamo competitivi anche contro una squadra di valore come il Napoli».

La rimonta subita dal Torino in campionato da 3-0 a 3-3 è già archiviata. «Per fortuna si gioca ogni tre giorni e bisogna pensare subito alla partita successiva. E questa sarà molto importante perché ci giochiamo in casa contro il Napoli l’accesso alla finale ed è un’opportunità da sfruttare. Conta tanto per noi, così come per loro, perché non si arriva a una finale di coppa tutti gli anni».

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