Juventus-Inter parte seconda: torna il Derby d’Italia per il ritorno della semifinale di Coppa Italia, che deciderà se sarà la squadra di Pirlo o quella di Conte ad approdare in finale. Si parte dall’1-2 per la Vecchia Signora a “San Siro”, con la doppietta di Cristiano Ronaldo che ha risposto al vantaggio iniziale di Lautaro Martinez.
Juventus-Inter, Pirlo: «Si parte da 0-0»
Le parole del tecnico bianconero Andrea Pirlo alla vigilia della sfida: «Dovremo giocare da Juve, come stiamo facendo nelle ultime partite. È il secondo round di una grande sfida, che può permetterci di arrivare in finale, obiettivo che dobbiamo centrare a tutti i costi. Sarà una battaglia ma siamo pronti per affrontarla: bisogna partire con l’atteggiamento di essere alla pari, si comincia da zero a zero perché non possiamo rimanere con la testa alla vittoria dell’andata.”
Il mister della Juventus ha quindi affermato che ci vorrà massima concentrazione: «È come se fosse una finale, si azzera tutto e quindi dovremo essere aggressivi e concentrati, l’obiettivo è troppo importante per lasciarcelo scappare».
Sui nerazzurri: «L’Inter è una squadra molto organizzata, la conosciamo bene così come il suo allenatore. Ha giocatori molto forti, torneranno sia Lukaku che Hakimi, due pedine fondamentali per il loro sviluppo di gioco. Dovremo stare attenti».
Report sullo stato di salute della rosa: «La squadra sta bene e sta recuperando, a parte qualche acciacco che stiamo valutando di giorno in giorno. In porta torna Buffon e dal primo minuto giocherà anche Kulusevski. 11 partite in 34 giorni? Stiamo bene, è naturale che ci sia un po’ di stanchezza sia fisica che mentale ma lo sapevamo già dall’inizio della stagione che il cammino sarebbe stato lungo e faticoso. Adesso dobbiamo stringere i denti e cercare di dare il meglio, siamo nel bel mezzo di partite importanti».
Ritrovata la solidità in difesa
La Juventus è cresciuta sotto diversi aspetti: «Siamo molto positivi sotto l’aspetto mentale, crediamo in quello che facciamo e questo è già un bel punto di partenza. Abbiamo in testa obiettivi ben precisi che vogliamo raggiungere. Le sconfitte ci hanno convinto che possiamo fare grandi cose, abbiamo tanta qualità all’interno del gruppo, 23 titolari che possono giocare qualsiasi partita. In difesa siamo più compatti, giochiamo da squadra, corriamo l’uno per l’altro e ci aiutiamo in ogni situazione. Questo ti fa fare risultato: non prendere gol non è solo merito della difesa ma di tutta la squadra, il pressing parte già dagli attaccanti».