L’Inter allo Stadio Olimpico di Roma si aggiudica la nona Coppa Italia della propria storia, agganciando così la Roma nell’albo d’oro. Pur soffrendo, i nerazzurri ribaltano la sfida in salsa argentina: al 3′, infatti, Nico Gonzalez apre in giochi. Ci pensa poi Lautaro Martinez a rovesciare il risultato con una fantastica doppietta. Nella ripresa i viola alzano il pressing e sfiorano a più riprese il pari, ma non basta per portare la gara ai supplementari. I ragazzi di Vincenzo Italiano rimangono così a 6 trionfi nel torneo: l’ultima volta nel 2001. Ora per entrambe le compagini in arrivo le finali europee. A seguire le pagelle di Fiorentina-Inter.
Le pagelle di Fiorentina-Inter
Prima di analizzare le pagelle dei protagonisti di Fiorentina e Inter, diamo un giudizio alla prova del direttore di gara.
Arbitro: Irrati 6 – Il fischietto della sezione di Pistoia amministra all’europea, lasciando scorrere il gioco. Gara sostanzialmente corretta, tanto che il primo cartellino è estratto al 54′ minuto. Troppo leggero il contatto in area di Dumfries su Sottil: l’olandese prende posizione e lo sbilancia leggermente, non ci sono gli estremi per la massima punizione. Seguono le pagelle di Fiorentina-Inter.
Pagelle Fiorentina
Terracciano 6 – Incolpevole sui gol subiti, ci mette una pezza sul siluro di Lukaku che avrebbe chiuso il match. Trasmette sicurezza al reparto.
Dodo 5,5 – Troppi scivoloni e palloni persi banalmente possibili cause di ripartenze letali. Poco preciso nei cross, non termina la propria gara (82′ Terzic s.v.).
Milenkovic 5,5 – Si fa uccellare da Lautaro in occasione del raddoppio, da lì in poi non corre altri particolari rischi. Tuttavia, il suo è un errore di lettura decisivo.
Martinez Quarta 6 – Non compie particolari svarioni, cattivo in alcune circostanze, come quando affonda in pieno tackle su Dumfries. Comunque efficace (70′ Ranieri 6 – Contiene bene Lukaku, ingresso con la giusta attenzione).
Biraghi 6 – Rispetto al dirimpettaio è più propositivo e la maggior parte dei traversoni parte dai suoi piedi. Rischia poco anche dietro.
Amrabat 6 – Solito metronomo, oggi senza infamia e senza lode. Forse pecca un po’ in ferocia rispetto ad altre uscite (70′ Jovic 5 – Ha due grandissime chance e le getta alle ortiche. Continua a dimostrarsi una falsa promessa).
Castrovilli 5,5 – Poca fluidità con la palla tra i piedi. Non si inserisce con i tempi giusti e non trova il giuzzo (60′ Mandragora 6 – Garantisce maggiore ordine, lo fa senza apprensioni).
Gonzalez 6,5 – –Stappa il match con un ottimo inserimento da centravanti (quello che è un po’ mancato ai toscani in questa stagione). Lascia sempre in ansia gli esterni nerazzurri, costringe Handanovic alla parata.
Bonaventura 6 – Uomo ovunque, lo si vede anche a recuperare dietro. Finisce stremato, ma è comprensibile in una stagione in cui, a 33 anni, ha dato tutto.
Ikoné 6 – Inizia benissimo con il traversone che libera Nico Gonzalez per il gol. Poco a poco perde di efficacia e diventa prevedibile (60′ Sottil 5,5 – Non trova il guizzo per riaccendere la gara).
Cabral 5,5 – Come di consueto sgomita e fa salire la squadra, ma sotto porta, stretto nella morsa dei tre centrali, non trova mezzi per azzannare.
Allenatore: Italiano 6 – La sua Fiorentina parte col suo marchio di fabbrica, con grande aggressività e recupero palla. Bastano un paio di distrazioni dietro e il primo grande sogno stagionale è svanito. Nella ripresa alza i giri del motore ma non basta. Ora grande attesa per Praga, per un trofeo che manca da troppo tempo sulla riva dell’Arno.
Pagelle Inter
Handanovic 6,5 – Un paio di uscite da brividi, ma blinda la porta su Nico Gonzalez e Jovic. Ritrova la fascia da capitano e la prestazione.
Darmian 6,5 – Conferma il suo grande andamento nel braccetto di difesa, contiene bene e non sbaglia praticamente nulla.
Acerbi 6,5 – In grande scioltezza su Cabral, soffre maggiormente con l’ingresso di Jovic. Tiene botta fino al termine.
Bastoni 6 – Del terzetto è colui che va maggiormente in affanno. Tagliato a metà strada nello 0-1, si becca un giallo evitabile e Inzaghi non perdona con la legge della sostituzione dell’ammonito (58′ De Vrij 6 – Chiude bene gli spazi e dà slancio anche in ripartenza).
Dumfries 6 – Oggi è maggiormente impegnato a contenere la frenesia di Ikoné e Nico Gonzalez. Poco spazio per le sgroppate, ma tiene bene la posizione.
Barella 6,5 – Il nono assist stagionale è la fotocopia della sua ottima stagione. Solito uomo onnipresente in tutte le fasi, impossibile rinunciare a lui.
Brozovic 6 – Regia senza particolari criticità, supera l’impasse iniziale con sicurezza tra i piedi.
Calhanoglu 7 – Uno degli uomini chiave della stagione dell’Inter. Confeziona un cioccolatino per il pareggio di Lautaro e con i suoi tocchi strappa gli applausi dell’Olimpico. Contrariato al momento del cambio (83′ Gagliardini s.v.).
Dimarco 6 – Meno esuberanza sulla fascia poiché gli esterni alti di Italiano meritano particolare attenzione. Gara di maggior sacrificio (68′ Gosens 6 – Ha un buon tempo di scatto ma sbaglia la rete del possibile 1-3).
L. Martinez 7,5 – Fa tutto da solo. Si inventa due gol: il primo con un grande tempo di inserimento a tagliare la difesa, il secondo con un grande senso dell’anticipo. Ad oggi è in formissima (83′ Correa s.v.).
Dzeko 5,5 – Si divora un gol a tu per tu con Terracciano. Fa a sportellate ma non trova gli spazi giusti, sottotono (58′ Lukaku 5,5 – Ha una buona occasione, ma fatica a tenere palla là davanti).
Allenatore: Inzaghi 6,5 – Oramai è l’uomo della Coppa Italia, secondo trionfo di fila in due anni. In questa circostanza parte male, sembra subire l’ondata viola ma ha la forza di tenere in piedi i suoi e rimontare la gara. Gestisce bene le energie e solleva la coppa al cielo. Col City servirà qualcosa di più nel gioco, ma lui è il MVP delle finali. Appuntamento a Istanbul.