Coppa Italia, le pagelle di Inter-Milan (3-0): che Toro!

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Grande vittoria per l’Inter di Inzaghi nel ritorno della semifinale di Coppa Italia contro il Milan, dopo lo 0-0 dell’andata. I nerazzurri si sono imposti per 3-0 giocando una gara spigliata e cinica, segnata da una super prestazione del Toro Lautaro Martínez, autore di una doppietta pregevole. Nel finale c’è stata gloria anche per il nuovo acquisto nerazzurro Gosens, che ha trovato la prima rete con la Beneamata su assist di Brozović. Il Milan, quasi mai abbastanza pericoloso dalle parti di Handanovič, recrimina per un gol annullato a Bennacer a causa del fuorigioco attivo di Kalulu, che avrebbe potuto riaprire la gara. Analizziamo ora le pagelle del derby di Coppa Italia fra Inter e Milan.

Le pagelle di Inter-Milan

Prima di passare alle pagelle di giocatori e allenatori di Inter-Milan, proponiamo quelle del giudice di gara e dei suoi assistenti.

Arbitro: Mariani 6,5 Gestisce bene i vari momenti di una partita che poteva innervosirsi da un momento all’altro. Nel primo tempo è bravo a lasciar correre in diverse occasioni evitando di interrompere ripetutamente il gioco. Nel secondo commette alcuni errori, come il fallo non ravvisato su Sánchez che porta ad una punizione pericolosa per il Milan sul ribaltamento di fronte. Il VAR aiuta lui e i suoi assistenti in occasione del fuorigioco attivo (giusto) di Kalulu (Costanzo/Passeri 6).

Pagelle Inter

Handanovič  6,5 – Il numero 1 sloveno non è chiamato ad interventi prodigiosi nel corso della partita, ma il buon posizionamento gli consente di non farsi sorprendere da Leão e da Sælemækers. Con un’incertezza in uscita sull’incursione di Theo Hernández rischia di combinarla grossa, ma Perišić salva sulla linea.

Bastoni 7 – L’azzurro esce coi crampi nel finale di gara, ma la sua prestazione è impeccabile. Marca senza difficoltà prima un evanescente Sælemækers, poi un confusionario Messias. In disimpegno è ordinato e coraggioso come al solito, e la sua impostazione lucidissima. Non esita a farsi vedere anche davanti, inserendosi fra le linee difensive rossonere ad inizio partita (79′ D’Ambrosio s.v.).

De Vrij 6,5 – L’olandese, al rientro dell’infortunio, non viene messo mai in difficoltà da uno spento Giroud. In anticipo sulla lettura di tutti i palloni, stasera non deve fare gli straordinari. L’incubo del derby perso in campionato è definitivamente cancellato.

Škriniar 7 – Altra partita mastodontica del gigante slovacco. Nel primo tempo soffre non poco l’1 contro 1 di Leão, ma è bravo a temporeggiare e a mandare il portoghese sul piede debole, tenendolo poi sempre girato quando riceve palla spalle alla porta. Quando c’è da ringhiare, lo fa con la solita grinta.

Perišić 7Giù il cappello per Ivan Perišić, giocatore ormai completo. Davanti offre la solita spinta senza entrare – stavolta – in nessuno dei gol nerazzurri. La sua vera forza, però, risiede ormai nelle letture difensive (con una diagonale ben fatta anticipa Kessié sulla linea) e nel carattere che trasmette ai compagni catechizzandoli ogni volta che può. Vero leader in campo (79′ Gosens 6,5 – Giusto il tempo di mettere una decina di minuti nelle gambe e di siglare la sua prima rete con l’Inter. Può essere l’arma in più di Inzaghi nel finale di stagione).

Çalhanoğlu 6 – 73′ senza lode né infamia per il turco, che è ordinato quando si tratta di costruire e attento in copertura. Esegue piuttosto male rispetto al solito i diversi calci da fermo che gli capitano, forse perché, da ex, sente la partita più di altri (73′ Vidal 6,5 – Subentra per far rifiatare Çalhanoğlu in vista delle prossime partite di campionato, ma è una riserva di lusso: alla prima occasione utile vede la possibilità di segnare il 3º gol e serve un pallone d’oro sulla corsa di Brozović).

Brozović 7,5Imprescindibile. Corre come un forsennato per tutto il rettangolo di gioco mantenendo sempre una lucidità impressionante nelle scelte e una reattività felina nei contrasti. Basti ricordare che all’82’ ha ancora benzina in corpo per l’incursione in profondità che chiude definitivamente il derby.

Barella 6,5Partita muscolosa di Bare, che chiude bene gli spazi al limite dell’area di rigore nerazzurra e fa ripartire velocemente le azioni in contropiede. Calcia di poco alto il tiro al volo per il potenziale 2-0.

Darmian 7 – Preferito da Inzaghi a Dumfries sulla fascia destra, non fa rimpiangere il compagno olandese. Prestazione magistrale davanti (serve l’assist per l’1-0 di Martínez dopo soli 4′) e dietro, dove contiene con diligenza senza particolari patemi Theo Hernández e raddoppia Leão.

L. Martínez 8,5 – Che sia una delle sue partite lo fa intendere poco dopo il fischio d’inizio, quando sblocca il risultato con un movimento da bomber di razza e una mirabile conclusione al volo. Il 2-0 è un altro gioiellino per il tempismo con cui scappa alle spalle di Tomori e la freddezza con cui beffa Maignan sotto porta. Molto positivo anche l’aiuto che dà ai compagni in fase difensiva sbrogliando alcune situazioni delicate: la sua è la migliore fra le pagelle di Inter-Milan (70′ Džeko 5 – Riporta l’unico voto negativo nelle pagelle dell’Inter contro il Milan. Entra per tenere palla lontano dalla porta di Handanović, ma il lavoro sporco non gli riesce mai quando la gara è ancora in bilico).

Coppa Italia, le pagelle di Inter-Milan (3-0): che Toro!

Correa 6,5 – Il Tucu mette in difficoltà la linea difensiva rossonera con la sua grande mobilità e i suoi scatti senza palla. Serve a Martínez un assist col contagiri per la rete del 2-0, mentre quando deve attaccare in proprio trova più difficoltà ed è troppo frettoloso (70′ Sánchez 6 – Il cileno entra con lo spirito giusto e consente ai compagni di rendersi pericolosi in contropiede rubando alcuni palloni agli avversari più stanchi).

Allenatore: S. Inzaghi 8 – L’allenatore nerazzurro vince il suo primo Derby della Madonnina con la scelta dei titolari e con alcuni cambi azzeccati. L’attacco leggero formato da Correa e Martínez manda in difficoltà la difesa rossonera e Darmian rinforza ottimamente la fascia destra. Vidal e Gosens (insieme a Brozović) confezionano la rete che mette la parola “fine” sulla gara. A tratti la sua Inter gioca in modo fluido e spigliato: sembra tornata in forma come a dicembre.

Pagelle Milan

Maignan 6 – È incolpevole in occasione dei 3 gol subiti, dove non può veramente nulla. Per tutto il resto della partita si limita ad alcune parate semplici e a partecipare con qualità al giro palla – sterile – della squadra.

Theo Hernández 5,5 – L’occasione più importante che crea gli viene soffiata sul più bello da un intervento in extremis di Škriniar, che lo anticipa proprio nel momento in cui stava per mettere in mezzo una palla soltanto da spingere in porta. Perde il duello in reattività e concentrazione con Darmian e tira con poca convinzione i calci da fermo. Nel finale ha diverse occasioni per segnare, ma non centra la porta. Ci prova, ma non è abbastanza.

Tomori 5 – Dopo 4′ Lautaro Martínez lo fulmina e la gara si mette subito in salita. È vero: in tale occasione sono più i meriti dell’argentino che i demeriti dell’inglese, che è comunque poco reattivo. Nella seconda rete subita, invece, l’errore è più evidente: fuorigioco sbagliato sul Toro che, indisturbato, raddoppia.

Kalulu 5,5 – Mezzo punto in meno perché, da terzino, si perde il taglio di Gosens in occasione del 3º gol: altrimenti, la sua partita da centrale sarebbe ampiamente sufficiente. È sfortunato a trovarsi in posizione di fuorigioco attivo sulla rete annullata a Bennacer, impossibile fare di più su Martínez nel primo gol.

Calabria 6,5Contiene bene Perišić sul suo lato, anche se non è al meglio fisicamente. Davanti spinge meno del solito, ma questo non cambia la sua pagella, che è una delle migliori fra quelle dei giocatori del Milan contro l’Inter (73′ Gabbia s.v.).

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Bennacer 6 – Gioca una gara ordinata senza mai riuscire ad accendere la scintilla nei suoi. O meglio: la accende, ma il VAR la spegne subito annullando la rete con cui aveva riaperto il match a 22′ dalla fine (73′ Krunić s.v.).

Tonali 5,5 – Poco dopo l’inizio rischia di regalare un rigore all’Inter spingendo ingenuamente Çalhanoğlu, che se ne stava andando palla al piede lungo la linea di fondo, ma Mariani lascia correre. È l’antifona di una gara in cui l’azzurro corre molto e con generosità, ma spesso senza la necessaria lucidità, che gli manca anche in fase di impostazione. Dopo 45′ lascia il posto a Brahim Díaz (46′ Díaz 5,5 – È uno dei pochi a provarci fino alla fine, portando qualche idea tra le linee della difesa nerazzurra. Ha la colpa di perdersi Brozović sul suggerimento in profondità di Vidal che porta alla 3ª rete nerazzurra).

Leão 6 – È l’unico dell’attacco del Milan a guadagnarsi la sufficienza in virtù di una prima frazione giocata discretamente. Le sue sgroppate palla al piede gli consentono di trovarsi per ben due volte a tu per tu con Handanović, ma in entrambe le circostanze, il portoghese calcia col piede debole addosso al portierone sloveno. Sparisce completamente nella ripresa (86′ Lazetić s.v.).

Kessié 5Prestazione negativa del ghanese, che davanti non trova i tempi giusti per rendersi pericoloso e nell’unica occasione in cui potrebbe pungere si fa anticipare da un attentissimo Perišić sulla linea di porta. Spostato in mediana, non riesce a conferire alla squadra l’aggressività necessaria per tentare la rimonta.

Sælemækers 5 – Gioca 45′ in cui l’unica scelta azzeccata è un tiro al volo da fuori parato bene da Handanovič. Troppi i passaggi concettualmente sbagliati del belga, che a tratti sembra avulso dalla manovra offensiva rossonera (46′ Messias 4,5 – Il brasiliano ex Crotone dovrebbe dare più imprevedibilità e peso offensivo alle azioni del Milan, ma, come il compagno che sostituisce in campo, compie scelte quasi esclusivamente sbagliate).

Giroud 4Ha giocato? Non si direbbe. Nessun tiro in porta in 90′ per la punta che aveva deciso con una doppietta l’ultimo derby di campionato. Costantemente anticipato da De Vrij e compagni, viene spesso lasciato isolato dai colleghi di reparto. Per distacco il peggiore fra le pagelle di Inter-Milan.

Allenatore: Pioli 4,5 – Al di là dell’eliminazione dalla Coppa Italia (che era comunque uno degli obiettivi stagionali), perde malamente, proprio come l’anno scorso, un derby che potrebbe risultare psicologicamente decisivo per il finale di stagione. Poche idee e confuse per il suo Milan, che spesso si affida alla fantasia del solo Leão per provare a far male all’Inter. E, se i problemi in attacco sono evidenti da diverso tempo, ad essi bisogna aggiungere ora le disattenzioni in fase difensiva. Attenzione: domenica in campionato c’è la Lazio.

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