Sarà Juve-Napoli la finale di Coppa Italia. Mertens risponde ad Eriksen e l’1-1 consente il passaggio del turno ai partenopei. Sugli scudi Ospina e Maksimovic, che arginano le offensive nerazzure.
Pagelle Napoli
Ospina 7 – Protagonista assoluto, nel bene e nel male. Con il loro posizionamento i compagni non lo aiutano ma contribuisce in maniera determinante alla “prodezza” di Eriksen per il vantaggio nerazzurro. Ma è in quel momento che inizia la sua partita: prima nega il gol a Lukaku, poi con il suo rilancio verso Insigne dà il via all’azione gol del Napoli. Nel secondo tempo è ancora una volta determinante con una prodezza su Eriksen.
Di Lorenzo 5,5 – Nel primo tempo soffre un paio di discese di Young, senza riuscire a portare pressione in fase offensiva. Nel secondo tempo riesce a prendere le misure al suo dirimpettaio ma quando subentra Biraghi è di nuovo in affanno.
Koulibaly 6 – Lukaku è un cliente scomodo: saltato secco a centrocampo e anticipato in area in un paio di occasioni dal belga nel primo tempo, nel secondo tempo prende le misure dell’attacco nerazzurro, aiutato dai compagni.
Maksimovic 7 – Più ordinato rispetto al compagno di reparto, sempre attento e concentrato sul pericolo numero 1 interista che risponde al nome di Lautaro Martinez. L’argentino soffre la pressione costante del difensore partenopeo, il quale non lascia mai spazio d’azione nei pressi della sua area di rigore
Hysaj 5,5 – Le scorribande che concede dalle sue parti a Candreva rischiano di costare caro nel primo tempo.
Zielinski 5,5 – Inconsistente. Non sembra riuscire a trovare la giusta posizione in campo ma aiuta nel palleggio la propria squadra nel corso del secondo tempo (dal 85′ min. Allan s.v.- Con il suo pressing forsennato cerca di tenere l’Inter lontana dall’area azzurra).
Demme 6 – Eriksen nel primo tempo non lo molla un attimo, allora è costretto a svariare per tutto il centrocampo per scrollarsi di dosso la pressione del danese. Quando c’è da stringere i ranghi davanti alla difesa per difendere il risultato si fa trovare pronto.
Elmas 5,5 – Nel ruolo di Fabian Ruiz, non riesce ad apportare la stessa qualità alla manovra della sua squadra, facendo rimpiangere l’andaluso (dal 65′ min. Fabian Ruiz 6,5- Quando c’è lui in campo la differenza si nota subito. Ma al suo ingresso il Napoli è già completamente proiettato a difesa del risultato).
Politano 5 – Lodevole il sacrificio in difesa per dare una mano a Di Lorenzo ma in attacco poca roba. Viene agevolmente arginato da Bastoni e Young, che lo prendono a turno (dal 65′ min. Callejon s.v.).
Mertens 6,5 – Non è al top della condizione ma riesce sempre ad essere una spina nel fianco, svariando su tutto il fronte d’attacco. Quando riesce a dialogare con Insigne e a trovare gli spazi giusti, come in occasione del gol, è letale (dal 74′ Milik s.v.).
Insigne 7 – Nei primi venti minuti Skriniar lo va sempre a prendere alto, impedendogli di costruire gioco da centrocampo. Quando la squadra riesce ad accompagnarlo, soprattutto dialogando con Mertens, diventa pericoloso. Decisiva l’intuizione per il contropiede che porta all’assist-qualificazione per Mertens (dal 85′ min Younes s.v.)
All. Gattuso 7 – Punta sulla compattezza fra i reparti, distruggendo il gioco avversario e affidandosi alle ripartenze letali di Insigne e compagni. Alla fine dei 180′ il risultato gli da ragione ed il gruppo è con lui.
Pagelle Inter
Handanovic 6 – Non rinuncia mai giocare con i piedi per far iniziare l’azione, a costo di rischiare di fare la frittata. Sicuro nelle uscite ed incolpevole sul gol di Mertens.
Skriniar 6,5 – Il migliore nel suo reparto, con la sua aggressività riesce a tenere lontani dalla propria area i pericoli, in primis Insigne.
De Vrij 5 – Non è in forma, forse non doveva neanche giocare, e si vede; fuori tempo in più di un’occasione, soffre il dinamismo di Mertens (dal 88’min. Ranocchia s.v.)
Bastoni 5,5 – Alterna buoni interventi ad errori dettati dall’eccessiva irruenza. Sul finale prova a dare una mano anche in proiezione offensiva, ma gli sforzi profusi non sortiscono l’effetto sperato.
Candreva 6,5 – Nel primo tempo fra i migliori nell’Inter, cala nel secondo tempo. Si fa trovare sempre pronto sulla fascia per colpire la difesa napoletana ma al momento di concludere è poco incisivo (dal 72′ min. Moses 6,5- Entra bene in partita, portando dinamismo sulla fascia destra e risultando pericoloso in più occasioni).
Barella 6 – Si sbatte sempre tanto, l’impegno non manca, come sempre. Riesce a dare più sostanza al centrocampo rispetto a Brozovic, aiutandolo anche in fase di impostazione visto il modulo inedito.
Brozovic 5,5 – Primo tempo ordinato e positivo ma viene a mancare quando c’è da aumentare il ritmo per portare più velocemente la palla in zona d’attacco. Probabilmente soffre il centrocampo a due, meglio quando parte più basso.
Young 5,5 – Due buoni spunti ad inizio gara ma con due interventi scomposti ed inutili su Politano rischia di finire anzitempo negli spogliatoi (dal 72′ min. Biraghi 6,5– Insieme a Moses, porta nuova linfa sulle fasce. I suoi cross sono pericolosi e diventano l’arma più pericolosa dell’Inter negli ultimi minuti di partita).
Eriksen 6 – Prestazione fra luci ed ombre: sembrava tutto in discesa dopo il gol direttamente da corner ed invece, quando il Napoli serra i ranghi, sembra essere il protagonista di un equivoco tattico. In più di un’occasione, però, trova i tempi d’inserimento giusti, andando vicino al raddoppio. Rimane uno dei più positivi nell’Inter ma il suo ruolo in questa squadra è ancora tutto da chiarire (dal 88′ min. Sensi s.v.)
Lukaku 6 – Si danna l’anima per pulire i palloni che i compagni gli recapitano, ma non sempre lo fa nel migliore dei modi. In mancanza di Lautaro, che gli sta più lontano del solito, cerca una spalla in Eriksen e Candreva. Ma i risultati non sono gli stessi.
Lautaro 5 – L’argentino è inspiegabilmente poco coinvolto nella manovra, probabilmente anche per la presenza di Eriksen sulla trequarti. Anche in area non riesce a trovare i tempi giusti, complice Maksimovic che non concede un centimetro. E manca soprattutto il consueto dialogo col compagno-amico Lukaku. Che siano le avvisaglie di un divorzio che pare ormai certo? (dal 72′ min. Sanchez 6- Entra ed è subito pericoloso. Sembra promettere bene ma poi si perde fra le fitte maglie azzurre).
All. Conte 5 – Il tecnico nerazzuro si dice soddisfatto della partita dei suoi ma non può esserlo davvero. La sua Inter sembra ancora lontana dall’avere l’intensità e l’attenzione ai dettagli tipiche delle squadre di Conte.