Dopo la positività al Covid-19 riscontrata nei giorni scorsi, Cristiano Ronaldo continua a fare notizia, fuori dal campo, in casa Juventus. Nella giornata di ieri, infatti, aveva fatto discutere il ritorno in Italia del campione portoghese, presumibilmente in violazione del protocollo anti-Coronavirus. Anche il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, si era esposto in prima persona, confermando l’irregolarità e che CR7 sarebbe dovuto rimanere in patria.
Tuttavia a fare chiarezza ci aveva pensato, in primis, l’Asl di Torino. Come riportato da Tuttosport, infatti: “C’è la possibilità di trasferirsi da un Paese all’altro per soggetti positivi al Covid-19 tramite un volo sanitario, denunciato all’Usmaf, l’Ufficio di Sanità marittima, aerea e di frontiera. Il tragitto dall’aereo all’abitazione deve avvenire con un’ambulanza privata. Essendo asintomatico, Ronaldo dovrà restare a casa in quarantena per dieci giorni, a partire da quello in cui è stata accertata la sua positività ci ha pensato il diretto interessato”.
Botta e risposta a distanza: Cristiano Ronaldo si difende, Spadafora non fa retromarcia
Oltre alla presa di posizione ufficiale da parte delle autorità sanitarie, ci ha tenuto anche Cristiano Ronaldo, attraverso il proprio profilo Instagram, riportate sempre dal quotidiano torinese, a rassicurare tutti e a rispondere al Ministro Spadafora. queste le parole del portoghese: “Grazie a tutti per i messaggi di supporto. La mia famiglia è su un altro piano della casa, non possiamo avere contatti. Ma sono asintomatico, non vedo l’ora di tornare in campo a giocare. Sono sempre dentro casa, ora sto prendendo il sole, anche per far passare il tempo. Sto rispettando il protocollo, non l’ho violato come è stato detto: è una bugia. Sono rientrato dal Portogallo perché io e la mia squadra abbiamo voluto rispettare tutte le procedure. Sono tornato in Italia in aereoambulanza e non ho avuto contatti con nessuno, neanche a Torino”.
Nel pomeriggio il ministro Spadafora ha deciso di mettere un punto definitivo alla questione, senza però rinunciare a mantenere la propria posizione e a lanciare una frecciata a Cristiano Ronaldo. Queste le sue parole all’ANSA: “La notorietà e la bravura di certi calciatori non li autorizza ad essere arroganti, irrispettosi verso le istituzioni e a mentire: anzi, più si è noti più si dovrebbe avvertire la responsabilità di pensare prima di parlare e di dare il buon esempio. Non ho intenzione di proseguire all’infinito su questo tema: confermo quanto detto ieri relativamente all’abbandono dell’hotel di alcuni giocatori della Juventus, basandomi tra l’altro sulle comunicazioni della società alla Asl di Torino. Non interverrò più sul tema e rinnovo gli auguri di pronta guarigione a tutti i positivi”.