Continua la striscia positiva del Milan di Pioli che vince anche a Crotone con un netto 0-2; bene la prima da titolare in Serie A per Brahim Diaz e Tonali, ecco l’analisi tattica di Milan-Crotone.
Il Crotone si schiera con il 3-5-2, a centrocampo spazio per Junior Messias, Cigarini e l’ex Zanellato.
Il Milan propone il solito 4-2-3-1; prima volta dall’inizio per Tonali e Diaz, spazio a Rebic come punta centrale al posto di Colombo.
Primo tempo: dominio Milan che trova il goal solo allo scadere
Il Milan dalla metà campo in su propone una squadra giovane, molto tecnica ma con poca fisicità eccezion fatta per Kessie. Indubbiamente l’assenza di Ibra e questi fattori obbligano i rossoneri a proporre un calcio veloce, con una fitta rete di passaggi corti per poter entrare in area con la palla.
A conferma di questo abbiamo una statistica interessante, Calabria e Theo Hernandez hanno fatto zero cross in due, mentre con il Cagliari il primo goal era nato proprio da un cross di Theo dove Ibra aveva schiacciato in rete la palla.
La prima azione del Milan nasce proprio da una costruzione bassa, ci sono 16 passaggi (la toccano praticamente tutti i giocatori) prima che la palla arrivi a Chalanoglu che conclude bene verso la porta di Cordaz che però è bravo a parare.
In questo modo di giocare è fondamentale il lavoro dei due centrocampisti davanti alla difesa che devono essere bravi a fare girare rapidamente la palla, ieri Kessie e Tonali lo hanno svolto in maniera egregia con i 75 passaggi di Kessie (91% di successo) e i 60 di Tonali (82% di successo).
Una buona squadra però deve avere anche un piano alternativo, il goal nasce infatti da un lancio dalla difesa di Theo Hernandez per Rebic che controlla bene e viene atterrato in area, Kessie trasforma dagli undici metri.
Secondo tempo: il Milan controlla e la chiude
Il goal del raddoppio nasce da una pressione furiosa nella metà campo del Crotone: Chalanoglu e Saelemaekers pressano Simy che perde palla, il turco è bravo a servire il belga che si sovrappone bene e trova Brahim Diaz (con il corpo rivolto già verso l’area avversaria) nel mezzo che segna il goal che chiude la partita.
I Rossoneri gestiscono bene la partita ma abbassano troppo il baricentro; questo favorisce però il subentrato Leao (non ancora al top) che può trovare campo da aggredire, proprio da una sua azione personale nasce l’ultima azione della partita che si conclude con una traversa di Krunic.
Analisi tattica Crotone-Milan: le considerazioni finali
Sicuramente una prestazione positiva del Milan, i meccanismi sono rodati e con questo modo di giocare Kessie è un giocatore di livello assoluto, bene anche Brahim Diaz.
Rebic come punta centrale è da rivedere, anche Gabbia non garantisce molta sicurezza al reparto nonostante la buona partita.
Il Crotone è solo all’inizio di questo lungo cammino chiamato Serie A, sicuramente positive le prestazioni di Messias e Dragus.