Il gioco del calcio non prevede soltanto tattica e schemi, ma lascia spazio spesso e volentieri, ad un sentimento romantico tale da far emozionare non solo i tifosi, ma anche gli stessi interpreti sul rettangolo di gioco. Ne è un esempio lampante il successo maturato nella finale di Copa Libertadores da parte del Fluminense ai danni del Boca Juniors. Il club carioca ha alzato al cielo per la prima volta questo trofeo facendo impazzire i sostenitori al seguito. Grande protagonista della partita giocata stanotte non poteva che essere Marcelo, tornato nel suo Fluminense dopo aver vinto tutto con il Real Madrid, e trionfante adesso anche in Libertadores.
Marcelo-Fluminense: il terzino alza al cielo anche la Libertadores
Considerato durante i suoi anni in camiseta blanca uno dei terzini più forti al mondo, Marcelo ha aggiunto in bacheca il suo trofeo n°28. Uno dei calciatori più vincenti della storia del calcio, entrato a far parte di quella lista di giocatori capaci di vincere Champions League e Copa Libertadores. Dopo le cinque Coppe dei Campioni, il terzino brasiliano trionfa anche in Sudamerica. Questa volta, però, lo ha fatto con la squadra con la quale tutto è iniziato: il Fluminense.
Dopo ben 15 stagioni con le Merengues, Marcelo ha deciso a sorpresa di tutti, di proseguire la sua carriera in Grecia indossando la maglia dell’Olympiacos. Questa sua avventura, però, complice anche qualche acciacco fisico di troppo, non ha portato i risultati sperati. Il nativo di Rio de Janeiro, infatti ha rescisso il contratto con il club biancorosso dopo appena quattro mesi. Nonostante le ricche sirene provenienti dall’Arabia, il classe ’88 ha deciso di fare una scelta di cuore: tornare a casa sua nel Fluminense, squadra che lo ha lanciato nel calcio dei grandi, e che lo ha messo per la prima volta in mostra.
Tornato nel Tricolor Carioca nel febbraio 2023, Marcelo si è reso subito protagonista della vittoria nella finale del campionato carioca contro il Flamengo. Suo infatti, è stato il gol che ha aperto le marcature nel decisivo match di ritorno vinto 4-1 dopo il passo falso per 2-0 dell’andata. Ieri notte, invece, l’ex n°12 del Real è sceso in campo per 80′ contribuendo alla prima storica vittoria dei suoi in Copa Libertadores. Una scelta più che azzeccata per un campione capace di rifiutare i contratti faraonici dei sauditi. Un campione al quale tra i numerosi trofei messi in bacheca, lascia l’amaro in bocca quel Mondiale tanto desiderato e mai portato a casa. La Libertadores vinta con il suo club del cuore, però, può valere più di una Coppa del Mondo!