Se si dovesse dare la definizione di “vincente”, lo si farebbe ammirando la carriera di Dani Alves, a quota 44 trofei vinti, grazie a quello ottenuto alle Olimpiadi. Mai nessuno come lui, un vero e proprio record, raggiunto all’età di 38 anni. Prima di essere un grande campione (a livello di coppe e di palmarès), il brasiliano ha sempre dimostrato grande professionalità, serietà, attaccamento alla maglia e amore per questo magnifico sport. Dal Bahia, prima squadra in cui ha giocato, fino al San Paolo, chiudendo così il suo ciclo vincente in terra natia. Nessuno può però dimenticare le sue stagioni con il Siviglia, il Barcellona, la Juventus e il PSG. Tante vittorie, molte anche le sconfitte, numerose le volte in cui si è dovuto rialzare superando una delusione. Ma la sua sconfinata classe gli ha sempre permesso di superare tutto.
Dani Alves, 44 trofei nella sua bacheca
Una carriera ricca sì di trionfi, ma nata da un percorso complicato, fatto di alti e bassi, di sorrisi e delusioni. Una strada tortuosa che ha portato al successo Dani Alves, difensore brasiliano classe ’83.
Dopo aver cominciato la sua carriera calcistica con il Bahia – all’età di 18 anni – si è poi trasferito in Spagna, prima con il Siviglia e poi vestendo la maglia del Barcellona. Saranno poi questi gli anni che lo affermeranno come uno dei migliori terzini in circolazione, mettendo in mostra non soltanto le sue doti difensive, ma anche le sue caratteristiche offensive, a partire dalla capacità di tiro, un mix di potenza e precisione.
Giocatore eclettico, per nulla statico, difficile da affrontare in qualsiasi fase, difensiva e non. Dotato di gran senso della posizione, oltre ad un’intelligenza tattica fuori dall’ordinario.
Dopo gli anni in terra spagnola, si è mosso in Italia, giocando una sola stagione con la Juventus, ma brillando in quasi tutte le partite giocate. Suo uno dei due gol in finale di Coppa Italia, trionfo importante da aggiungere al già lunghissimo palmarès. Alla sua collezione manca soltanto il Mondiale.
Dopodiché ad aspettarlo è stata la Francia, con il PSG pronto a fare tesoro sia della sua esperienza, che della sua mentalità. Un calciatore unico, in grado di adattarsi anche al ruolo di centrocampista, tanto da giocare – in alcune occasioni – anche nel 3-5-2, come quinto di centrocampo, così da poter spingere in fase offensiva e difendere in fase difensiva.
Moltissimi sono gli anni a grandi livelli e tante anche le partite giocate con i grandi club che, tra pro e contro, ne hanno caratterizzato la carriera. Un professionista, uomo spogliatoio e punto di riferimento per chiunque, grazie all’ormai acquisita esperienza e la grande propensione a farsi carico della squadra.
Al termine di fondamentali – ed indimenticabili – esperienze, Dani Alves ha deciso di tornare in patria, vestendo la maglia del San Paolo, così da chiudere la carriera nella sua terra.
Numeri e record con ogni squadra
Una carriera lunga 20 anni, anche se non è detto sia finita qui. Partendo dal Bahia nel 2001, fino ad arrivare al San Paolo nel 2021, senza tralasciare le annate con il Brasile.
Di seguito, numeri e record con ogni compagine:
BAHIA (2001-2002): due stagioni: 58 presenze e 5 gol. Un trofeo: Copa do Nordeste.
SIVIGLIA (dal 2002 al 2008): sei stagioni: 250 partite e 16 gol. Cinque trofei: 1 Copa del Rey – 1 Supercoppa di Spagna – 2 Coppa UEFA – Supercoppa UEFA.
BARCELLONA (dal 2008 al 2016): otto stagioni: 391 presenze e 21 reti. Ventitré coppe: 6 Liga – 4 Copa del Rey – 4 Supercoppa di Spagna – 3 Champions League – 3 Supercoppa UEFA – 3 Mondiali per club.
JUVENTUS (2016/2017): una stagione: 33 partite e 6 gol. Due trofei: 1 Serie A – 1 Coppa Italia.
PSG (dal 2017 al 2019): due stagioni: 73 presenze e 8 gol. Sei trofei: 2 Ligue 1 – 2 Supercoppa di Francia – 1 Coppa di Lega francese – 1 Coppa di Francia.
SAN PAOLO (dal 2019 al 2021): tre stagioni: 86 partite e 10 gol. Una coppa: 1 Campionato Paulista.
Passando alla nazionale brasiliana, ci sono altri trofei da segnalare. Con la squadra verdeoro ha infatti ottenuto il trofeo numero 44 della sua bacheca, scrivendo un vero e proprio record, vincendo alle Olimpiadi di Tokyo 2020.
BRASILE (dal 2002 al 2019): 141 apparizioni, tra Under 20, Brasile olimpica e nazionale maggiore, con otto gol messi a segno. Sei trofei: 1 Mondiale U20 – 2 Copa America – 2 Confederations Cup – Olimpiadi Tokyo 2020.
Dani Alves e i suoi 44 trofei: la realizzazione di quello che è più di un sogno
Probabilmente, una volta intrapresa la strada del “calciatore professionista”, nemmeno Dani Alves avrebbe immaginato tutto questo. Questa per lui è la realizzazione di qualcosa che va al di là di un semplice sogno, perché vincere così tanto, scrivendo una pagina di storia del calcio incancellabile, non lo si riesce ad immaginare nemmeno nei sogni proibiti.
Tra i numerosi record personali, bisogna citarne uno in particolare; nel 2009 può vantare la vittoria di ben sette coppe, ovvero: Liga – Copa del Rey – Supercoppa di Spagna – Champions League – Supercoppa UEFA – Mondiale per club. Unico giocatore nella storia ad aver vinto così tanto in un anno solare.
E invece non soltanto la speranza di diventare un campione si è avverata, ma la realtà ha superato anche la più rosea aspettativa. Adesso, Dani Alves, è sul tetto del mondo ed è un chiaro esempio di come nella vita, magari non tutto è possibile, ma con impegno, sacrificio e dedizione, si possono raggiungere traguardi inaspettati.