Davide Lanzafame, al Vicenza dopo l’esperienza ungherese

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Da giocatore promettente della Juventus a stella in Ungheria, Davide Lanzafame è tornato in Italia, accasandosi al Vicenza, dopo numerose esperienze. Sembrava poter essere il “nuovo Cristiano Ronaldo”, o almeno così lo annunciavano. In quegli anni, però, i bianconeri vivevano un periodo difficile, tra retrocessione e rifondazione della squadra e il giovane calciatore aveva tutti i presupposti per dare il proprio contributo. Con troppe aspettative sulle spalle però, come spesso accade, il giovane talento torinese ha poco a poco perso fiducia, cominciando un interminabile giro di prestiti.

Davide Lanzafame: dalla Juventus alle tante esperienze

Nato a Torino il 9 Febbraio 1987, Davide Lanzafame inizia la sua carriera da calciatore nel Barcanova, club del quale il padre è dirigente. Suo fratello maggiore invece (di nome Giovanni), gli fa da procuratore. Spinto da lui tenta un provino per il Torino che lo scarta, riuscendo però a convincere la Juventus che lo tessera. Qui rimarrà per ben 14 anni, riuscendo a conquistare non pochi trofei con le giovanili: 1 Campionato Berretti, 1 Campionato Primavera, 1 Coppa Italia Primavera, un Torneo di Viareggio ed anche la Supercoppa italiana Primavera. Insomma un buon bottino.

Il suo esordio in prima squadra arriva il 3 Giugno 2007, è il penultimo incontro del campionato di Serie B e i bianconeri perdono per 1-0 in casa del Bari. Ciononostante, il giovane e promettente attaccante parteciperà al trionfo – e alla conseguente promozione – di quel campionato di cadetteria.

Il rapporto tra Lanzafame e la Juventus si interrompe subito, con il giocatore che viene mandato in prestito proprio al Bari, rimanendo così in Serie B. Con la compagine pugliese non soltanto centrerà una tranquilla salvezza (2007/2008) ma segnerà ben 10 reti in 37 apparizioni, dimostrando tutto il suo potenziale. Da punta centrale ad ala, il risultato non cambia, il giocatore classe ’87 sembra aver trovato una buona continuità.

Davide Lanzafame, al Vicenza dopo l'esperienza ungherese

Il 30 Maggio 2008 passa al Palermo, come pedina fondamentale per sbloccare l’operazione Amauri-Juventus. L’annuncio verrà dato soltanto a Luglio, visto che fino a quel momento era sotto contratto con il club pugliese. Arrivato così per 5 milioni di euro in Sicilia, farà il suo debutto in Serie A il 30 Agosto contro l’Udinese, partita persa per 3-1. Totalizzerà 9 presenze ma rimarrà a secco di gol.

Un giro di prestiti e ritorni

Ritorna per un prestito secco proprio al Bari, in cadetteria, mettendo a segno 2 gol in 18 presenze e festeggiando la vittoria del campionato e la promozione. A Giugno 2009 torna così al Palermo (che ne possiede metà cartellino, insieme ai bianconeri) e dopo un mese passa al Parma, con la stessa modalità. Si ritrova a giocare nel campionato maggiore ma stavolta sembra aver trovato il giusto modo per ferire.

L’8 Novembre trova il suo primo sigillo in Serie A (colpendo il Chievo Verona), nel match successivo segna alla Fiorentina e nella penultima giornata di campionato sigla la sua prima doppietta, mettendo ko proprio la Juventus (con la vittoria dei ducali per 2-3). Conclude poi la stagione con 7 gol in 27 presenze. Ritorna allora alla Juventus, debuttando in Europa League contro lo Shamrock Rovers, partita vinta 0-2 dal club torinese. In quella brevissima esperienza (durata qualche mese), Davide Lanzafame riuscirà a giocare solo 9 volte (tra campionato ed Europa) ma senza trovare la via del gol.

A causa dello scarso utilizzo, passa al Brescia, dove gioca 13 gare ma non riesce ad incidere. Con i bianconeri che si tirano indietro per il suo cartellino, Davide Lanzafame viene mandato al Catania dal Palermo (ora sono le due società a dividersi il prezzo del Cartellino), così da portare Matias Silvestre in rosanero. Il 10 Agosto 2011 passa così nelle fila catanesi, ma anche qui non ha modo di incidere. Per lui 11 presenze e un solo gol.

Davide Lanzafame, al Vicenza dopo l'esperienza ungherese

Sembra dunque che la Serie A non sia il palcoscenico giusto per lui. Ormai di proprietà del Catania torna in cadetteria con il Grosseto, ritrovando confidenza con il gol in due occasioni, con 16 presenze totalizzate. Una breve – ma intensa – esperienza in Ungheria con l’Honvéd sembra fargli ritrovare la cattiveria giusta, portando a casa un bottino non indifferente. In quell’occasione 14 presenze, 6 sigilli e 5 assist.

Ricevuta una squalifica il 5 Luglio 2013 – poiché accusato di calcioscommesse – non potrà giocare per circa 12 mesi e così il Catania lo manda via. Da svincolato il 12 Agosto 2014 arriva al Perugia, club neopromosso che sfiora il sogno promozione, perdendo però ai playoff. In una stagione e mezza porta a casa 44 presenze soltanto 2 gol. L’ultima parte di stagione la disputa con il Novara, segnando anche qui solo una volta in 16 occasioni.

Davide Lanzafame e la rivincita in terra ungherese

Ormai le cose per Davide Lanzafame sembrano essersi complicate in Italia, motivo che spinge il calciatore torinese a ritentare fortuna all’estero, tornando così in terra ungherese, sempre con l’Honvéd. Qui giocherà due stagioni intense e del tutto positive, disputando in totale 68 partite e segnando 34 reti, una media un gol ogni due partite. Durante la prima stagione vincerà anche il campionato magiaro.

Nel 2018 passa ai rivali per 700.000 euro, iniziando così una nuova avventura, quella con il Ferencváros. In appena una stagione, con 39 presenze e 19 gol vince un altro campionato ungherese. Nelle stagioni 2017/2018 e 2018/2019 sarà capocannoniere rispettivamente con entrambe le compagini.

Davide Lanzafame, al Vicenza dopo l'esperienza ungherese

A Luglio ritorna all’Honvéd – per la terza volta – e pur giocando pochi mesi, mette a segno 13 reti in 24 apparizioni, festeggiando anche la vittoria della Coppa d’Ungheria. Così, con 106 partite e 53 gol, Davide Lanzafame è ricordato come la stella di Budapest.

Il presente del calciatore italiano

Al termine di una brevissima parentesi in Turchia, il 1 Febbraio 2021 Davide Lanzafame ritorna in Italia, vestendo la maglia del Vicenza, in Serie B. All’esordio realizza anche il suo primo sigillo al Monza. Poi la seconda rete inflitta al Chievo Verona.

Con all’attivo 5 presenze, 2 gol e 1 assist, il calciatore classe ’87 – probabilmente – ha perso l’occasione di ritagliarsi uno spazio con la Juventus, ma non può di certo pentirsi della sua carriera.

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