De Ligt: la rinascita di un talento

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Matthijs de Ligt è sempre stato considerato un grande talento che il calcio olandese ha prodotto negli ultimi anni. Nella sua esperienza alla Juventus però non si sono viste appieno le sue qualità, ma da quando si è trasferito al Bayern Monaco è rinato. Cresciuto nell’Ajax, durante la stagione 2015-16 è stato nominato “Talento del futuro”. La nomina a capitano a 19 anni, nel corso dell’annata 2018-19, lo ha sancito come leader già in giovane età. 

De Ligt: le difficoltà in Italia 

Dopo aver sfiorato la finale di Champions League con i lancieri, si trasferì alla Juventus. All’inizio della sua avventura in bianconero però, sono cominciate le prime difficoltà legate al passaggio dall’Eredivisie alla Serie A e un modo di giocare totalmente diverso da quello a cui era abituato. I 75 milioni spesi per lui dal club bianconero hanno inasprito le critiche verso il classe ’99, che si è reso protagonista di qualche intervento goffo e il guadagno del soprannome “pallavolista” per i falli di mano, spesso in area di rigore.

Durante la sua esperienza in Italia, de Ligt ha comunque giocato diverse partite ad alto livello mettendo, a tratti, in mostra il talento che ha fatto strabuzzare gli occhi a tutta l’Europa durante il suo periodo all’Ajax.

Il talento di de Ligt e la rinascita al Bayern Monaco

La scorsa estate il centrale olandese si è accasato al Bayern Monaco per 67 milioni di euro. Dopo qualche difficoltà iniziale ha cominciato ad ingranare ed è diventato un perno fondamentale della retroguardia bavarese.

La vittoria per 2-0 nell’ottavo di ritorno di Champions giocato all’Allianz Arena contro il PSG di Messi e Mbappé ha sancito la rinascita di un talento che sembrava perduto: il salvataggio sulla linea di porta sul tiro di Vitinha, gli ottimi movimenti difensivi, i contrasti, la tecnica e la personalità mostrata in questo palcoscenico lo hanno reso il migliore in campo.

De Ligt: la rinascita di un talento

La sua metamorfosi si può ricercare nelle sue stesse parole: “Difendere alto si addice molto di più alle mie qualità. Nell’ultimo anno di Juventus difendevamo bassi e poi ripartivamo in contropiede”. Ora che si ritrova in una squadra che esalta il suo modo di giocare, ha l’occasione di mostrate a tutti le sue capacità.

Ciò che lo ha portato a questo risultato è da ricercare anche nella sua mentalità, il suo volersi impegnare, la voglia di vincere tutto. L’obiettivo adesso è quello di vincere tutto col Bayern, ritrovare la titolarità in nazionale e consacrarsi tra i migliori centrali difensivi al mondo. 

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