Un ottimo Euro2020. La chiamata dell’Inter, in piena emergenza nel trovare un sostituto ad Hakimi volato a parigi. Non ci ha pensato due volte Denzel Dumfries. In una recente intervista ha dichiarato di aver chiamato Mino Raiola, il suo agente, tutti i giorni fino a trattativa conclusa. Nella stessa intervista, ha raccontato anche delle differenze tattiche con l’Eredivise e della difficoltà di adattamento iniziali: <<Ho avuto problemi ad inizio campionato perché è molto diverso da quello che facciamo in Olanda. Faccio così da quasi vent’anni. Il calcio dell’Inter e della Serie A è molto tattico>>. Dopo un periodo di adattamento iniziale non proprio ottimo, Dumfries ha approfittato dei tanti impegni dei neroazzurri per potersi giocare le sue chance. Complici gli infortuni di Darmian e D’ambrosio, ha avuto a disposizione una serie di partite da titolare, nel quali si è rivisto il Denzel Dumfries degli Europei. Straripante fisicamente, difficile da fermare.
Il suo mese di dicembre infatti è stato eccezionale. Nelle 4 gare di campionato giocate in questo periodo, i tifosi neroazzurri hanno riscoperto in Dumfries uno dei migliori gliocatori della rosa in fase offensiva. Fisicità e corsa: sulla fascia destra è risultato inarrestabile. Con netti miglioramenti anche in difesa. Nella partita con la Roma è arrivato anche il suo primo gol in Serie A. Uno colpo in tuffo, per raccogliere di testa un cross sul secondo palo di Bastoni. Dopo la prima volta, sembra averci preso il vizio ora. Due gol nelle ultime due partite del girone di andata, con gol vittoria nella difficile sfida casalinga contro il Torino di Juric.
Denzel Dumfries: inizio difficile per l’esterno nerazzurro
Arrivato con mille speranze, Dumfries è rimasto vittima della maledizione degli esterni dell’Inter. Ad inizio stagione sembrava l’ennesima meteora destinata ad andare in prestito già da gennaio, per essere sostituito da un veterano.
I propri tifosi poi non gli hanno risparmiato nulla, senza perdonargli errori neanche troppo gravi. La tifoseria neroazzurra non è certo la più clemente, soprattutto per quanto riguarda il ruolo dei terzini. Dopo anni senza nulla, si sono visti scappare prima Cancelo e poi Hakimi. In pochi ricordano però le difficoltà che hanno avuto anche il portoghese ed il marocchino durante i primi mesi di A. Il nostro campionato è da sempre considerato uno dei più tattici. Comprensibile dunque, un periodo di adattamento per un calciatore che è sì un terzino, proveniente però da una realtà completamente differente con necessità di imparare determinati movimenti di copertura.
Una volta appreso che non era necessario arrivare nell’area avversaria ad ogni azione, l’olandese è riuscito ad essere più lucido ed impattante in entrambe le fasi del gioco. In possesso, accompagna l’azione dal suo lato mentre rimane più basso in caso di costruzione sulla sinistra. In fase di non possesso, riesce a portare una pressione asfissiante e chiudere bene gli spazi sugli attaccante e gli esterni avversari. Dumfries ora è a quota 3 reti e 2 assist in 16 partite di campionato. Con tutto il girone di ritorno anche da giocare, l’Inter ha adesso una freccia in più nel proprio arco.