Diamo i numeri: gli 11 della storia dell’Arsenal

0

Dopo avervi parlato dei numeri 8 dell’Inter, torna anche oggi la rubrica “Diamo i Numeri”, targata 11contro11. In questo appuntamento uniremo uno dei numeri più iconici ed uno dei club più importanti d’Inghilterra: ecco perché, dunque, tratteremo la storia dei numeri 11 dell’Arsenal.

Indubbiamente la compagine londinese è una delle più iconiche del calcio d’oltremanica, ed era impossibile non includerla in questa nostra rassegna. Vincitori di 13 titoli d’Inghilterra e di 14 Coppe del paese britannico, i Gunners hanno fatto la storia del calcio. Highbury Stadium, l’impianto dell’Arsenal, è stato uno degli impianti più rappresentativi del paese. Inaugurato nel 1913, venne poi abbandonato e demolito nel 2006. 

Diamo i numeri: gli 11 della storia dell'ArsenalI numeri 11 più iconici della storia dei biancorossi sono stati indubbiamente George Armstrong, Ian Wright e Robin Van Persie. I tre hanno vissuto epoche molto diverse della storia della società, ma hanno sollevato al cielo numerosi trofei, nazionali ed internazionali.

La storia dei numeri 11 dell’Arsenal

Solitamente, la nostra rubrica si sofferma maggiormente sui calciatori che hanno indossato i vari numeri di maglia dal 1995 al giorno d’oggi. In questo caso, però, faremo uno “strappo alla regola”, andando a presentare due icone dei Gunners. Quest’ultime, infatti, hanno giocato ad Highbury negli anni ’70 e negli anni ’90. 

George Armstrong

George Armstrong è uno dei pilastri della storia del club. Dopo un trascorso al Newcastle, nel 1961, si è trasferito all’Arsenal e ha militato tra le sue fila per quindici anni. Arrivato nel London Borough of Islington da punta centrale, fin da subito il classe ’44 viene spostato sull’esterno. A 17 anni debutta in Premier League e, dal 1963/1964, diventa uno dei titolari. 

Diamo i numeri: gli 11 della storia dell'Arsenal

Schierato come ala sinistra, viene ricordato per la sua precisione nei cross e nella battuta dei calci d’angolo. Nel 1970 viene eletto calciatore dell’anno del club, aiutando i suoi a trionfare in Coppa delle Fiere. Nel ’70-’71, poi, vince il Double (campionato + FA Cup), contribuendo, secondo le cronache del tempo, a più della metà dei gol della squadra (tra assist e reti). Per tutti gli anni ’70, George Armstrong gioca almeno 30 partite a stagione

Con 621 presenze e 500 apparizioni in campionato, il nativo di Hebburn è il terzo calciatore con più presenze nella storia della formazione londinese. 

Ian Wright

Il secondo calciatore che vi presentiamo, invece, ha giocato nell’Arsenal dal 1991 al 1998, indossando sia il n°8 che il n°11, vincendo ben 5 trofei. Dopo un inizio di carriera davvero promettente con il Crystal Palace, nel 1991 il classe ’63 decide di compiere il grande salto, trasferendosi al club che vanta il maggior numero di partecipazioni in Premier League. 

Diamo i numeri: gli 11 della storia dell'Arsenal

Tra il 1993 e il 1998, il ragazzo inglese vince: una FA Cup (1993), una Coppa di Lega inglese (1993), una Coppa delle Coppe (1994) ed anche un Double (nel 1998). In 221 presenze con i Gunners, il nativo di Woolwich ha segnato la bellezza di 128 gol, mantenendo la media di più di un gol ogni due apparizioni

I numeri 11 dell’Arsenal ai giorni nostri

Dal 1995 al 2022, sono nove i calciatori che hanno avuto l’onore di indossare la maglia n°11 del club inglese. Dopo la parentesi di Glenn Helder (’95-’96 e ’96-’97), la maglietta è passata sulle spalle di tre calciatori di tutto rispetto: Marc Overmars, Sylvain Wiltord e Robin Van Persie

Diamo i numeri: gli 11 della storia dell'Arsenal

Il primo è stato uno dei simboli dell’Ajax degli anni ’90, ed ancora oggi è legato indissolubilmente con la compagine olandese. In terra inglese, tuttavia, ha giocato 101 partite e ha realizzato ben 25 gol, nonostante non fosse una prima punta, vincendo il Double nel 1997-1998. 

Sylvain Wiltord ha ereditato la casacca dal classe ’73 e ha indossato l'”11″ dal 2000 al 2004, prima di passarlo ad un altro olandese. In quattro stagioni ai Gunners, il francese ha segnato 32 gol, alzando al cielo 5 trofei (due Campionati, due Coppe d’Inghilterra e una Community Shield). 

Diamo i numeri: gli 11 della storia dell'Arsenal

Il classe ’74, tuttavia, ha ottenuto grandissimi successi con la maglia della propria nazionale, vincendo due Confederations Cup, un Europeo (nel 2000) e facendo parte della rappresentativa al Mondiale del 2006. 

Robin Van Persie

Il calciatore Orange, indubbiamente, ha lasciato il segno nella storia dell’Arsenal. Arrivato nel 2004 in Inghilterra, con i biancorossi ha vinto solamente due trofei, ma ha segnato 132 gol e ha disputato la bellezza di 278 gare. All’ottavo posto per numero di reti segnate, il classe ’83 ha alzato al cielo una Community Shield e una Coppa d’Inghilterra, aiutando la compagine a rimanere una delle tre squadre più titolate d’Inghilterra. 

Nel 2005-2006, Van Persie ha aiutato l’Arsenal a raggiungere la finale di Champions League, salvo poi vedersi strappare il titolo di campioni dal Barcellona; nel 2006 è stato eletto sportivo dell’anno di Rotterdam, mentre nel 2009 ha indossato, per la prima volta, la fascia di capitano dei Gunners. 

Diamo i numeri: gli 11 della storia dell'Arsenal

Nonostante le tante vicende travagliate, soprattutto a causa degli infortuni, nel suo ultimo anno ad Highbury, nel 2011-2012, Van Persie si è consacrato come uno dei migliori giocatori del campionato. Prima è stato eletto calciatore dell’anno in Inghilterra e poi ha vinto la classifica dei marcatori della Premier League con 30 gol. 

I numeri 11 dell’Arsenal nel post-Van Persie

Prima di lasciare la squadra, l’olandese di Rotterdam aveva già cambiato il suo numero di maglia, passando al 10. Il suo primo erede, dunque, è stato Carlos Vela. Il classe ’89 ha indossato la prestigiosa casacca nel 2010-2011, senza però riuscire ad incidere: 29 le apparizioni totali, solo 3 i gol segnati.

Successivamente, il suo posto è stato preso da Andre Santos. Il brasiliano è arrivato all’Arsenal nel 2011 ed ha lasciato la squadra nel 2013. Nel mezzo, però, solo 23 apparizioni e due gol, uno dei quali addirittura in Champions League, contro l’Olympiakos. 

Diamo i numeri: gli 11 della storia dell'Arsenal

Nel 2013, dal Real Madrid, è sbarcato in Premier League Mesut Özil. Il naturalizzato tedesco ha militato tra le fila del club per ben 8 stagioni, indossando la “11” soltanto tra il 2013 e il 2018. In 254 presenze, l’ex-Werder Brema ha vinto 4 Coppe d’Inghilterra e 4 Community Shield. Il dato più impressionante della sua esperienza all’Arsenal è legato al numero di passaggi vincenti serviti. Özil, infatti, ha servito ben 77 assist ai compagni. 

Il presente dei numeri 11 dei Gunners

Gli ultimi due calciatori ad aver portato sulle spalle il numero 11 del club sono stati Lucas Torreira e Martin Ødegaard. Dal 2018 al 2020, il calciatore arrivato dalla Sampdoria viene subito impiegato come titolare, collezionando 63 presenze nelle due stagioni londinesi. Uno solo è stato il trofeo vinto dall’uruguagio, prima di passare in prestito all’Atletico Madrid: la Coppa d’Inghilterra del ’19-’20. 

Diamo i numeri: gli 11 della storia dell'Arsenal

Nel 2020, poi, l’11 è passato a Martin Ødegaard, arrivato in prestito dal Real Madrid con la nomea di essere un giovane promettente e un futuro campione assoluto. I Gunners, del resto, hanno riconosciuto al norvegese di possedere delle grandi qualità e, nel 2021 lo hanno acquistato a titolo definitivo per 40 milioni di euro

Ad oggi, la maglia che è stato di Armstrong, Wright e Van Persie non ha un proprietario. Nel quartiere di Highbury, l’11 non dev’essere un numero tanto leggero. La società londinese, dal canto proprio, vorrà sicuramente affidare uno dei simboli sportivi del club ad un calciatore che possa portare in alto, con dignità, la sua grande valenza storica. 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui