Dopo avervi parlato dei numeri 1 della storia dell’Inter e dei “9” dell’Atletico Madrid, torna in data odierna la rubrica che parla delle casacche più iconiche della storia del calcio. A differenza di quanto fatto negli scorsi appuntamenti, però, oggi non vogliamo soffermarci soltanto su una squadra specifica. Il nostro obiettivo, infatti, è quello di parlare dei numeri 17 della storia del calcio italiano.
L’operazione che stiamo per compiere non sarà certamente facile e, probabilmente, non renderà felici i tifosi di tutte le compagini del nostro territorio. I “17” dei quali tratteremo oggi saranno coloro che possiedono dei nomi altisonanti, che hanno fatto la storia del club o che hanno vestito la maglia di una particolare squadra per varie stagioni.
Impossibile, dati questi parametri, non citare leggende del calibro di David Trezeguet, Marek Hamsik, David Di Michele, Paolo Di Canio e Igli Tare. Oltre a questi ex-calciatori, altri sono i ragazzi ancora in attività che portano in alto il numero del proprio club. Tra questi troviamo Ciro Immobile e Rafael Leao.
Numeri 17 del calcio italiano: dal passato ai giorni nostri
Per raccontare al meglio la storia dei numeri 17 all’interno del calcio nostrano, abbiamo provato ad indagare quali calciatori avessero indossato questa casacca all’interno delle compagini più blasonate. Per dare un’ordine a questa presentazione, partiremo con i club più famosi, per poi passare alla presentazione dei calciatori che hanno militato in formazioni meno vincenti ma pur sempre importanti per la storia italiana.
David Trezeguet e Marek Hamsik
David Trezeguet ha vestito la 17 della Juventus dal 2000 al 2011. Di lui vi abbiamo già raccontato in questo approfondimento (questo il link) ma è stato impossibile non inserirlo anche qui. Con i bianconeri è sceso in Serie B e ha vinto cinque trofei. Il francese ha sollevato al cielo due campionati italiani, due Supercoppe italiane e un campionato cadetto. A Torino, il bomber transalpino ha segnato ben 171 gol e servito 40 assist.
L’altro grande ex-calciatore inserito qui è il “partenopeo” Marek Hamsik. Dal 2007 al 2019 lo slovacco ha vestito il numero 17 ed ha portato in alto i colori azzurri. A Napoli lo slovacco ha vissuto la parentesi più bella della propria carriera, essendone il capitano e vincendo due Coppe Italia, una Supercoppa italiana e sfiorando il successo in campionato. Il nativo di Banská Bystrica è anche colui che possiede il maggior numero di presenze nella storia del Napoli, a livello nazionale ed internazionale. Egli ha vestito la 17 anche nella parentesi di carriera a Brescia, tra il 2005 e il 2007.
Ciro Immobile e Rafael Leao
L’altro grande numero 17 che vogliamo citare è Ciro Immobile. Il ragazzo campano veste i colori della Lazio dal lontano 2016 e, in sei stagioni, ha frantumato parecchi record. Egli è il miglior marcatore della storia della Lazio. Insieme a Higuain è l’unico ad aver segnato 36 gol in un solo campionato; inoltre, è colui che ha vinto più volte il capocannoniere della Serie A (4). Con la maglia dei capitolini ha anche alzato al cielo la scarpa d’oro, nel 2019-2020.
Infine, in questo paragrafo non possiamo che citare Rafael Leao. Il classe ’99 del Milan è forse l’astro più lucente del nostro campionato. Il portoghese è stato eletto MVP della stagione 2021-2022 ed ha su di sé gli occhi delle più grandi squadre del mondo. Insieme al Milan ha vinto uno scudetto ed è riuscito a conquistarsi la chiamata del Portogallo per il Mondiale del 2022.
I numeri 17 meno vincenti ma meritevoli di citazione
Oltre a Juventus, Napoli, Lazio e Milan, anche altre squadre possiedono o hanno posseduto nel proprio organico dei numeri 17 importanti.
Fabio Cannavaro e John Arne Riise
Il primo ruolo che vogliamo analizzare è quello dei difensori. All’interno di questa lista possiamo quindi trovare due centrali che hanno vestito le maglie di Inter e Roma.
Fabio Cannavaro, infatti, dopo aver giocato nel Napoli e nel Parma, nel 2002 è approdato all’Inter. Per la stagione 2003-2004, il classe ’73 ha deciso di vestire la maglia n°17. Con i nerazzurri, il futuro campione del mondo nel 2006 non ha vinto alcun trofeo sebbene sia arrivato una volta secondo in campionato ed abbia raggiunto le semifinali di Champions League nel 2003.
Il secondo difensore di cui vogliamo parlarvi è invece il norvegese John Arne Riise. Dal 2008 al 2011, infatti, il romanista ha indossato la casacca protagonista dell’appuntamento odierno. A Roma, il nativo di Alesund non ha sollevato al cielo alcun trofeo, sebbene fosse arrivato con i più buoni auspici. Il classe ’80, infatti, nella sua precedente esperienza al Liverpool, aveva conquistato una Champions League e due Supercoppe UEFA.
Angelo Palombo, Emanuele Filippini, Piotr Zielinski, Joaquìn
Non soltanto difensori ed attaccanti hanno fatto la storia dei numeri 17 del calcio italiano. Anche quattro centrocampisti, su tutti, hanno portato in alto l’onore di questo numero.
Angelo Palombo è, di gran lunga, colui che ha indossato la “17” per un periodo di tempo più lungo. Capitano della Sampdoria, il ragazzo italiano ha vestito questa maglia dal 2002 al 2017, vivendo una storia altalenante con la compagine blucerchiata. 459 sono le presenze totali fatte registrare dal ciociaro con i liguri; 15 gol e 26 assist i suoi numeri. Con la Sampdoria, Palombo ha giocato 7 match di Coppa UEFA, 4 di Europa League e due di qualificazione alla Champions League, nel 2010.
Anche Emanuele Filippini è stato un calciatore diventato bandiera della squadra per la quale ha vestito la “17”. Qui vi abbiamo parlato della storia dei due gemelli, ma era impossibile non citarlo anche in quest’occasione, dato che il classe ’73 ha indossato la maglia dal 1996 al 1998, nel ’99-’00 e nel 2001-2002.
Piotr Zielinski e Joaquin, invece, sono qui inseriti non tanto per le prestazioni avute nel club in cui hanno vestito la “17” ma soprattutto per la loro storia. Il polacco, infatti, ha indossato la casacca nell’Empoli ma le sue giocate migliori le ha fatte vedere all’ombra del Vesuvio. Joaquin, invece, ha posseduto la 17 della Fiorentina ma è forse il calciatore più importante della storia del Betis Siviglia.
David Di Michele, Andrea Caracciolo, Christian Vieri
Infine, ecco anche gli attaccanti più famosi che hanno indossato la casacca n°17. Uno di loro lo ha reso il suo numero distintivo; gli altri due, invece, lo hanno usato soltanto una sola stagione ma sono poi diventati dei grandi bomber d’area di rigore.
David Di Michele ha vestito la 17 di Reggina, Palermo, Torino, Lecce, Udinese e Chievo Verona. Della storia di questo calciatore abbiamo già discusso in questo nostro “speciale“, tuttavia era impossibile non citarlo, dato che è stato il “17” più famoso di numerose squadre. In carriera, Di Michele ha collezionato 687 presenze, segnando 195 gol. Il bomber di Guidonia Montecelio ha giocato anche in palcoscenici importanti come quello della Premier League, della Coppa UEFA e della Champions League.
Antonio Caracciolo, invece, prima di diventare una bandiera del Brescia con la 9 sulle spalle, nel 2007/2008 ha indossato il numero 17. Il ragazzo lombardo aveva già vestito la maglia delle Rondinelle ma, dopo essere tornato dalla parentesi sampdoriana, ha vestito la 17. Con il Brescia, il classe ’81 ha giocato 418 incontri, siglando 179 reti e 44 assist, diventandone il miglior marcatore della storia e il terzo, in assoluto, della Serie B.
L’ultimo attaccante del quale vogliamo parlarvi è uno degli attaccanti più forti della storia del calcio italiano: Christian Vieri. Nel 2006-2007, dopo aver giocato anche due campionati del mondo ed un europeo, laureandosi come marcatore più prolifico della storia dell’Italia ai Mondiali (con 9 gol), torna all’Atalanta; l’attaccante, infatti, era già stato a Bergamo nel ’95-’96. Qui veste la 17 e gioca in Serie A la terzultima stagione della propria carriera, realizzando anche 2 reti in 7 presenze.
I numeri 17 della storia del calcio italiano
Dopo aver citato un solo calciatore per ogni squadra storica ad aver posseduto un “17” meritevole di essere menzionato, non possiamo che parlare anche di due calciatori “extra”, che hanno militato in squadre già citate ma che vale la pena conoscere.
Il primo è Paolo Di Canio, che ha militato nel Milan con quel numero nel 1994-1995. Proprio nell’annata successiva (’95-’96), il nativo di Roma ha vinto un campionato italiano, andando ad aggiungerlo in bacheca vicino alla Supercoppa UEFA vinta nel 1994. Tuttavia, la storia di Di Canio è diventata leggendaria in terra inglese, con le maglie di Sheffield Wednesday e West Ham United.
Il secondo è Igli Tare. Il nazionale albanese ha giocato per tre anni, indossando sempre la 17. Dal 2005 al 2008, dopo parecchie esperienze in Germania ed Italia, Tare decide di stabilirsi a Roma, rimanendo nella capitale anche dopo la scadenza del contratto da giocatore e diventando uno dei dirigenti ora storici della compagine bianco-azzurra.
Le conclusioni sui numeri 17 del calcio italiano
Indubbiamente, il numero 17 non è stato uno dei più utilizzati nella storia delle compagini nostrane. Nonostante la poca “frequentazione” con questa casacca, grandi campioni hanno deciso di abbinare il proprio nome a questo simbolo.
Marek Hamsik, Christian Vieri e David Trezeguet sono gli ex-calciatori più famosi ad aver portato in alto il nome del “17”. Non solo grazie ai loro gol, bensì anche grazie alle proprie prestazioni e al proprio carisma dimostrato sia dentro che fuori dal terreno di gioco.
Tra chi invece sta ancora giocando in Serie A, non possiamo che lodare le prestazioni di Ciro Immobile e di Rafael Leao. Il primo sembra essere quasi alla fine della carriera, nonostante i soli 32 anni e la sua qualità sotto porta ancora eccelsa. Il secondo, invece, essendo un classe ’99 ha davanti a sé un radioso futuro. Le Big europee vedono in lui una possibile freccia per l’arco offensivo e potrebbe essere pronte a fare follie.