Qual è la ricetta per il successo della campionessa del Barcellona Alexia Putellas? La risposta è semplice: allenamento, dedizione, sacrificio, coadiuvato dal talento. Nonostante il basket fosse lo sport prediletto di famiglia, Alexia ha sempre voluto essere una calciatrice. Nell’anno del professionismo, abbiamo pensato alla rubrica Donne nel pallone, giocatrici italiane ed estere che donano lustro alla compagine femminile del calcio. Dopo aver parlato di Valentina Giacinti, Barbara Bonansea e Laura Giuliani, ora è il turno di Alexia Putellas, centrocampista del Barcellona Femminile e della Nazionale Spagnola Femminile.
Donne nel pallone, Alexia Putellas: esperienze passate
Alexia Putellas è nata nel comune catalano di Mollet del Vallès. Nei suoi racconti d’infanzia emergono ricordi delle sue prime partite giocate nella piazza vicino al municipio, unica ragazza tra tutti ragazzi. Il suo destino con il Barcellona si incrocia nel 2006, dopo quattro stagioni nel club locale del Centre d’Esports Sabadell. A causa di una rivisitazione del settore giovanile, passa all’Espanyol per cinque anni, club che l’ha fatta esordire in prima squadra a soli 16 anni. Nel 2011 è passata al Levante, dove ha giocato tutte le partite della stagione e portato a casa 15 gol in 34 partite. Quell’anno, però, è stato segnato dal dolore per la perdita di suo padre: era appena diciottenne ed è mancato due settimana prima dell’inizio della Champions. L’anno scorso gli ha dedicato il suo primo Pallone d’Oro.
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— Ballon d'Or #ballondor (@francefootball) October 17, 2022
Nel 2012 la Putellas è tornata tra i blaugrana, squadra dove attualmente milita e di cui è capitana. L’anno successivo è entrata nella Nazionale femminile spagnola e nella scorsa stagione ha vinto quasi tutto: un mese fa è stata premiata agli UEFA Awards come miglior calciatrice dell’anno per la seconda volta di fila. Al termine di un 2022, con la maglia del Barcellona ha centrato il triplete spagnolo. Una stagione quasi perfetta, non fosse per quella finale di Champions League persa all’Allianz Stadium contro il Lione. Torneo al termine del quale la centrocampista segugio del gol è stata premiata come miglior marcatrice e miglior calciatrice.
Sfortunata, poco dopo, quando durante un allenamento con la Spagna in preparazione all’Europeo è stata costretta a fermarsi per la rottura del legamento crociato e rinunciare al grande appuntamento continentale. Il Board delle Leggende ha eletto lei Golden Player Woman di questa edizione, un altro titolo da aggiungere alla bacheca di questa straordinaria calciatrice.
Donne nel pallone: la duttilità della Regina di Spagna
Alexia Putellas è prevalentemente mancina e per gran parte della sua carriera ha giocato come attaccante sulla fascia sinistra. In seguito è passata al ruolo di regista avanzata, in parole povere una trequartista con duttilità anche come seconda punta, difatti è una macchina da gol. È eccezione nel rientro quando serve, fino a fare addirittura il terzino in situazione di necessità. Abile nel bel gioco e precisa nei passaggi, presenta una tecnica superba ed è una leader nata, infatti soli 23 anni ha conquistato la fascia di capitana del suo Barça. Nel 2018-2019 è stata la capocannoniera del Barcellona in tutte le competizioni a cui ha preso parte.
La parola che racchiude il suo modus operandi è realizzazione, capacità che ha assunto un peso specifico sempre più alto. La ricetta del successo può sembrare banale, ma è divenuto un rito di potenza: gambe veloci, articolazioni flessibili, l’attenzione verso il pallone sono tutte cose arrivate con il tempo e la dedizione.
Nessuna donna prima di lei, ed è per questo ormai è nota come “la Regina“. “Mi chiedo ogni giorno se il sogno che sto vivendo sia reale”, ha detto alla premiazione del pallone d’Oro, “Luis Suarez mi ha scritto e mi ha detto una cosa che terrò a mente a lungo: questo premio non deve essere solo un traguardo, ma un punto di partenza”.
Alexia Putellas tra presente e futuro
Il passato di Alexia è stato soprattutto quello di militare in ottimi club, il presente e il futuro hanno i colori blaugrana, club che l’ha consacrata a regina del calcio. “Sono molto felice di essere tornata qui“, ha detto Alexia Putellas durante la consegna del Pallone d’Oro. È il secondo anno consecutivo che la ventottenne viene premiata come migliore calciatrice del mondo ed è la terza vincitrice del premio che (solo) dal 2018 affianca quello maschile istituito nel 1956 dalla rivista francese France Football.
“Vincere l’anno scorso mi ha spinta a voler essere ancora migliore. Senza le mie compagne di squadra, questo non sarebbe stato possibile. Voglio ringraziare gli allenatori e lo staff tecnico che ogni giorno mi aiutano a migliorare”. A 28 anni, la migliore calciatrice dell’anno per la Uefa (2021) e la Fifa (2022), è giunta al culmine della carriera ma in cuor suo è rimasta quella ragazzina che da Mollet del Vallès ha scalato i vertici del calcio internazionale.