Se per caso vi trovaste in Svezia e chiedeste ad un autoctono qual è la figura sportiva più importante a livello nazionale, la risposta potrebbe non essere così scontata. Non aspettatevi, infatti, con certezza assoluta il nome di Zlatan Ibrahimovic. L’autoproclamatosi Dio del calcio moderno condivide la fama di atleta più rappresentativo del Paese scandinavo con Kosovare Asllani, una delle colonne della Nazionale gialloblù. Nonché protagonista di questo episodio della nostra rubrica “Donne nel pallone“. La giocatrice classe 1989 è accomunata al nativo di Malmo, oltre che per la cittadinanza e la rinomanza, anche per i colori rossoneri. A partire da questa stagione infatti, Asllani si è accasata al Milan femminile, portando lustro, carisma, esperienza e qualità non solo alla squadra lombarda, ma in generale a tutto il campionato italiano. Andiamo allora a conoscere meglio questa stella del panorama calcistico femminile internazionale.
Kosovare Asllani, tante esperienze collezionate negli anni
Kosovare Asllani è a tutti gli effetti un talento cosmopolita, date le innumerevoli vite calcistiche vissute in giro per l’Europa in 15 anni di brillante carriera. Che Kosse (il suo nomignolo che ricalca le origini kosovare dei genitori) fosse una predestinata lo si capì già ai tempi delle giovanili con la maglia del Vimmerby. Già in questo periodo attira su di sé le attenzioni delle varie Nazionali minori. Poco più che diciottenne, si ritrova, nel 2007, a vivere la sua prima esperienza nel massimo campionato svedese col Linkoping. Il rapporto tra la nativa di Kristianstad e il club è alquanto speciale, dato che si separeranno e ricongiungeranno più volte. Complessivamente, Asllani trascorre in patria 4 stagioni, a cui si aggiunge un anno nel campionato americano al Chicago Red Stars.
Dopo aver incantato la Svezia e l’Europa con le sue giocate e i suoi numeri, nel 2012 arriva la prima vera grande occasione di svolta con l’offerta del Paris Saint-Germain. Quasi come se fossero legati da un invisibile filo, la giocatrice scandinava si ritrova a condividere l’esperienza nella capitale francese con Ibrahimovic. E proprio come Zlatan, Asllani è competitiva e ha sempre voglia di migliorarsi e misurarsi con nuove e più avvincenti sfide. Questa sua indole la porta a vestire altre maglie prestigiose, girovagando tra i principali campionati europei.
Nel 2016, lascia il Paese transalpino per trasferirsi oltre la Manica. Ad attenderla sull’isola britannica c’è il Manchester City. Giusto il tempo di disputare un’annata ed ecco che arriva l’ennesimo richiamo di casa. Dal 2017 al 2019 veste per l’ultima volta la maglia del Linkoping, dimostrandosi decisiva per la vittoria del titolo. La necessità di vivere nuove avventure ha però ancora una volta la meglio. E così, passando per il Real Madrid da contraltare di Alexia Putellas (della quale vi abbiamo parlato nella scorsa puntata), approda nel giugno di quest’anno al Milan. Uno dei colpi storicamente più importanti per il calcio femminile italiano.
Caratteristiche tecniche, numeri e statistiche
Ottima tecnica individuale, velocità di esecuzione, abilità nel dribbling e spiccato senso del gol. Queste sono le qualità grazie alle quali Kosovare Asllani riesce a rifulgere e a fare la differenza sul terreno di gioco, vestendo i panni della fantasista, della giocatrice che alza la qualità del gioco offensivo. Insomma, una vera e propria numero 10 che però preferisce indossare la 9. Può giocare come esterno a destra o anche mezza punta. Tali doti si combinano a un innato carisma che la rendono una leader affidabile e trascinante. Uno spessore e una caratura dimostrati su ogni palcoscenico e competizione e che la legittimano come capitana della Svezia. Con la Nazionale scandinava vanta, infatti, ben 169 presenze, impreziosite da 44 gol e un discreto palmarès, che vede due argenti olimpici, due bronzi tra Mondiale ed Europeo e un’Algarve Cup.
Anche con le squadre di club, le sue statistiche sono assolutamente pregevoli. La sua esperienza più remunerativa in termini di reti segnate è sicuramente quella al PSG, con uno score di 39 centri in 59 partite. La più romantica, invece, è quella vissuta in patria col Linkoping, con cui complessivamente ha collezionato 103 gettoni e realizzato 38 segnature. Meno prolifiche le singole stagioni nelle terre anglosassoni, con la miseria di 2 sussulti in poco più di 10 apparizioni con Chicago Red Stars e Manchester City. Bottino tutto sommato positivo anche nella capitale spagnola con 24 gol in 62 presenze. Straordinario, infine, l’impatto col calcio italiano. Nel Milan, Kosovare Asllani è riuscita a mettersi in mostra fin da subito. A segno al debutto il 28 agosto, sta trascinando le rossonere con 6 marcature in 9 giornate.
Kosovare Asslani tra presente e futuro
Essendo una giocatrice molto esigente con sé stessa e alla continua ricerca di nuovi stimoli, il presente di Kosovare Asllani non può che essere proiettato sul disputare la miglior stagione possibile con la nuova maglia. Conscia delle proprie potenzialità, ha esplicitamente dichiarato che il suo obiettivo principale è quello di portare il Milan in Champions League. Una competizione che l’ha vista spesso protagonista, ma che non è mai riuscita a conquistare. E magari provare a vincere qualche altro trofeo in terra straniera dopo aver trionfato col Linkoping in Svezia (2 campionati, 2 Coppe e 1 Supercoppa) e col City in Inghilterra (Women’s Super League, FA Cup e FA WSL Cup).
Nel futuro prossimo c’è invece sicuramente il Mondiale del 2023, che vedrà anche le nostre azzurre tra le avversarie del Gruppo G. Pure in questo caso, la speranza è volta a compiere quell’ultimo step che serve per salire sul gradino più alto del podio e regalare la gioia più bella al suo Paese.