Douglas Costa de Souzana nasce a Sapucaia du Sol (Brasile) il 14/09/1990. Quello che è oggi lo deve molto ai genitori che sognavano di avere un giocatore professionista in famiglia e lo hanno aiutato a diventare tale.
Douglas insegue il pallone sin da bambino giocando nei campetti del quartiere, per poi cominciare la sua carriera con la squadra del Novo Hamburgo. Nel 2002 riceve attenzione dal Gremio, squadra di una certa importanza in Brasile. A causa dei problemi fisici però, il club decide di mandarlo in prestito al Casa-Lar.
Il destino fa in modo che la nuova squadra del ragazzo e il Gremio si incontrino in un torneo. Douglas si prende gioco dei suoi ex compagni e li batte realizzando una doppietta, rinfacciando all’allenatore di non aver creduto in lui. Senza pensarci due volte il club tricolore richiama dal prestito il giocatore, facendolo allenare anche per mettere massa e rendere, quindi, il suo corpo meno fragile.
Douglas Costa, la sua esperienza tra i grandi club
Passa qualche anno ed ecco che Douglas Costa passa in prima squadra, brillando sin da subito ed attirando su di se l’attenzione di squadre europee. La prima big interessata è lo United di Alex Ferguson, che non concluderà l’acquisto ritendendo il prezzo del giocatore troppo alto.
Nel Gennaio del 2010 è lo Shakhtar Donetstk ad aggiudicarsi le prestazioni della promessa sudamericana: in 4 anni e mezzo contribuirà alla conquista di 5 Campionati, 3 Coppe Nazionali e 5 Supercoppe. Dopo aver siglato anche 29 gol con gli ucraini, nel 2015 approda al Bayern Monaco.
In Germania il calciatore gioca 50 partite siglando 8 reti e regalando un numero eccessivo di assist. Sempre a causa dei suoi problemi fisici, però, la società tedesca sceglie a malincuore di darlo via.
Ecco quindi che il brasiliano si trasferisce alla Juventus. Con i bianconeri, purtroppo la canzone rimarrà la stessa: ottime qualità ma 0 costanza. Nei primi 2 anni, con Allegri in panchina, Douglas Costa subentra e spacca le partite quando è in forma ma purtroppo resta fuori spesso per i troppi infortuni.
Al terzo anno in bianconero viene allenato da Sarri. Il tecnico toscano vede in Douglas il giocatore perfetto per il suo stile di gioco. Anche l’allenatore ex Napoli gestisce il brasiliano per tutelarlo anche perché quando la Juve sembra dare la sensazione di non voler proprio sbloccare la partita, il brasiliano entra e cambia il volto del match.
Nonostante tutto, Costa chiude la sua avventura a Torino con la conquista di 3 Scudetti, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana. Nella stagione 2020-2021 fa ritorno a Monaco di Baviera, giocando pochissimo. L’unica consolazione sarà la vittoria del Mondiale per club.
Il ritorno dove tutto ebbe inizio e le qualità che ancora vigono
Dopo il ritorno in Germania, nell’estate 2021 decide di trasferirsi in un altro club in cui ha già giocato, il Gremio. Il passaggio al club che lo lanciò non porta grandi risultati: la squadra brasiliana addirittura retrocede nella seconda divisione.
Dallo scorso Febbraio, Douglas Costa milita in MLS con la maglia dei LA Galaxy dove, quando le gambe permettono, dimostra il suo potenziale siglando reti ed assist. Douglas Costa ci delizia ancora ma sicuramente il suo “apice” lo ha raggiunto negli anni trascorsi in Europa.
Velocità e scatto pazzeschi, cambi direzione rapidi facendo sembrare il tutto semplice. Bravissimo ad utilizzare il destro, oltre che al sinistro che è il suo piede naturale. Grazie alla sua esperienza alla Juventus abbiamo avuto modo di notare meglio le sue abilità. Non c’è nulla sul piano tecnico che si possa criticare di questo giocatore (a parte la testa calda che ogni tanto lo rende partecipe di scontri). Douglas Costa fa parte della categoria dei giocatori che se non avessero avuto problemi gravi a livello fisico, sarebbero stato tra le stelle del calcio europeo degli ultimi anni.