L’analisi tattica di Empoli-Juventus, valida per la terza giornata di campionato, assume un valore importante per entrambe le squadre anche se per motivazioni diverse.
L’Empoli è ancora a 0 punti dopo le prime due partite e arrivare alla pausa per le nazionali conquistando un risultato utile consentirebbe di lavorare nello stop con più serenità.
La Juventus, dopo il pareggio casalingo con il Bologna e un’altra settimana di polemiche, cerca di rimanere attaccata al treno delle migliori e vuole salutare i numerosi giocatori che saranno aggregati alle relative nazionali con serenità. C’è poi l’esito della partita di Empoli dello scorso anno che ancora brucia in casa bianconera. I bianconeri cercano una vittoria per cancellare un’altra macchia che rimane sullo scorso campionato.
Zanetti schiera l’Empoli con il 4-3-3. Berisha tra i pali, Walukiewicz, Ismajli, Luperto e Pezzella nei quattro di difesa. Maleh, Marin e Fazzini a giostrare nel centrocampo empolese. Il tridente molto mobile ma ancora a secco in campionato, è composto da Baldanzi, Caputo e Cambiaghi.
Allegri sceglie ancora la difesa a 3 nel 3-5-2 che ha caratterizzato l’inizio di questa stagione. Cambiano i protagonisti sia in difesa che in mezzo al campo. Ancora Perin tra i pali visto l’infortunio di Wojciech Szczęsny. Il rientro del polacco dovrebbe avvenire dopo la sosta. Nella difesa resta fermo il centrale Bremer, cambia il braccetto di destra, Gatti e Danilo si sposta a sinistra. Cambiano gli esterni nel centrocampo. McKennie esterno e Miretti al debutto come titolari, Locatelli, Rabiot confermati nel cuore del centrocampo. Vedremo poi come si sistemeranno nel centrocampo. Altro debutto stagionale, Kostic si sistema sulla fascia sinistra. Vlahovic e Chiesa confermati come attaccanti.
Analisi tattica Empoli-Juventus, primo tempo: la Juventus colpisce ma non convince
Parte pressando alto la Juventus con Chiesa e Vlahovic supportati da Miretti e McKennie. Non ottiene comunque grandi risultati ancora poco organizzato e aggressivo. La difesa riesce ad uscire senza problemi. Gli esterni della Juventus cercano lo spazio per ricevere e proporre cross verso l’aria di rigore.
Lascia in avanti i tre attaccanti l’Empoli cercando di sorprendere con i rilanci la Juventus. Non pressano la Juventus fino alla linea di centrocampo. La squadra ripiega nella propria meta campo chiudendo gli spazi. La difesa bianconera fatica a far partire l’azione. Nel primo quarto d’ora i pericoli per l’Empoli arrivano dalle palle ferme. Il gol del vantaggio, non a caso, viene dagli sviluppi di un calcio d’angolo. Una azione ben architettata da Gatti e sulla destra porta ad un fallo sul difensore bianconero e al conseguente rigore che Vlahovic spreca sparando sul portiere.
L’Empoli imposta l’azione di ripartenza cercando gli spazi che si creano dietro gli esterni bianconeri che rimangono alti costringendo a un lavoro extra sia Gatti che Danilo. E le azioni più importanti sulle fasce le realizza proprio l’Empoli con Cambiaghi che più volte mette palle pericolose in area. Meno servito Baldanzi sul lato opposto che cerca il gioco accentrandosi andando però a intasare la zona in cui gioca Caputo. I cross da sinistra arrivano con una certa continuità da parte dell’Empoli e McKennie si abbassa a difendere.
Il Piano della Juventus sembra non essere riuscito. Gioco solo a sprazzi. Intesa Chiesa-Vlahovic ancora lontana. Centrocampo ancora lento e prevedibile. Gli esterni incidono poco e in generale si cerca poco l’aggiramento e il traversone per il quinto esterno o per la punta.
Meglio l’Empoli che però dimostra di avere un problema enorme con il gol e con le conclusioni in generale. Difficile incidere così.
Ci si aspetta di più da tutte e due le squadre nel secondo tempo.
Analisi tattica Empoli-Juventus, secondo tempo: Chiesa la chiude in contropiede
Inizia senza cambi il secondo tempo e come all’inizio del primo tempo la Juventus sembra avere più brio e intraprendenza.
Sembra più costante la spinta dei bianconeri che si rendono pericolosi con un’incursione di Chiesa grazie a uno scambio rapido al limite dell’area.
Pogbà entra al 62′ per Miretti per dare più sostanza al centrocampo. Per L’Empoli sono Cancellieri e Grassi che entrano per Baldanzi e Fazzini. Baldanzi paga la sua assenza in molte occasioni sul secondo palo quando da sinistra arrivavano cross importanti. Vuole riprendere il controllo delle fasce laterali Zanetti, dove dall’inizio del secondo tempo ha preso il sopravvento la Juventus.
Al 71′ cambia ancora Allegri: dentro Cambiaso e Milik per Vlahovic e Kostic. Piano tattico che rimane lo stesso cambiano i protagonisti per la Juventus. La palla gira più velocemente ma si cerca più lo sfondamento centrale e solo Cambiaso cerca di sfruttare le fasce per mettere palloni in area. Chiesa ha più spazio e si muove con una certa prevalenza partendo dal lato sinistro.
Invece Zanetti prova a cambiare i protagonisti in attacco. Al 72′ fuori Francesco Caputo e Marin, dentro Mattia Destro e Kovalenko. Si cerca più peso per cercare di sfruttare la mole di gioco che l’Empoli riesce comunque a sviluppare.
Chiesa all’ 80′ chiude la partita con una azione in solitaria, lanciato in profondità da Milik. Per la terza volta in serata arriva a tu per tu con il portiere ma stavolta non sbaglia. Segna 2 minuti dopo lascia il posto a Kean. Nello stesso minuto, 82′, Weah entra per McKennie. Cambio sempre ruolo su ruolo. Lo statunitense mette in area il miglio cross della serata della Juventus che Milik spedisce sulla traversa.
Le considerazioni finali
Per la terza partita consecutiva la Juventus entra con un piano tattico preciso e comprensibile. Assumono un ruolo sempre più importante gli esterni, ago della bilancia tra la fase offensiva e la fase di copertura. In questa prospettiva buono il recupero di Kostic che sembra poter interpretare il ruolo che già era stato suo la scorsa stagione. Sembra meno adatto McKennie, meno puntuale nei cross e più propenso a stringere verso il centro. Meglio Cambiaso quando è entrato. Lontana dall’essere sufficiente l’intesa Chiesa-Vlahovic che ha funzionato solo a sprazzi. Su questo aspetto Allegri ha ancora molto da lavorare. I gol sono arrivati ma il primo da palla da fermo il secondo con l’Empoli sbilanciato alla ricerca del gol pareggio.
L’Empoli rimane in fondo alla classifica. Pur essendo in grado di produrre interessanti trame di gioco è evidente che ha grossi problemi in fase realizzativa non avendo ancora segnato un gol da inizio campionato. Zanetti le prova tutte ma se i suoi uomini non hanno i numeri per realizzare con una certa continuità, la salvezza sembra molto difficile.