Empoli-Milan (1-3): analisi tattica e considerazioni

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Il sabato della giornata 8 di Serie A termina con la rocambolesca vittoria del Milan in casa dell’Empoli per 3-1. Dopo quasi 80 minuti di belle giocate e occasioni da una parte e dall’altra, ma col punteggio inchiodato sullo 0-0, nell’ultima decina di minuti succede praticamente di tutto. La squadra di Pioli si porta in vantaggio al 79° con Rebic e gestisce la gara, non senza apprensioni, fino allo scoccare del minuto 90. Nel recupero, arrivano addirittura altre 3 reti. Al 92°, Bajrami trova il pareggio su una magistrale punizione. Sull’azione seguente alla ripresa del gioco, i rossoneri trovano clamorosamente il gol del sorpasso con Ballo-Touré. Infine, quando ormai il signor Aureliano sta per mandare tutti sotto la doccia, Leao scatta verso la porta toscana, concludendo il contropiede con un dolce tocco sotto. Come da tradizione, Empoli-Milan si rivela una gara ricca di spettacolo, che andiamo ad approfondire nell’analisi tattica.

Come sempre, però, partiamo dalle formazioni delle due contendenti. Zanetti schiera il suo consueto 4-3-1-2. Tra i pali c’è Vicario, mentre la linea difensiva è composta dagli esterni Parisi e Stojanovic e dalla coppia centrale che vede De Winter accanto a Luperto. In cabina di regia c’è Grassi, affiancato dalle mezz’ali Haas ed Henderson. Davanti, le due punte Satriano e Lammers, con Pjaca a supporto alle loro spalle.

Per il suo 4-2-3-1, Pioli deve fare a meno di alcune assenze pesanti. Tatarusanu prende posto in porta, protetto dalla retroguardia con Calabria e Ballo-Touré terzini e in mezzo Kjaer e Tomori. Davanti alla difesa i due inamovibili Bennacer e Tonali. Giroud in attacco è supportato dal tridente di trequartisti formato da Leao, De Ketelaere e Saelemaekers.

Primo tempo: il Milan parte meglio, ma l’Empoli rinviene

Come vi anticipavamo nell’introduzione di questa analisi tattica, Empoli-Milan è una partita che permane a lungo sullo 0-0. Il punteggio bloccato è però solo una casualità, dettato più che altro dagli errori di mira delle due squadre. In campo, infatti, entrambe si fanno apprezzare per buone giocate e occasioni create. 

A partire meglio sono i rossoneri, che nei primi 20-25 minuti assediano la metà campo avversaria. Gli uomini di Pioli tengono il baricentro molto alto per poter rimanere in pressione una volta persa palla. Quest’atteggiamento propositivo e aggressivo consente loro di mettere in difficoltà l’uscita dei toscani e di effettuare diversi recuperi sulla trequarti.

Empoli-Milan (1-3): analisi tattica e considerazioni
La pressione alta del Milan sulla costruzione dal basso dell’Empoli.

Calabria e Ballo-Touré spingono molto, mettendo in difficoltà i padroni di casa sulle fasce. Qui, infatti, si creano spesso dei due contro uno, perché i centrocampisti toscani si concentrano in prima battuta sugli omologhi rossoneri. Pjaca prende in consegna Tonali, mentre Henderson si alza su Bennacer. Inevitabilmente, dunque, finiscono per arrivare in ritardo negli scivolamenti sull’esterno, soprattutto sul lato offensivo sinistro del Milan. I due terzini, invece, sono chiamati ad un lavoro di grande attenzione contro giocatori veloci e di qualità come Leao da una parte e Saelemaekers dall’altra.

Col passare del tempo, Pioli chiede insistentemente ai suoi giocatori offensivi larghi di venire a giocare più dentro al campo e vicino a Giroud, liberando ulteriormente le corsie. Per colpire la linea difensiva dell’Empoli sempre molto alta, poi, gli ospiti si affidano all’attacco della profondità sia del francese, contro cui Luperto può obiettivamente poco. Sia del portoghese, che prende facilmente d’infilata De Winter con i suoi tagli verso la porta.

Empoli-Milan (1-3): analisi tattica e considerazioni
La posizione molto dentro al campo di Leao.

A seguire le giocate in verticale c’è De Ketelaere, poco coinvolto ad inizio azione per via dell’attenta marcatura di Grassi su di lui. Non trovando spazio e palloni giocabili alle spalle del play toscano, il belga viene a ricevere o sulla sinistra, sfruttando la posizione accentrata di Leao, oppure dentro l’area, dove può rifinire l’azione con la sua tecnica. 

Analisi tattica Empoli-Milan: i cambi tolgono ritmo ai rossoneri

Dopo i primi minuti di fatica nell’uscire palla al piede, l’Empoli cresce con l’andare del match. La squadra di Zanetti prende coraggio e comincia a portare molti uomini in fase d’attacco. In modo particolare, i due terzini e le mezz’ali, che insieme alle due punte vanno a riempire l’area. Il miglioramento dei padroni di casa coincide essenzialmente con due fattori. In primis, sale il rendimento di Pjaca, che inizia a ricevere palla tra le linee e dai suoi piedi parte la manovra. In secundis, tra il 32° e il 39°, il Milan è costretto ad effettuare due sostituzioni per infortunio.

Viene completamente rinnovata la catena di destra. Il primo ad arrendersi è Saelemaekers, in luogo del quale entra Krunic. Poi è la volta di Calabria, che lascia il posto a Kalulu. Dal punto di vista dell’analisi tattica di questo Empoli-Milan non ci sono novità. Tuttavia, è indubbio che i due cambi forzati tolgono un po’ di ritmo e fluidità ai rossoneri.

I toscani alzano il baricentro, mentre gli ospiti si allungano e così la partita va avanti con sprazzi dell’una e dell’altra. La difficoltà dei padroni di casa rimane però sempre quella di innescare le punte. Sia in velocità sul lungo che nei duelli aerei, Tomori e Kjaer hanno sempre la meglio su Satriano e Lammers. Dunque, i pericoli per la porta di Tatarusanu arrivano o da veloci ripartenze o dai soliti inserimenti dei centrocampisti. Soprattutto di Henderson, sempre pronto a chiudere sul secondo palo quando l’azione si sviluppa sulla destra con le sovrapposizioni di Stojanovic.

Empoli-Milan (1-3): analisi tattica e considerazioni
Henderson si porta dentro l’area e conclude l’azione.

Purtroppo anche l’Empoli perde anzitempo un giocatore per infortunio. Si tratta di Grassi, costretto a lasciare il campo per Marin nel secondo minuto di recupero.

Secondo tempo: il Milan costruisce una pazza vittoria

Nella ripresa, l’analisi tattica di Empoli-Milan ci presenta qualche variazione. I padroni di casa, ormai pienamente in partita, provano a far male sul lato sinistro. La posizione sempre molto avanzata di Kalulu, infatti, lascia un buco in quella zona, dove Pjaca, Henderson o una delle punte vanno a inserirsi. I rossoneri si arrangiano come possono in copertura, chiamando Krunic ad un importante lavoro in ripiegamento o confidando sull’uscita laterale di un Kjaer in difficoltà fisica. Anche le punte si muovono di più e vengono finalmente coinvolte in fase conclusiva.

Dal canto loro, invece, i rossoneri si affidano maggiormente ai guizzi individuali sull’esterno dei giocatori di qualità come De Ketelaere e Leao. I due svariano tanto, alternando strappi palla al piede all’appoggio a Giroud. Ad accompagnare l’azione ci sono sempre anche Tonali a rimorchio dal limite dell’area e Kalulu, appunto, con le sue discese sulla destra.

Empoli-Milan (1-3): analisi tattica e considerazioni

Poco prima dell’ora di gioco, Zanetti inserisce forze fresche a centrocampo. Dentro Bajrami e Bandinelli, fuori Pjaca ed Henderson. Al minuto 72, Pioli risponde con un triplo cambio nell’ultimo slot rimastogli. Entrano Dest, Rebic e Diaz per Kjaer, Giroud e De Ketelaere. Kalulu passa così a fare il centrale difensivo di destra.

Con i nuovi innesti, il Milan cambia caratteristiche, perdendo soprattutto la fisicità del centravanti. Tuttavia, l’arma per piegare l’Empoli rimane sempre quella di sorprendere la linea alle spalle. Ed è quanto avviene al minuto 79. L’azione che porta in vantaggio i rossoneri ha origine da un fallo laterale a metà campo battuto velocemente. Leao viene trovato tutto solo oltre la difesa dormiente dei toscani. Il portoghese riceve, entra in area, salta De Winter e serve l’assist a Rebic, che può comodamente appoggiare la palla in porta.

Un finale pazzesco

Lo svantaggio subìto induce Zanetti a giocarsi il tutto per tutto. Al minuto 82, entrano Cambiaghi e Destro in luogo di Satriano e Haas. L’Empoli si ridisegna con una sorta di 4-2-1-3. L’ex Genoa punta centrale, il classe 2000 defilato a sinistra, Lammers spostato sulla destra (ma non largo) e Bajrami alle loro spalle. Ed è proprio il giocatore albanese a creare i maggiori pericoli, sia sfruttando la sua freschezza per andare in contropiede, sia soprattutto agendo alle spalle di Bennacer. Il centrocampista rossonero fatica a contenerlo e causa il fallo dalla cui punizione scaturisce il gol del pari.

A guadagnare il fallo e a portarsi alla battuta è lo stesso numero 10 in maglia blu. Esecuzione perfetta e Tatarusanu ingenuamente beffato sul proprio palo. Al minuto 92 il punteggio dice 1-1.

Empoli-Milan (1-3): analisi tattica e considerazioni

Eppure, nemmeno il tempo di riprendere il gioco che il Milan si riporta subito avanti. Lancio di Leao, sponda di testa di Krunic che trova Ballo-Touré, salito per l’arrembaggio finale, tutto solo sul secondo palo. Il franco-senegalese rimane freddo e insacca alle spalle di Vicario.

Empoli-Milan (1-3): analisi tattica e considerazioni

L’Empoli si riversa tutto in avanti, scoprendosi. Al minuto 96, i rossoneri stoppano l’azione dei toscani e lanciano Leao in contropiede. Il portoghese s’invola verso la porta avversaria e supera il portiere con un tocco sotto, chiudendo definitivamente la partita.

Analisi tattica Empoli-Milan: le considerazioni finali

La squadra di Zanetti, nonostante le difficoltà iniziali e la differenza tecnica, riesce a mantenere gara e punteggio in equilibrio quasi fino alla fine. Tuttavia paga una grave disattenzione difensiva, subendo gol da un fallo laterale dopo aver lasciato completamente da solo il giocatore avversario più temibile. Errori da matita blu, che non dovrebbero commettersi a un certo livello. Da rivedere anche la fase offensiva, dato che le punte sono spesso avulse da un gioco che comunque viene costruito con pregevole qualità e anche con tanto supporto numerico. Una squadra che produce tanto non può concretizzare così poco, lasciando punti pesanti per strada

Per quanto riguarda il Milan, invece, come dimostrato in questa analisi tattica della sfida con l’Empoli, i rossoneri riescono a portare a casa 3 punti importantissimi, agganciando l’Atalanta alle spalle dell’inarrestabile Napoli. La vittoria in Toscana, più difficile del previsto, ha un sapore ancora più dolce, perché arriva al netto delle pesantissime defezioni che hanno inficiato la preparazione al match. Purtroppo, però, soprattutto in ottica Chelsea, la squadra perde altri elementi importanti e tutti per problemi piuttosto seri. Le assenze di Calabria, Saelemaekers e Kjaer non fanno che complicare i piani di Pioli per affrontare al meglio la difficile sfida di Stamford Bridge.

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