ESCLUSIVA – Antonio Serino si racconta, tra calcio e studio

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Abbiamo raggiunto in esclusiva Antonio Serino, giovane calciatore, in forza al Virtus Molfetta in prima categoria, ma tesserato con il Vigor Trani. Non esiste soltanto il “calcio dei grandi”, quello dei top club pronti a spendere follie per acquistare un giocatore. C’è anche il mondo del calcio più sincero, legato ad amore, passione, attaccamento alla maglia e voglia di correre e calpestare quel prato verde che ha un qualcosa di magico. A raccontarcelo è proprio il giovane terzino sinistro, nato a Corato il 24 Ottobre 2000, attraverso un’intervista molto interessante.

Esclusiva, Serino: l’inizio di una passione, quella per il calcio

Antonio Serino ha mosso i suoi primi passi nel mondo del calcio nel 2005, a quasi cinque anni, con il Pro Molfetta Calcio, trascorrendovi almeno 5/6 anni, prima di spostarsi nei Giovanissimi del Giovinazzo, verso gli undici anni di età, allenato dal Mister Vitangelo Spadavecchia. Durante il secondo anno vive un periodo di transizione, spostandosi così al Matera nel 2014, giocando negli allievi nazionali. A fine stagione si ritrova a giocare il Campionato Berretti (all’età di 15/16 anni), facendo anche il suo esordio contro la Casertana, come più piccolo del club.

“Durante la mia esperienza ho avuto il piacere di giocare il Torneo Scirea, che si disputa soprattutto a Matera e nei comuni limitrofi. Una grandissima emozione, dato che erano presenti anche società importanti, come Milan e Juventus, sfidatesi poi in finale”.

Nel 2016 si sposta ad Andria, prendendo parte al campionato Juniores sperimentale, che li ha poi portati a mettersi alla prova, affrontando compagini con un’età media superiore alla loro, arrivando comunque terzi in classifica. Alla fine di quella stagione, ritorna a Molfetta, stavolta nelle fila dello Sporting Fulgor Molfetta, in Serie D. Si tratta di un periodo davvero faticoso e stancante, con Antonio Serino che si destreggia tra studio, scuola e allenamenti. Infatti, se durante alcune mattine si ritrova a fare allenamento in prima squadra, nel tardo pomeriggio si allena con i Juniores Nazionali, giocandovi ogni Sabato.

“Ricordo benissimo un giorno in particolare, il 22 Ottobre 2017. Durante la partita tra Picerno-Sporting Fulgor Molfetta, sul risultato di 1-1, ho fatto il mio esordio in Serie D, all’età di 16 anni”.

“Nel match successivo, sono entrato dalla panchina dopo appena 10 minuti, a causa di un infortunio del mio compagno di squadra. Da lì ho iniziato a giocare sempre, concludendo la stagione con circa 22 apparizioni, di cui 19 da titolare”.

Nel 2018, il terzino classe 2000, viene tesserato al Trani, nel campionato di Eccellenza. Qui vi racimola 24 presenze, di cui 21 partendo da titolare. La squadra si qualifica al sesto posto, ma diviene seconda classificata come “squadra più giovane”. Il gran rapporto con l’allenatore, Giuseppe Scaringella, gli ha permesso di vivere un’ottima esperienza, sul lato personale e calcistico.

“Un’altra data che ricordo con piacere è il 20 Aprile 2019. Il campionato si era concluso da poco e sono stato chiamato nella Rappresentativa Puglia. A guidarci il mister Tavarelli e il vice allenatore Gioacchino Prisciandaro. La competizione si teneva a Fiuggi e, a gran sorpresa, siamo arrivati in finale perdendo contro il Lazio per 2-0, ma giocando con immenso piacere allo Stadio Benito Stirpe di Frosinone“.

ESCLUSIVA - Antonio Serino si racconta, tra calcio e studio

Nel 2019, di ritorno al Trani, le cose si complicano per Antonio Serino, il quale trova poco spazio e viene poi mandato in prestito al Borgorosso Molfetta, nella stagione 2019/2020. Qui, fortunatamente per lui, viene utilizzato in modo frequente, giocando i dieci incontri, prima dello stop causato dall’emergenza Coronavirus.

“In questa occasione mi sento di ringraziare i miei compagni di squadra, specialmente Giuseppe Paparella e Corrado Uva. Un sentito grazie anche al mister Carlucci e al Dirigente Sportivo De Ceglie”.

Attualmente Antonio Serino si ritrova in un’altra società, quella del Virtus Molfetta, che milita in prima categoria, anche se, fino ad ora, è riuscito a giocare appena 2 partite, sempre per via della situazione legata al Covid-19.

Il momento più emozionante e indimenticabile

Nonostante non sia mai semplice scegliere un solo momento emozionante, Antonio Serino – dopo averci riflettuto – ha raccontato di due situazioni che, seppur diverse, lo hanno colpito in maniera forte.

“Se dovessi pensare al momento più emozionante, direi sicuramente quello legato all’esordio in Serie D”.

“Un’altra esperienza davvero toccante è stata la prima partita giocata con il Trani, match vinto in casa contro il Vieste per 2-1, partendo da titolare. Mi ricordo che c’erano circa 3000 tifosi. Lo ricordo come fosse ieri”.

Il calcio senza pubblico e tifosi

Il calcio, senza tifosi, non è la stessa cosa. La spinta del pubblico – avversario e non – serve ad accendere la giusta competitività e dar maggior valore alla partita. Secondo Antonio Serino, infatti “la cornice del pubblico non può essere sostituita con nient’altro”, perché avere gente sugli spalti ti esalta ed emoziona.

Con gli stadi vuoti non si riesce a vivere allo stesso modo la sfida e, se per certi versi, non si sente la pressione dei tifosi, per altri versi, quella spinta emotiva serve a regalare fiducia e voglia di dare tutto per la propria squadra.

Antonio Serino: l’ambizione in un mondo tanto bello quanto competitivo

Il calcio, seppur sia uno sport bellissimo, è un mondo molto competitivo. Lo sa bene anche Antonio Serino, che infatti non vuole illudersi e vuole rimanere con i piedi per terra.

“Attualmente la mia ambizione più grande è quella di divertirmi. Non nascondo però di credere di meritare una categoria superiore e spero di poterla raggiungere il prima possibile, impegnandomi ogni giorno”.

ESCLUSIVA - Antonio Serino si racconta, tra calcio e studio

Al di là del calcio: sogni e progetti

Se da piccolo Antonio Serino pensava – e sperava – di coltivare innumerevoli passioni, come la musica e il teatro, all’età di quasi 21 anni il giovane ragazzo pugliese porta avanti l’amore per il calcio, una passione a cui ha dedicato gran parte del suo tempo.

Intanto, dopo aver conseguito il diploma presso il Liceo Classico Leonardo da Vinci di Molfetta, ha deciso di intraprendere il corso di Laurea in Giurisprudenza, facoltà impegnativa ma molto interessante e stimolante.

“Per ora sono al secondo anno, ma sono determinato a portare a termine il mio percorso, mi piacerebbe praticare la carriera forense”.

Un esempio di maturità, onestà e voglia di mettersi in gioco. Antonio Serino, in questa intervista esclusiva, ha parlato di sé, dalle esperienze calcistiche all’obiettivo di concludere gli studi per crearsi – e costruirsi – il proprio futuro nel mondo del lavoro.

Ringraziamo il giovane classe 2000 per la disponibilità e la voglia di condividere con noi delle esperienze riguardanti un altro mondo legato al calcio.

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