Euro 2021 prosegue. In attesa del secondo giro di boa per la seconda giornata del girone, portiamo in rassegna i giocatori che si sono aggiudicati il premio di man of the match sin qua. Particolare focus sui protagonisti della Serie A, autori di diverse reti e protagonisti di molte prestazioni positive.
Euro 2021, i Man of the match in Serie A, prima parte
Romelu Lukaku (Belgio-Russia, Danimarca-Belgio)
Che sia l’inno della Generosa della massima serie o la Brabançonne, per il gigante belga non fa differenza. Spazzando via le critiche di discontinuità, Lukaku si è sobbarcato il peso dell’attacco rosso senza timori reverenziali. Nel match d’esordio con la Russia ha siglato una splendida doppietta (con dedica ad Eriksen), mentre nel match di ieri con la Danimarca ha sorretto la fase avanzata. 62 reti in 95 presenze con la Nazionale ora. Scusate se è poco.
Leonardo Spinazzola (Turchia-Italia)
Il romanista classe 1993 ha bagnato il debutto azzurro all’Europeo con una prestazione monstre. Continuo stantuffo sull’out di sinistra, ha innescato un binario con Insigne ad alta velocità. Letteralmente imprendibile, ha solamente difettato di lucidità sotto porta. Mancini e Mourinho alla Roma possono sorridere, la fascia mancina ha un padrone. Nonostante le sirene di mercato del Real Madrid.
Christian Eriksen (Danimarca-Finlandia)
Il man of the match non poteva che essere lui. Ha vinto una partita molto più importante del calcio, quella con la vita. Nel derby scandinavo il suo cuore si è fermato, ma il pronto intervento del capitano coraggioso Kjaer e dei medici ha evitato il peggio. Il fuoriclasse dell’Inter ha ricevuto tante dediche e messaggi di cordoglio, tra cui il pubblico di Copenaghen. Ieri, infatti, al 10′ il pubblico si è alzato in piedi ed ha applaudito in suo onore. Vittima di una possibile miocardite, che possa tornare in campo o meno, Christian ha già trionfato.
Seconda parte
Milan Skriniar (Polonia-Slovacchia)
Un altro protagonista dello scudetto nerazzurro. Oltre ad essersi confermato come baluardo difensivo, annullando di fatto Lewandowski, con un bel tiro ha beffato l’altro “italiano” Szczesny, gonfiando la rete per la terza volta con la selezione. Tre, come le reti totalizzate a Milano, di cui l’ultima contro l’Atalanta. Il 26enne sembra aver maturato il suo percorso di crescita ed è l’indiscussa star della squadra di Tarkovic. La lotta per la qualificazione agli ottavi passa anche dal muro da lui eretto. E dalle sue giocate su calcio piazzato.
Manuel Locatelli (Italia-Svizzera)
Non arrendersi mai. Questo è il messaggio che potrebbe mandare il centrocampista del Sassuolo. Dopo lo splendido 2016/2017 al Milan, con annesso gol alla Juventus, il 1998 sembrava essersi perso. Invece, con costanza e determinazione, si è preso le chiavi della Nazionale e dei neroverdi. Contro gli elvetici, una bella doppietta che ha lanciato gli Azzurri verso il secondo successo di fila. Oltre ai gol, tanto ordine e capacità di inserimento in mezzo al campo. È riuscito nell’intento di non far rimpiangere Verratti. Chapeau.
Cristiano Ronaldo (Ungheria-Portogallo 0-3)
Mentre continua a far parlare di sé per la questione Coca-Cola (protagonista con Locatelli, Pogba e il CT russo Cherchesov, tra gli altri), macina record. CR7 ha infatti contribuito al successo finale dei lusitani, con una doppietta. Una gara bloccata sullo 0-0 fino al miunto 84′. Dopo lo 0-1 di Guerreiro, Ronaldo ha trasformato dal dischetto lo 0-2 e ha coronato una bella azione di squadra. Diventando il miglior marcatore di sempre in una fase finale dell’Europeo, 11, davanti a un mostro sacro come Platini. I bookmakers staranno già scommettendo sul prossimo record.
Alexsei Miranchuk (Finlandia-Russia 0-1)
Il gasperiniano con la Dea deve ancora integrarsi pienamente (25 apparizioni e 4 reti), mentre nel team di Cherchesov è un punto fisso. In una gara che potrebbe risultare fondamentale ai termini del pass per gli ottavi, il gol che vale da solo il prezzo del biglietto. Palla sul destro, spostata sul sinistro e pennellata a giro che si deposita sulla rete di un incolpevole Hradecky. Tante giocate a servizio della squadra e meritata palma come migliore in campo.
Menzioni speciali
Ci riserviamo di nominare due ex “italiani”. Partiamo da Patrik Schick. L’ex giallorosso si è candidato fortemente per il premio della rete più bella del torneo. Fantastica, in effetti, la bordata da centrocampo con cui ha fulminato lo scozzese Marshall. In precedenza, una bella torsione di testa con cui ha sbloccato il match, un vero e proprio spauracchio per la difesa. E oggi con la Svezia vuole bissare.
Altro ex (chissà poi cosà dirà il mercato) è Paul Pogba, premiato in occasione del match Francia-Germania. Il Polpo ha giocato un match da todocampista, sfornando qualità e quantità dietro e davanti. Il giocatore dello United è da tempi non sospetti un punto di riferimento della mediana di Deschamps. Aspetta anche lui di siglare il primo timbro nella competizione, per confermare che i transalpini sono gli stessi di Russia 2018.