Europa League, Milan: la sfida da Champions con lo United

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Milan-Manchester United. Si tratta di una gara di Champions League? No, ottavi di finale di Europa League. L’urna di Nyon ha decretato per i rossoneri forse il peggior avversario possibile, con tante stelle e una maggiore solidità rispetto agli anni passati. Una sfida con tanti precedenti e ricordi dolceamari per le due tifoserie.

Europa League: il momento delle due squadre

In Premier League i rivali del City, primi in classifica, viaggiano a dieci punti di vantaggio, ma la sconfitta manca praticamente da un mese. Il secondo posto è condiviso con il Leicester, team eliminato a sorpresa dallo Slavia Praga. Se la corsa al titolo sembra un discorso ormai complicato, sebbene la guida tecnica Solskjaer abbia affermato il contrario, il ritorno in Champions League per il secondo anno di fila sembra assolutamente fattibile. Competizione alla quale i Red Devils hanno detto addio nella fase a gironi, finendo dietro a PSG e Lipsia. Ai sedicesimi, si sono letteralmente sbarazzati della Real Sociedad: dopo il secco 0-4 dell’andata, all’Old Trafford la sfida si è spenta a reti bianche.

Momento certamente non roseo per il Milan, che non vince complessivamente dal 7 febbraio, 4-0 sul Crotone. Da quel momento, due pari e due sconfitte, con una sola rete segnata su azione: la gara di andata contro la Stella Rossa. In mezzo, la sconfitta del derby che ha portato qualche strascico pesante, con Pioli che però cerca di dimenarsi per compattare la rosa. Ora l’obiettivo si focalizza nel restare in zona Champions, torneo a cui il Milan non partecipa dal 2013/2014. Il raggruppamento H è stato vinto con una buona dimestichezza, finendo davanti a Lille, Sparta Praga e Celtic. I sedicesimi hanno regalato una doppia sfida col brivido, contro i serbi allenati dall’ex rivale Dejan Stankovic. 2-2 all’andata, col pareggio acciuffato al Maracanà di Belgrado all’ultimo secondo, e l’1-1 di San Siro. In virtù delle reti in trasferta, sono passati i rossoneri, correndo però più di qualche rischio.

Europa League, l’allenatore

Ole Gunnar Solskjaer siede sulla panchina rossa dal 28 marzo del 2019, riuscendo nell’intento di risollevare una squadra allo sbando, pur con qualche alto e basso di troppo. 111 le sfide, con un bilancio di 60 vittorie, 25 pareggi e 26 sconfitte. L’eroe della finale di Champions del 1999 contro il Bayern Monaco ha impostato l’impianto di gioco sul 4-2-3-1, esattamente come il Milan di Pioli. Gioco offensivo e propositivo, che si affida all’esplositività degli esterni sulla trequarti e sulla classe dei centrocampisti. Molto spesso criticato per la mancanza di continuità, nell’annata corrente sembra aver trovato il giusto equilibrio. Con 32 gol subiti, però, ha l’ottava peggior difeda in Oltremanica: fattore che la rapidità dei rossoneri potrebbe sfruttare.

Europa League, Milan: la sfida da Champions con lo United

Le stelle

Inevitabile menzionare Bruno Fernandes. Il 10 portoghese ha totalizzato ben 14 reti in Premier League ed è il fulcro della trequarti. Da i suoi piedi, infatti, partono i maggiori pericoli per la fase ovvensiva degli inglesi. L’evoluzione del classe 1994 è completa e vale ormai quasi 90 milioni. Attenzione, inoltre, a Marcus Rashford, partito un po’ sottotono ma ora al centro della manovra di attacco: nove i gol per lui in campionato. Passando per l’ex juventino Paul Pogba e il capitano Harry Maguire, arriviamo al Matador Edinson Cavani. L’ex partenopeo, nonostante l’età che avanza, non vuole assoultamente il ruolo di sparring partner, tenendo conto della sua classe e della lucidità sotto porta. Tante le insidie da controllare, insomma, per Pioli.

I precedenti

I diavoli di Manchester e Milano si sono scontrati, tra andata e ritorno di Champions, per 10 volte. Il ricordo più recente è il meno bello per i supporters del Milan. Nel 2010, infatti, lo United vinse 2-3 a San Siro nonostante uno strepitoso Ronaldinho. Al ritorno, cappotto di 4-0 per e Milan fuori agli ottavi. Tre anni prima, invece, alla semifinale di Champions lo stellare Milan di Kakà perde di misura per 3-2 all’Old Trafford, per poi staccare il pass per Atene trionfando per 3-0. In cinque match, in totale, il Milan ha passato il turno in quattro occasioni. I numeri favoriscono i milanesi, ma il valore della sfida sarà differente.

Interessante, inoltre, qualche curioso incrocio. Zlatan Ibrahimovic, infatti, giocherà contro il club che lo ha ospitato nel 2016/2017 e per parte della stagione seguente, prima di approdare in America. Diogo Dalot, in prestito dai Red Devils, avrà l’occasione di dimostrare al meglio il proprio valore alla sua ex squadra. Gara di andata a Manchester l’11 marzo, ritorno il 18, orari ancora da definire. Che la sfida al sapore di Champions abbia inizio.

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