Europei femminili, Francia-Olanda (1-0): decide Perisset su rigore

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La Francia è l’ultima qualificata alle semifinali degli Europei femminili grazie al successo per 1-0 sull’Olanda. Anche questa sfida rispetta il denominatore comune di tutte le partite dei quarti di finale: l’equilibrio serrato. A mandare le transalpine a giocarsi contro la Germania un posto in finale è un rigore trasformato da Eve Périsset nei supplementari. Un match avvincente, anche se bloccato dal punto di vista del punteggio, con tanta intensità e giocate di qualità. Andiamo a ripercorrere insieme la storia di questo duello, analizzandone temi e protagoniste.

Europei femminili: l’equilibrio tra Francia e Olanda

Quando di fronte ci sono due formazioni molto forti e con grande esperienza a livello di manifestazioni internazionali non può che venir fuori una partita bella ed equilibrata. Eppure non è stato sempre così. In quest’ultimo quarto di finale degli Europei femminili, è la Francia a partire decisamente meglio dell’Olanda. Le transalpine, soprattutto nel primo tempo, mettono in mostra la loro versione migliore. Quella, purtroppo, che abbiamo imparato a conoscere sulla nostra pelle nella partita d’esordio contro le azzurre.

Il tema tattico è sempre lo stesso. Predominio territoriale attraverso distanze corte tra i reparti, baricentro altissimo e pressione intensa in avanti. Gestione del possesso, palleggio veloce con pochi tocchi e grande coinvolgimento delle giocatrici esterne. Protagoniste indiscusse sono le solite note: Cascarino, Diani e Geyoro. La prima sfodera tutta la sua classe sulla corsia mancina, supportata dalle costanti sovrapposizioni di Karchaoui. Quest’ultima in grado di tenere testa a tre avversarie diverse durante tutta la gara. La seconda surclassa ogni resistenza avversaria con la forza e la velocità che la contraddistinguono. La terza, infine, con i consueti inserimenti senza palla per creare superiorità numerica o per riempire l’area di rigore.

Europei femminili, Francia-Olanda (1-0): decide Perisset su rigore

Contro lo strapotere delle Bleues, la squadra di Parsons può solo provare a limitare i danni, chiedendo tanto lavoro in sacrificio anche alle giocatrici offensive. Durante la prima frazione, le Orange non costruiscono quasi nulla di pericoloso. Anzi, devono continuamente guardarsi le spalle. E se il tabellone all’intervallo dice ancora 0-0 è tutto merito del reparto arretrato. Due sono le leader che tengono a galla la squadra. Da una parte, la straordinaria Van Domselaar, ancora una volta autrice di parate decisive. Dall’altra, la torre del castello difensivo, Van Der Gragt, che tra il 37° e il 40° compie due splendidi salvataggi sulla linea.

Europei femminili, Francia-Olanda (1-0): decide Perisset su rigore
Il salvataggio sulla linea di Van Der Gragt sulla conclusione di Malard.

Una sfida dai tanti duelli e dalle molteplici simmetrie

L’equilibrio che regna sovrano nell’ultimo quarto di finale di questi Europei femminili tra Francia e Olanda non risiede però solo nel punteggio. Diverse, infatti, sono le situazioni di gioco dove le squadre si fronteggiano ad armi pari o con risultati analoghi. In primis, il duello tra le due giocatrici che portano in spalla il numero 8. Spitse è deputata ad assorbire gli inserimenti di Geyoro, che fatica perciò più del solito a rendersi pericolosa. 

In secundis, la netta supremazia delle difese sugli attacchi. Le prime linee di entrambe le squadre sono guidate da due autentiche Ministre della difesa. E guarda caso, anche loro condividono il numero di maglia, il 3. Da una parte c’è la capitana delle transalpine, Renard, che oltre a essere impeccabile dietro, va anche a sovrastare su tutte le altre sulle palle inattive a favore. Dall’altra, la già citata Van Der Gragt, baluardo insuperabile e punto di riferimento per le compagne. Entrambe sono affiancate da delle affidabilissime partner, Janssen e Mbock Bathy.

Ma come mai con la tanta qualità a disposizione, gli attacchi fanno fatica? Questa domanda presenta varie opzioni di risposta. Per quanto concerne le campionesse in carica, la partita prettamente difensiva della prima frazione non agevola di certo le giocatrici offensive. Anzi, sia Pelova che Beerensteyn sono chiamate ad un grande lavoro in fase di copertura. E questo toglie loro ovviamente sia lucidità, che vicinanza alla porta avversaria. Se a ciò si aggiunge che la centravanti Miedema è appena rientrata dalla positività al Covid e anche la stella Van De Donk ha compiti prevalentemente tattici, ecco che troviamo la soluzione all’equazione.

Europei femminili, Francia-Olanda (1-0): decide Perisset su rigore
Lo sforzo in ripiegamento di Pelova per provare a contenere Diani.

La Francia, invece, deve fare i conti con la qualità della retroguardia olandese e anche con un pizzico di sfortuna. Vedi il palo di Cascarino al 28°. Per il resto, si sente e come l’assenza di Katoto. Malard si comporta anche egregiamente ed ha diverse palle gol. Quello che le manca, però, è il killer instinct, che la porta solo a sfiorare (e non a gonfiare) la rete.

Europei femminili, Francia-Olanda (1-0): decide Perisset su rigore
Van Domselaar in uno dei tanti interventi decisivi durante i tempi regolamentari.

L’equilibrio si fa ancora più netto nella ripresa, quando la partita si apre e l’Olanda comincia a venir fuori con qualità. Qualche accorgimento tattico e l’inserimento di Roord liberano parzialmente Van De Donk dai compiti difensivi. La numero 10 viene spostata sulla fascia destra e trova molto più spazio per esprimere la sua qualità. Le transalpine, invece, si rendono sempre temibili, ma perdono il controllo monopolistico della gara. A spaventare le avversarie sono stavolta più gli strappi individuali delle giocatrici esterne, che non le azioni avvolgenti e corali come nel primo tempo. Su tutte, la neoentrata Bacha, che apporta nuova freschezza e insidie, tanto da meritarsi la palma di migliore in campo, e la solita Cascarino. 

La Francia batte l’Olanda e va in semifinale degli Europei femminili solo ai supplementari

Il persistente 0-0 manda la partita ai supplementari. Nei minuti finali dei regolamentari, le Bleues sfiorano per ben 3 volte il gol qualificazione. Ancora una volta, sulla strada verso il successo, ci sono i guantoni dell’estremo difensore Orange. Solo nei successivi 15 minuti, la Francia trova il modo per piegare l’Olanda e agguantare la semifinale degli Europei femminili. La qualificazione arriva sull’unico errore della retroguardia di Parsons e premia una precisa scelta tattica di Diacre. L’allenatrice francese, infatti, con l’ingresso di Bacha poco dopo l’ora di gioco, dirotta Diani da centravanti.

Europei femminili, Francia-Olanda (1-0): decide Perisset su rigore
La battuta dal dischetto di Eve Perisset.

Sebbene l’esterna del PSG fatichi a lungo nella nuova posizione, è proprio lei a procurarsi il rigore decisivo. La numero 11 viene finalmente servita sulla corsa in profondità. Scappa via a Janssen, che la stende in area. Il Var viene in soccorso dell’arbitro Martincic, che, riviste le immagini, assegna il penalty. Dagli 11 metri Perisset riesce a battere Van Domselaar, che, già che c’è, sfiora anche il pallone. Nel secondo tempo supplementare, l’Olanda si riversa in avanti, senza però riuscire a trovare la via del gol. E così, sarà la Francia a sfidare in semifinale la Germania mercoledì 27.

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