La famiglia nel pallone: i fratelli Krasic

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Ritorna un nuovo appuntamento con la rubrica “Famiglia nel pallone”, con lo scopo di raccontare alcune parentele calcistiche, stavolta ci si soffermerà sui fratelli Krasic. Sebbene Milos sia il più conosciuto – e colui che può vantare una carriera più “prestigiosa” – ci sono altri due fratelli, uno più grande e uno più piccolo. Il maggiore dei fratelli si chiama Bojan, classe ’83 ormai svincolato, il più piccolo è invece Ognjen, classe ’88 alla ricerca attualmente di una compagine che punti su di lui. Ad unirsi alla famiglia anche il cugino Marko Krasic, centrocampista classe ’85 che veste la maglia del Mladi Radnik.

Fratelli Krasic: la carriera di Milos

Già raccontato in un vecchio articolo, Milos Krasic – chiamato la furia serba ai tempi della Juventus – si è da poco ritirato, ma può comunque vantare una discreta carriera, soprattutto tra Russia e Italia, due paesi in cui ha vinto molto.

Nato il 1 Novembre 1984 a Kosovska Mitrovica (in Serbia), Milos ha mosso i suoi primi passi nel mondo del calcio nella sua città d’origine, a 14 anni si sposta per trasferirsi nel Vojvodina, squadra con la quale giocherà quattro stagioni in qualità di centrocampista, diventandone anche capitano. Dal 2000 al 2004, con 77 presenze e 7 reti, mettendo in mostra le proprie qualità, tra cui – su tutte – velocità palla al piede e grande capacità di inserimento.

Successivamente si sposta in Russia ed è qui che si affermerà come un grande giocatore, grazie alle sue ottime qualità, sempre più evidenti. Dal 2004 al 2010 gioca con il CSKA Mosca nella massima divisione russa, ovvero la Prem’er Liga. Partenza un po’ a rilento – e forse deludente – visto che il talento serbo racimola 12 presenze senza nemmeno un gol. Il club però crede in lui e inizia a schierarlo con più frequenza, permettendogli di migliorare sotto l’aspetto tecnico e tattico.

La famiglia nel pallone: i fratelli Krasic

Tante presenze, non pochi gol e trofei in arrivo, sette stagioni in casa CSKA bastano a Milos per trionfare in diverse occasioni. Vince infatti due campionati, quattro Coppe di Russia e altrettante Supercoppe. Da non tralasciare la Coppa UEFA del primo anno.

A convincerlo a lasciare la Russia è un’allettante chiamata, quella che arriva dalla Torino bianconera. Così nel 2010 passa alla Juventus, club che ha vissuto stagioni complicate, salvo poi rialzarsi e ripartire più forte di prima. In Italia – e in Serie A – rimarrà meno del previsto, a causa di un impatto davvero deludente. Appena due stagioni, caratterizzate da diversi infortuni e, di conseguenza, da moltissime assenze. Buon rendimento – seppur altalenante – nella prima stagione, con 33 gare e 7 gol. Appena sette invece le presenze nella seconda stagione, con un solo gol realizzato. In tutto 50 presenze e 10 sigilli in maglia bianconera, con uno scudetto conquistato.

Ecco allora il passaggio al Fenerbahçe, in Turchia, compagine con cui gioca nel 2012/2013 e nel 2014/2015, con in mezzo il prestito al Bastia, in Ligue 1. La prima stagione con la maglia turca lo vede vincere la Coppa di Turchia, sebbene non abbia dato un grande contributo in fase realizzata. 27 gettoni e una sola rete. La parentesi in terra francese lo vede mettere a segno 2 gol in 21 occasioni e il ritorno in Turchia serve solo per fargli fare panchina.

Dal 2015/2016 al 2017/2018 con il Lechia Danzica, in Polonia, prima di annunciare ufficialmente il suo ritiro. Con la compagine polacca conta 88 apparizioni e 7 gol. A contratto triennale scaduto, ritrovatosi svincolato, appena gli scarpini al chiodo.

I fratelli Krasic: Bojan e Ognjen

Dei due fratelli di Milos – rispettivamente Bojan e Ognjen – non si sa molto.

Bojan è il più grande dei tre, nato a Kosovska Mitrovica il 4 Gennaio 1983, ha giocato come difensore centrale e, all’occorrenza, come terzino destro. Non ha avuto una carriera “brillante”, a differenza di Milos e, in parte, del fratello minore.

Nato – calcisticamente parlando – nelle giovanili del Vojvodina Nodi Sad, l’ex difensore serbo ha girato molti club del proprio paese, senza però giocare tantissimo. Mai un grande impatto nel “calcio che conta”, ma comunque il coronamento del suo sogno (e di quello che è stato poi il sogno di tutta la famiglia), diventare calciatore.

Ognjen è il più piccolo di casa, nato a Zrenjanin il 9 Aprile 1988, calciatore attualmente svincolato e alla ricerca di un club che punti su di lui. Di ruolo centrocampista e all’occorrenza, terzino destro, può vantare buon rendimento e un gran minutaggio. Tra Serbia ed estero, ha girato moltissimi club, dimostrandosi comunque all’altezza del “calcio dei grandi”. In carriera – fino ad ora – può contare 254 presenze, 23 gol e 32 assist.

Il cugino Marko

A far parte della famiglia c’è anche il cugino Marko Krasic. Nato a Kragujevac il 1 Dicembre 1985, il centrocampista – e mediano – serbo è ancora in attività, e veste la maglia del Mladi Radnik, compagine della sua nazione. Come i rispettivi cugini, si è trovato spesso a girare diverse squadre, spostandosi dunque anche all’estero. Può contare, fino a questo momento, 221 gettoni, 21 gol e 6 assist.

La famiglia nel pallone: i fratelli Krasic

I fratelli Krasic: le esperienze in nazionale

Accomunati tutti dalla parentela e dalla stessa nazionalità, soltanto Milos e Ognjen possono vantare un’esperienza con la nazionale serba. Milos ha partecipato in modo attivo a tante spedizioni con la nazionale U21 e maggiore, a differenza del fratello minore che ha giocato solo tre partite con l’U19.

Milos Krasic può così vantare tre Europei U21 con due secondi posti e un terzo posto, dal 2004 al 2007 e con sole 5 presenze. Dal 2006 al 2011 vanta invece 46 gettoni e 5 gol con la nazionale dei grandi.

Carriere completamente opposte ma unite dallo stesso desiderio: vivere di calcio. Anche se in modo diverso, i quattro serbi della famiglia Krasic hanno toccato con mano il proprio sogno e non è detto che sia finita qui.

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