Federico Chiesa: a Torino sta nascendo una stella

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Quest’estate una trattativa in particolare ha fatto infiammare gli animi di due tifoserie italiane: quella relativa a Federico Chiesa. Il figlio d’arte, infatti, dal 2007 al 2020 ha vissuto il proprio sogno calcistico lungo le rive dell’Arno, salvo poi decidere di accasarsi nella società più vincente d’Italia. In quattro stagioni con la maglia viola, il n°22 è sceso in campo per ben 153 incontri, segnando 34 gol e realizzando 25 assist.

Il passaggio alla Juventus cambia le prospettive

Dopo un lungo braccio di ferro con la nuova società fiorentina, guidata dal presidente Rocco Commisso, quindi, il 5 Ottobre 2020 il giovane ragazzo italiano è passato alla Juventus. Grazie alla volontà del giocatore, Paratici e Agnelli sono riusciti a strappare un prezzo favorevole, nonostante la cifra del cartellino fosse inizialmente elevata: 10 milioni per il prestito, 40 milioni più 10 di bonus in caso di raggiungimento di determinate condizioni.

Federico Chiesa: a Torino sta nascendo una stella

Federico Chiesa, da quel momento, sa di avere spalancate dinnanzi a sé le porte d’accesso per raggiungere l’elite del calcio mondiale. Il classe ’97 sembra anche disposto a sacrificarsi per poter raggiungere questo ambizioso traguardo. Quel che dà fiducia al nativo di Genova, però, è la convocazione in Nazionale: prima Ventura, poi Di Biagio ed infine Mancini coinvolgono attivamente l’ex-fiorentino, che, poco alla volta, crede di più in sé stesso.

Le abilità di Federico Chiesa lo rendono un predestinato

Cresciuto a Coverciano e poi passato a Firenze, fin da quando è un giovane calciatore, Federico Chiesa è sotto i riflettori del panorama calcistico italiano. Figlio di Enrico, a sua volta giocatore, l’esterno d’attacco si fa notare per le spiccate doti offensive. Le sue migliori qualità sono la progressione palla al piede, una grande capacità nell’uno contro uno e l’inserimento senza palla alle spalle della linea difensiva avversaria. 

Federico Chiesa: a Torino sta nascendo una stella

Il Football moderno, affidato ormai quasi unicamente alle doti tecniche dei suoi interpreti, vede nella figura di Chiesa un gioiello di rara fattura. Sono infatti pochi i ragazzi che sanno interpretare in modo così preciso e abile il ruolo delicato dell’esterno offensivo. In un certo qual modo, il bianconero riesce ad unire il gusto contemporaneo con quello “retrò”. Ciò che lo lega maggiormente al passato è l’esser un attaccante ben definito, dal dribbling fenomenale e dalle spiccate doti d’inserimento; l’uno contro uno “mortifero”, poi, è uno dei suoi assi nella manica. Le caratteristiche che, invece, lo avvicinano al calcio d’oggi sono la facilità di corsa e l’encomiabile sacrificio. 

Con il passaggio al club allenato da Andrea Pirlo, quest’ultime qualità sono grandemente emerse, quasi sbocciate. Non è inusuale, infatti, ammirare il n°22 percorrere il campo in lungo ed in largo per supportare i propri compagni.

L’amara notte di Champions lo iscrive all’interno del libro delle stelle

Mentre al Signal Iduna Park Erling Haaland segnava una doppietta importantissima, in Italia la Juventus provava a ribaltare il 2-1 dell’andata al “do Dragao“. 

Arriviamo a ieri sera, 9 Marzo 2021. Dopo il risultato in terra portoghese, la compagine di Agnelli era chiamata al riscatto. Nonostante il 3-2 finale, però, la Juventus è stata eliminata dalla Champions League e il Porto ha guadagnato il pass per i quarti di finale. Nella notte amara dell’Allianz Stadium, soltanto un calciatore si è riuscito a salvare, brillando come mai aveva fatto prima. Quest’ultimo, non solo è stato il migliore dei suoi, ma è anche entrato a far parte, prepotentemente, delle future stelle del firmamento europeo. Il ragazzo è proprio Federico Chiesa, che con la sua doppietta aveva donato speranza alla squadra guidata da Andrea Pirlo. La disfatta è stata evidente ed innegabile, eppure il n°22 si è caricato la formazione intera sulle spalle ed è anche riuscito a sostituire Cristiano Ronaldo.

Federico Chiesa: a Torino sta nascendo una stella

Il fenomeno portoghese è parso spento e fuori dal gioco, mentre il 24enne ex-Fiorentina ha fatto ricredere anche gli osservatori più scettici. Dopo il gol dell’andata, infatti, la doppietta di ieri sera non è stata frutto del caso: tanti i duelli vinti, tante le occasioni create e i numerosi i brividi fatti correre a Pepe e compagni. In definitiva, la storia tra l’Europa e i bianconeri, almeno per quest’anno, si è chiusa, ma Federico Chiesa ha fatto capire che la sua scalata verso la vetta del mondo del calcio è solo agli esordi. Se questi sono i suoi primi acuti, allora il futuro non potrà che essere roseo e brillante.

Intanto, la Nazionale del CT Mancini culla il suo baby-fenomeno, in attesa che anche gli ultimi detrattori decidano di salire sul carro del campione juventino, per non doversene poi pentire in futuro.

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